Pillole di Salute

I rischi della perdita muscolare negli anziani

di Federico Mereta

Il calo progressivo del tessuto muscolare nelle persone anziane viene definito sarcopenia. Il muscolo ha bisogno di specifici nutrimenti che lo aiutino a mantenersi in forma. Basta mangiare un po’ di tutto seguendo i principi dell’alimentazione mediterranea.

Nel tessuto muscolare le proteine che lo compongono si creano e si distruggono. Quindi ci deve sempre essere equilibrio. Se quelle che vengono eliminate sono più numerose di quelle create, il muscolo tende a indebolirsi.

Il ruolo della leucina

La leucina è l’amminoacido preferito dai muscoli ed è in grado di aumentare la produzione di proteine diminuendo al tempo stesso la distruzione. La leucina si trova nei legumi, nel pesce, nella carne, nelle uova ed anche la pasta. Dunque, gli amminoacidi sono importanti per la costruzione del muscolo il quale tende a perdere vigore col passare del tempo.

Come cambiano i muscoli con l’età

La quantità del muscolo tende a cambiare col trascorrere degli anni: cresciamo e il muscolo cresce con noi, intorno ai 30 anni raggiungiamo il picco massimo, poi cominciamo a diminuire in termini di massa muscolare. Dai 70 anni in poi, ogni 10 anni, si perde circa il 15% della massa muscolare. Questo si riflette sulla forza e sulle prestazioni fisiche che iniziano a calare dopo i 45 anni.

Perciò, sono fondamentali la prevenzione e l’alimentazione. Il muscolo può essere definito una struttura generosa, rappresenta uno dei principali depositi di amminoacidi ed è disposto a distribuirli ad altri tessuti.

Oltre all’alimentazione, conta anche quanto riusciamo a muoverci, cioè quanto teniamo allenati i nostri muscoli. Il movimento rappresenta un fattore protettivo contro le malattie cardiovascolari, contro il diabete, ci permette di consumare energia, favorisce la ridistribuzione del grasso corporeo ed è una misura preventiva per il rischio di debolezza muscolare.

Cause della sarcopenia

Venendo a condizioni patologiche, la sarcopenia può essere correlata a diversi quadri. Può essere favorito da malattie ormonali, come quelle che interessano la tiroide, da malattie cardiovascolari come lo scompenso cardiaco, da problemi respiratori, da problemi osteoarticolari ed anche a malattie neurologiche. Ovviamente bisogna in tutti questi casi rivolgersi al medico.