Per capire quanto sono importanti, proviamo a scomporre il loro nome: vitamine sta per “amine della vita”. Sono diverse. Ognuna ha una sua struttura e sue funzioni specifiche nell’organismo umano. E soprattutto può presentare qualche elemento di debolezza, quella che gli studiosi chiamano “labilità”, che la rende più o meno sensibile agli agenti esterni come la luce o il calore.
Si tratta di un aspetto da non dimenticare, perché a volte in perfetta buonafede si pensa di dare al corpo un buon quantitativo di vitamine ed invece i cibi non sono così “ricchi” di vitamine come pensiamo. Un esempio? Pensate solo alle bellissime coppe di macedonia che rimangono in esposizione per ore.
Vitamine idrosolubili e liposolubili: la differenza
Anche se la frutta è fresca, si rischia di perdere un significativo quantitativo di Vitamina C per il solo fatto che si perde gran parte del contenuto vitaminico dopo che la coppa è rimasta alla luce per alcune ore. Insomma, spesso c’é differenza nel contenuto vitaminico dei cibi tra quello che si legge nelle tabelle nutrizionali e quello che realmente si può reperire. Questa regola vale per tutte le vitamine, che vengono suddivise in due grandi gruppi: idrosolubili e liposolubili.