Pillole di Salute

Come scegliere il pesce fresco e come ridurre il rischio di gastroenteriti

di Federico Mereta

Durata e temperatura della conservazione sono due fattori chiave per poter mangiare il pesce in sicurezza. In termini generali, il pesce, se conservato a temperatura ambiente, tende a danneggiare le sue carni in breve tempo. Più o meno dopo due giorni dopo il decesso dell’animale diventa impossibile consumarlo. La conservazione efficace può mantenere il pesce fino a una settimana se mantenuto a 0 gradi. Quando è surgelato, può durare molto più a lungo.

Come conservare il pesce

La sensibilità del pesce alla temperatura è legata alla natura della sua composizione. Questa varia tra le diverse specie anche in relazione all’ambiente acquatico in cui vivono, ma prevede che ci siano colonie di batteri localizzate soprattutto nella parte esterna dell’animale e del suo intestino. Questi batteri proliferano dopo la morte dell’animale e se questo processo non viene arrestato attraverso le basse temperature, le carni del pesce vengono presto a deteriorarsi.

Per questo occorrerebbe informarsi, appena acquistato il pesce, su come conservarlo e se possibile su quanto tempo è trascorso tra la pesca e il suo acquisto, anche in chiave di consumo successivo. Molto importante è l’eviscerazione del pesce perché nel tubo digerente si possono concentrare quantità di germi che possono riprodursi. Col rischio, se consumato, di gastroenteriti.

Quando evitare di mangiare il pesce

Se avete il sospetto che ci sia la contaminazione batterica di un pesce, il naso può essere di aiuto. L’odore del pesce è fondamentale in tal senso. Se si percepisce anche solo un leggero odore di ammoniaca, si ha la segnalazione che i germi si sono sviluppati in quantità elevata e quell’alimento non va consumato.

L’azione dei germi nelle carni può favorire la liberazione di istamina e quindi dare delle reazioni simili allergiche che provocano dolori di pancia e piccole manifestazioni sulla pelle dopo la consumazione del pesce.

Come riconoscere se il pesce è fresco

Per capire se il pesce è fresco fate attenzione a questi dettagli: il pesce deve rimanere rigido in posizione verticale, quando si preme con un dito non rimane l’impronta, l’occhio è brillante e sporge verso l’esterno, le branchie sono rosse, le scaglie devono essere rossastre e non grigie e la testa non dovrebbe essere macchiata di sangue.