Vitamine idrosolubili, cosa sono e a cosa servono

Vitamina C e vitamine del gruppo B fanno parte delle vitamine idrosolubili, ma a cosa servono e come possono essere integrate nella dieta di tutti i giorni?

Pubblicato: 11 Novembre 2024 16:34

Biagio Flavietti

Farmacista e nutrizionista

Farmacista e nutrizionista, gestisce dal 2017 una pagina di divulgazione scientifica. Appassionato di scrittura ed editoria, lavora come Web Content Editor per alcune realtà del settore farmaceutico e nutrizionale.

Chi, durante l’inverno, non ha mai provato una calda tisana a base di agrumi e vitamina C, pensando di stimolare le difese immunitarie e affrontare i malanni di stagione? Niente di più sbagliato, essendo la vitamina C una molecola che si degrada ad alte temperature. Le vitamine e il loro benefici sono sulla bocca di tutti, ma bisogna conoscerle affondo per capire le loro caratteristiche e quindi come assumerle correttamente attraverso cibi e bevande. In questo articolo del magazine di DiLei verranno analizzate le vitamine idrosolubili, ovvero l’acido ascorbico (vitamina C) e tutte le vitamine del gruppo B. Caratteristiche chimiche, proprietà di queste molecole e fonti alimentari da inserire nella propria alimentazione di tutti i giorni.

Cos’è una vitamina idrosolubile?

Quando si parla di vitamine idrosolubili si intendono molecole che si dissolvono facilmente in acqua e quindi sono presenti nelle porzioni liquide di numerosi alimenti di origine vegetale, come frutta, verdura e ortaggi. Quando entrano all’interno del corpo e vengono assorbite, a differenza delle vitamine liposolubili (A, D, E, K) che si accumulano a livello dei tessuti grassi, le vitamine idrosolubili vengono eliminate rapidamente attraverso le urine. Questo significa che il corpo non le conserva a lungo, rendendo necessaria un’assunzione costante e adeguata ogni giorno.

Nella categoria della vitamine idrosolubili si ritrovano le vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6, B7, B9 e B12) e la vitamina C. Ognuna di queste vitamine ha funzione specifiche per l’organismo e aiuta a sostenere reazioni importanti per quanto riguarda l’immunità, il metabolismo energetico e la trasmissione di impulsi nervosi. Queste sono solo alcune delle proprietà che le vitamine idrosolubili hanno e per il quale sono tanto apprezzate anche dall’industria farmaceutica.

A cosa servono le vitamine idrosolubili?

Le vitamine idrosolubili hanno funzioni molto differenti l’una dall’altra e per questo le abbiamo riportate di seguito, riassumendone i principali benefici per il corpo umano.

Le vitamine del gruppo B

In sintesi, le vitamine del gruppo B permettono di estrapolare più energia a partire dagli alimenti che si introducono nel corpo con la dieta e quindi hanno una funzione importante per il metabolismo energetico. Inoltre, sono fondamentali per la sintesi del DNA e per la salute e il benessere delle varie strutture del sistema nervoso centrale e periferico. Di seguito vengono riportate le singole vitamine del gruppo B con le funzioni a loro associate:

La vitamina C

La vitamina C (acido ascorbico) è una molecola idrosolubile che esplica diverse funzioni importanti per il benessere di cellule, tessuti e organi del corpo umano. Questa vitamina è nota per le sue proprietà antiossidanti e per il ruolo chiave che svolge nel sistema immunitario. La vitamina C è inoltre essenziale per la produzione di collagene, una proteina che mantiene pelle, vasi sanguigni, ossa e cartilagini in buono stato. La pelle risulta anche il primo strato di difesa nei confronti dell’ambiente esterno e di tutti i germi patogeni che possono attaccare il corpo umano.

In quali alimenti si trovano le vitamine idrosolubili?

Le vitamine idrosolubili sono presenti in una grande varietà di alimenti, che però devono essere assunti in modo quotidiano per poter usufruire dei benefici delle vitamine del gruppo B e della vitamina C. Di seguito riportiamo un elenco che presenta le varie vitamine idrosolubili e gli alimenti che ne contengono in maggiori quantità:

Vitamine del gruppo B:

Vitamina C:

È presente principalmente nella frutta e nella verdura fresca. Gli agrumi come arance e limoni, fragole, peperoni, broccoli e cavolfiori sono ottime fonti di vitamina C. Tra i frutti più ricchi di acido ascorbico ci sono però l’acerola e i kiwi. Ecco una tabella degli alimenti più ricchi di vitamina C:

Alimento Contenuto di Vitamina C (mg per 100g)
Acerola (ciliegia delle Barbados) 1677 mg
Peperoni rossi 128 mg
Kiwi 92.7 mg
Guava 228 mg
Fragole 59 mg
Arance 53.2 mg
Papaya 60.9 mg
Broccoli 89.2 mg
Cavolfiore 48.2 mg
Spinaci 28 mg

Bisogna fare attenzione a considerare la termolabilità della vitamina C e di alcune vitamine del gruppo B. Infatti, spesso i contenuti di tali vitamine idrosolubili all’interno degli alimenti sono valutati da crudi. Se si prende, ad esempio, il peperone che solitamente viene cotto per essere mangiato, i suo livello di vitamina C scende di molto a causa delle alte temperature a cui viene sottoposto.

L’importanza di assumere vitamine idrosolubili con l’alimentazione

Pur non essendo in grado di accumulare tali vitamine all’interno dei tessuti, il corpo sfrutta le proprietà di queste molecole abbastanza ubiquitarie negli alimenti. Quali sono i benefici delle vitamine idrosolubili sul corpo umano?

Valori ottimali di vitamine idrosolubili e come misurarli

I livelli di vitamine idrosolubili possono cambiare in base all’età, al sesso e allo stato di salute generale. Ecco alcuni valori medi raccomandati di tali vitamine, che sono riscontrabili solo attraverso esami specifici e non attraverso gli esami del sangue di routine:

Si tratta di valori medi che offrono solo l’indicazione media del fabbisogno di tali vitamine. Sarà il medico a capire se ci sono carenze vitaminiche tali da dover intervenire con supplementazioni specifiche.

Controindicazioni

Essendo facilmente eliminate attraverso le urine, tali vitamine sono abbastanza sicure per la salute umana, soprattutto quanto si parla di integrazione attraverso il cibo. In caso di dosi eccessive assunte con gli integratori alimentari, si possono avere alcuni effetti collaterali.

In casi ancora più rari è possibile l’ipovitaminosi, ovvero al carenza di tali vitamine all’interno della dieta. Questa si presenta soprattutto nei paesi dove ci sono carenze alimentari e malnutrizione dilagante. La prima volta in cui fu notata la carenza di vitamina C risale ai tempi in cui le navi mercantili percorrevano lunghe tratte in mare e quindi lontani dalla terra ferma. In questi lunghi periodi, i marinai non avevano accesso ad alimenti vegetali freschi e quindi si andava in contro a carenza di vitamina C, che portava allo scorbuto.

Cos’è lo scorbuto

Lo scorbuto è una malattia causata dalla carenza di vitamina C (acido ascorbico), essenziale per la sintesi del collagene e per il mantenimento della salute dei tessuti. La mancanza di questa vitamina provoca una serie di sintomi che peggiorano progressivamente e che vanno da afte e problemi gengivali, fino ad anemia, stanchezza, dolori muscolari, emorragie e ritardi nella guarigione delle ferite.

Cos’è la pellagra

La pellagra, invece, è una patologia che è causata dalla carenza di niacina (vitamina B3) o del suo precursore, il triptofano. Questa condizione è stata storicamente comune nelle popolazioni con una dieta povera di proteine e basata su mais non trattato, che è povero di niacina disponibile. La pellagra è caratterizzata dai cosiddetti sintomi delle “4D”, ovvero:

3 cose che non sapevi sulle vitamine idrosolubili

  1. Le vitamine idrosolubili sono molto delicate e, infatti, sono sensibili a calore, luce e aria. Per integrarle nel modo giusto è meglio consumare alimentari vegetali crudi o minimamente trattati.
  2. Le vitamine idrosolubili contribuiscono a ridurre gli stati d’ansia. Le vitamine B6 e la B12 sono coinvolte nella produzione di neurotrasmettitori come la serotonina.
  3. Alcune vitamine idrosolubili, come la vitamina B9, sono fondamentali in gravidanza. L’acido folico, infatti, permette di prevenire difetti del tubo neurale nel feto.

Fonti bibliografiche

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