In un famoso discorso tenuto il 9 maggio 1950, l’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman delineò una visione per il futuro dell’Europa, sottolineando che l’unione del continente non sarebbe avvenuta improvvisamente, ma attraverso progressi concreti che avrebbero creato una solidarietà pratica tra le nazioni.
“L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto”. Questo concetto era tanto importante nel 1950 quanto lo è oggi, soprattutto in vista delle elezioni europee che si terranno questo fine settimana
E in vista del voto, c’è un aspetto cruciale che merita attenzione: il nostro coinvolgimento.
Indice
Qualche numero
In un continente che si evolve costantemente, è essenziale comprendere il ruolo fondamentale che i giovani giocano nel plasmare il futuro dell’Unione Europea.
Tuttavia, nonostante l’importanza di queste elezioni, la possibilità di astensionismo rimane un problema significativo. Nel 2019, il 45,5% dei cittadini europei non ha partecipato alle elezioni, un numero preoccupantemente basso che mina la salute della democrazia europea.
All’epoca erano stati proprio i giovani a trainare l’affluenza: +14 per cento tra gli under 25 e +12 tra i 25-39 anni rispetto al 2014. E sembra che quest’anno tale tendenza possa ripetersi: circa 359 milioni aventi diritto di voto si recheranno alle urne nei prossimi giorni per scegliere come indirizzare il futuro dell’Unione. Non solo: di questi, secondo i dati Eurostat, più di 23 milioni parteciperanno alla loro prima votazione europea.
Questo fenomeno non riguarda solo i paesi fondatori, ma si estende a tutta l’Unione Europea. In particolare, Italia, i giovani tra i 18 e i 34 anni rappresentano una parte significativa degli elettori, con quasi 2,8 milioni di nuovi elettori.
Le tematiche
Ma cosa spinge i giovani a partecipare alle elezioni europee? Ecco le tematiche più vicine ai nuovi elettori.
Il cambiamento climatico
Secondo un sondaggio condotto da Ipsos, la lotta al cambiamento climatico emerge come una delle principali preoccupazioni per chi ha deciso di partecipare alle elezioni europee.
È interessante notare che la sensibilizzazione al cambiamento climatico attraversa diverse fasce d’età, ma solo il 32% degli elettori europei intervistati ritiene che l’Unione Europea abbia avuto un impatto positivo sulla protezione dell’ambiente. Questi dati evidenziano la crescente preoccupazione dei giovani, essendo loro stessi in primis consapevoli dell’urgenza di agire per affrontare questa sfida globale e garantire un futuro sostenibile per se stessi e per le generazioni a venire.
Erasmus+
Da oltre trent’anni, il programma Erasmus+ si è dimostrato un catalizzatore di opportunità e crescita per milioni di giovani europei.
Una delle componenti fondamentali di Erasmus+ è la sua missione di incoraggiare la mobilità degli studenti e del personale accademico. Questo non solo consente loro di arricchire la propria esperienza di apprendimento attraverso l’immersione in un ambiente culturale diverso, ma promuove anche lo scambio di conoscenze e migliori pratiche tra le istituzioni accademiche europee. Erasmus+ si impegna anche attivamente nello sviluppo dei settori dell’istruzione, della formazione e della gioventù attraverso una serie di iniziative.
Attraverso dibattiti, incontri e iniziative, il programma cerca di coinvolgere i giovani nell’arena politica e di incoraggiarli a partecipare attivamente al processo decisionale.
DiscoverEU
DiscoverEU è quella parte del programma Erasmus+ che offre l’opportunità di viaggiare nel continente ed esplorare la diversità dell’Europa, di conoscere il suo patrimonio culturale e la sua storia e di entrare in contatto con persone provenienti da ogni Paese.
Inoltre, la carta europea per i giovani DiscoverEU offre numerosi sconti su visite culturali, attività sportive, trasporti locali, attività di apprendimento, alloggi e cibo, rendendo il viaggio ancora più accessibile e conveniente per i partecipanti.
Attraverso viaggi avventurosi e incontri memorabili, il programma promuove la cittadinanza europea e il senso di appartenenza alla comunità europea, preparando i giovani a diventare cittadini del mondo consapevoli e aperti al dialogo interculturale.
Una laurea unica europea
Nel mese di marzo di quest’anno, la Commissione Europea ha avanzato una proposta per portare avanti il progetto di un’Europa sempre più integrata anche nel settore dell’istruzione. La proposta prevede infatti la creazione di un nuovo titolo di studio, da affiancare a specifici programmi transnazionali di laurea, master o dottorati.
Questo nuovo titolo di studio, riconosciuto automaticamente in tutta l’Unione Europea, rappresenterebbe un ulteriore passo avanti verso l’armonizzazione dell’istruzione superiore nel continente.
L’obiettivo è quello di favorire una maggiore comprensione e presenza dei popoli europei, contribuendo così alla costruzione di una vera identità europea.
Eures
L’ EURopean Employment Service (EURES) è una rete di cooperazione cui partecipano i servizi pubblici per l’impiego dei paesi europei, con l’obiettivo di stimolare la mobilità territoriale e la libera circolazione dei lavoratori. In altre parole, Eures funge da ponte tra chi cerca lavoro e chi offre lavoro in Europa.
Attraverso questo programma, puoi infatti cercare il tuo lavoro ideale in Europa, accedere a informazioni dettagliate sulle condizioni di vita e di lavoro nel paese che preferisci, aiutandoti così a prendere decisioni informate sul tuo futuro professionale.
Un’altra risorsa offerta da Eures sono le Giornate europee del lavoro online, dove lavoratori e datori di lavoro possono entrare in contatto e esplorare opportunità di lavoro e collaborazione.
Quando e come si vota
Le elezioni si svolgono in due giorni, sabato e domenica. Sabato 8 giugno, le urne saranno aperte dalle 15:00 alle 23:00, mentre domenica 9 saranno aperte dalle 7:00 alle 23:00.
Ogni cittadino, munito di carta d’identità e tessera elettorale, deve votare nel seggio in cui è registrato; tranne gli studenti fuori sede che hanno richiesto di votare al di fuori del loro comune di residenza.
Il voto avviene su una sola scheda, dove si segna sul contrassegno della lista scelta o nel rettangolo che lo contiene. Il voto sarà considerato nullo se si segnano più contrassegni di lista.
Ogni elettore può esprimere al massimo tre voti di preferenza per candidati della lista prescelta, con l’obbligo di rispettare la parità di genere. Ad esempio, se si esprimono due preferenze, deve essere indicato un uomo e una donna, o viceversa. In caso di violazione di questa regola, le preferenze successive alla prima saranno annullate.
Perché è importante votare
Se siete tra quelle ancora non convinte che votare alle elezioni europee sia importante, allora queste parole sono rivolte a voi.
Recarsi alle urne per scegliere i propri rappresentati europei è fondamentale per diverse ragioni cruciali. In primo luogo, il nostro voto e il voto di tutti gli under 30 è essenziale per garantire una rappresentanza adeguata delle diverse prospettive e interessi all’interno del Parlamento Europeo. La nostra generazione ha infatti visioni e preoccupazioni uniche, che devono essere considerate nella formulazione delle politiche europee che influenzano direttamente il loro futuro.
Questo voto ci dà infatti l’opportunità di influenzare direttamente le politiche che ci riguardano, come l’istruzione, l’occupazione, l’ambiente e la mobilità. Votare ci consente di contribuire alla costruzione di un’Europa più inclusiva, sostenibile e giusta.
In secondo luogo, il coinvolgimento dei giovani alle elezioni europee contribuisce a rafforzare la democrazia nell’UE più in generale. La partecipazione attiva al processo elettorale consolida la legittimità delle istituzioni europee e promuove la fiducia dei cittadini nel sistema politico.
In questo modo, possiamo essere parte integrante del processo decisionale e responsabili del nostro destino e del destino comune dell’Europa.