Come si manifesta e perché si presenta l’ernia iatale? L’ernia iatale è una condizione molto diffusa che spesso non provoca alcun disturbo e si scopre casualmente.
Come nasce e i due tipi di ernia
Si tratta di una alterazione anatomica, caratterizzata dal passaggio di una piccola porzione di stomaco sopra il diaframma, il grande muscolo che separa il torace dall’addome. Quando questa situazione si verifica, il succo gastrico refluisce normalmente verso l’esofago e può anche, ma non sempre, dare diversi disturbi. Primo fra tutti, un forte senso di bruciore perché la mucosa dell’esofago non è in grado di sopportare il contenuto acido dello stomaco.
Spiegare l’origine del problema non è semplice. Ci sono casi in cui l’ernia si sviluppa per un problema congenito o per un trauma, ma sono i casi più rari. L’importante è capire di che tipo di ernia si tratta. Ce ne sono infatti di due tipi. C’è l’ernia iatale da scivolamento che può essere riscontrata addirittura in 3/4 persone su 10 con un esame radiologico ed è molto più comune del secondo tipo, chiamata ernia paraesofagea.
Come detto, spesso un’ernia iatale non dà nessun disturbo. Solo quando il reflusso di materiale acido dallo stomaco verso l’esofago è significativo, può comparire un forte bruciore dietro lo sterno che a volte si può trasformare in un vero e proprio dolore e simulare un attacco cardiaco.
Attenzione però, quando l’ernia è molto grande, il cibo invece che scendere direttamente nello stomaco, può anche fermarsi nella parte erniata con conseguente rallentamento della digestione e comparsa di senso di nausea.
Cosa fare
In presenza di ernia iatale, occorre sempre parlare col medico per eventuali terapie. Particolare attenzione va prestata all’alimentazione: mangiare poco ma magari più spesso. Meglio evitare i cibi particolarmente problematici per la mucosa dello stomaco, come cioccolato, agrumi, menta e pomodori. Prestate attenzione anche al modo in cui vi vestite. È sempre indicato, evitare cinture particolarmente strette in vita che facilitano il risalire degli acidi verso l’alto.