Con la dieta del metabolismo perdi peso in poco tempo? Di cosa si tratta effettivamente? Proviamo a fare chiarezza su questo regime alimentare che porta ad una stimolazione del metabolismo, con conseguenti benefici ma anche con qualche rischio.
Indice
Dieta metabolica: di cosa si tratta?
La dieta metabolica è un metodo alimentare che, secondo degli studi specifici, come quello condotto dall’università di scienze mediche ad Ahvaz , in Iran, mira ad accelerare il metabolismo, modifica e migliora la composizione corporea e, inoltre, è in grado di regolare il senso di fame e sazietà.
Questo tipo di alimentazione si basa su un equilibrio specifico tra carboidrati, proteine e grassi, sottolineando in modo particolare l’importanza della prima colazione e la regolarità dei pasti.
Secondo gli esperti che promuovono la dieta metabolica come metodo efficace, i livelli di zuccheri che circolano nel nostro organismo, influenzando la produzione di particolari ormoni quali l’insulina, potrebbero determinare un rallentamento del metabolismo, ovvero l’insieme delle reazioni e dei processi attraverso i quali il nostro corpo svolge tutte le sue attività e converte gli alimenti in energia, e un conseguente aumento di peso.
Per questo motivo, la dieta metabolica prevede pasti ricchi di proteine e grassi sani, come quelli presenti in carne magra, pesce, uova, noci e semi: in questo modo, si riduce l’assunzione di carboidrati e, prevedendo un buon quantitativo di frutta e verdura, viene rallentato l’assorbimento degli zuccheri alimentari e si introducono le vitamine e i minerali necessari all’organismo.
Quali alimenti prevede questo modello alimentare?
La dieta metabolica, come già anticipato, è un approccio nutrizionale che mira a aumentare il metabolismo, portando all’ incremento dell’utilizzo dei grassi di deposito, con l’immediata conseguenza della perdita di peso.
Per raggiungere questi obiettivi, il passo fondamentale è rappresentato dalla selezione degli alimenti adeguati per l’organismo: vediamoli insieme.
Proteine magre
Le proteine magre, ovvero contenenti un basso quantitativo di grasso, aiutano a mantenere il senso di sazietà e a migliorare la funzione del metabolismo, poiché il nostro organismo, già per digerirle e assimilarle, consuma un buon quantità di energia. Tra gli alimenti che la dieta metabolica dovrebbe includere, non possono quindi mancare:
- pesce,
- frutti di mare,
- pollo,
- tacchino,
- manzo magro,
- latticini magri come lo yogurt e il formaggio freschi.
Ricordiamoci che, per selezionare questi alimenti nel modo corretto, è importante scegliere fonti di proteine di alta qualità, evitando carne o pesce processato, spesso ad alto contenuto di grassi e calorie.
Verdure a basso contenuto di carboidrati
In questo regime alimentare, è importante inserire un buon quantitativo di verdure ipoglucidiche poiché contengono una quantità minima di calorie e sono ricche di vitamine, minerali e fibre.
Queste sono ideali per la dieta metabolica poiché aiutano a migliorare, la sazietà, l’assorbimento di nutrienti, ma anche il metabolismo e, secondo innumerevoli studi, riducono il rischio di malattie croniche.
I vegetali che principalmente si consigliano sono:
- spinaci,
- bietole,
- broccoli,
- cavolfiori,
- indivia,
- sedano,
- zucchine,
- aglio e cipolla.
Frutta a basso contenuto di zucchero
Non solo la verdura, ma anche la frutta a basso contenuto di zucchero rappresenta una fonte ideale di carboidrati sani, fibre, vitamine e minerali.
Ecco i principali frutti che possono essere inclusi nella dieta metabolica:
Per quanto riguarda questa categoria alimentare, gli esperti raccomandano però di limitarne l’assunzione ad una sola porzione al giorno (nella quantità massima di 200 g), in quanto, anche se a basso contenuto di zucchero, ne possiede sempre una minima parte, non trascurabile.
Grassi sani
I grassi, nonostante nutrienti ad alto potere calorico, sono essenziali per il funzionamento metabolico e, quindi, per la messa in atto di questo protocollo alimentare e per la salute dell’organismo (soprattutto cognitiva e ormonale). Ovviamente, non tutti i grassi sono uguali; si consiglia di prediligere quelli ad alto contenuto di acidi grassi insaturi, come:
- olio d’oliva,
- olio di cocco,
- burro chiarificato,
- burro d’arachidi,
- avocado.
Acqua
L’acqua, pur non apportando calorie ed energia, è un nutriente essenziale per la corretta attuazione di questo protocollo alimentare: bere almeno 8-10 bicchieri d’acqua al giorno contribuisce a migliorare il metabolismo, la funzionalità renale e epatica ed a ridurre l’appetito.
Piccoli pasti frequenti
Secondo gli esperti, la dieta metabolica è meglio attuata se il quantitativo energetico da assumere giornalmente è suddiviso in piccoli pasti frequenti: questo aiuterebbe a tenere il metabolismo continuamente attivo e a ridurre il senso di fame.
È consigliato mangiare ogni 2-3 ore e, in particolare, ogni pasto deve sempre contenere una fonte di proteine (come uova, legumi, carne bianca) e e una porzione di verdure.
Cosa non mangiare durante la dieta metabolica
Dopo aver elencato i principali alimenti che la dieta metabolica dovrebbe contenere, vediamo ora quelli che sarebbero da evitare.
Cibi industriali e trasformati
Alimenti come:
- snack,
- cibi pronti o confezionati,
- patatine fritte,
- dolci.
Questi, oltre a contenere elevate quantità di zuccheri semplici, spesso sono costituiti da alti livelli di grassi saturi, sale, additivi alimentari, conservanti, che porterebbero ad un rallentamento del metabolismo, ostacolando la perdita di peso , riducendo la sensazione di “energia” e intervenendo negativamente sul benessere generale dell’organismo.
Bevande alcoliche
Le bevande alcoliche sono una fonte di calorie vuote e zuccheri semplici che il nostro organismo è propenso ad immagazzinare rapidamente come grasso corporeo, rallentando il metabolismo e aumentando il rischio di obesità e patologie quali il diabete.
Inoltre, l’alcol aumenta l’appetito, costringendo il corpo a bruciare meno calorie; Questi effetti negativi possono ostacolare il successo della dieta metabolica!
Carboidrati raffinati
I carboidrati raffinati come:
- il pane bianco,
- la pasta,
- il riso bianco,
- i prodotti da forno in generale,
- frutta ad alto contenuto zuccherino (banane, uva, caki, ciliegie).
contengono zuccheri ad alto indice glicemico che, causando un picco glicemico, portano a livelli glicemici circolanti elevati con conseguente incremento della produzione insulinemica, deposito di grasso corporeo. Inoltre, i carboidrati raffinati causano un senso di fame precoce: è sempre meglio optare per carboidrati complessi presenti nei cereali integrali, o in “cereali alternativi”, come nella quinoa, nel grano saraceno, segale e avena.
Per quanto riguarda gli zuccheri definiti “semplici” (saccarosio, miele ecc…), invece, si consiglia di escluderli totalmente dall’alimentazione metabolica; piuttosto, gli esperti fanno riferimento a zuccheri naturali in grado di non creare picchi glicemici, come la stevia.
Grassi idrogenati
I grassi idrogenati, ovvero grassi ottenuti da particolari processi metabolici, sono presenti in prodotti come:
- margarina,
- alimenti fritti,
- cibi confezionati di produzione industriale.
Queste sostanze sono dannose per il metabolismo poiché interferiscono con la funzione insulinica e contribuiscono all’accumulo di grasso addominale.
Si consiglia, quindi, di scegliere solo i grassi ricchi di acidi grassi insaturi, come abbiamo visto precedentemente.
Caffè e tè zuccherati
Il caffè, il tè, gli infusi e le tisane, contengono composti benefici come antiossidanti e caffeina che possono aumentare il metabolismo, per cui possono essere utilizzate come bevande complementari all’acqua durante la giornata. Ovviamente, come abbiamo già ribadito, sono da consumare senza aggiunta di zucchero!
Esistono delle controindicazioni alla “dieta metabolica”?
Anche se la dieta metabolica ha recentemente guadagnato popolarità come una forma di perdita di peso rapida, tuttavia, come con qualsiasi altra dieta “restrittiva”, potrebbe portare dei rischi e degli effetti collaterali che è bene considerare.
È importante, quindi, essere informati su questi per adottare delle misure preventive ed evitare eventuali danni alla salute.
Come ormai sappiamo, la dieta metabolica si basa sulla teoria che il corpo umano utilizzi principalmente carboidrati come fonte di energia: pertanto, eliminare gli zuccheri dalla propria alimentazione stimola il corpo a bruciare i grassi come principale combustibile. La dieta prevede, quindi, un consumo elevato di proteine e grassi, minimizzando quelli di carboidrati e questo potrebbe portare a problematiche quali:
- Debolezza ed affaticamento: spesso causati dalla carenza di carboidrati, che possono influenzare negativamente la capacità cerebrale e fisica, portando a senso di spossatezza e a mal di testa frequenti, insonnia, secchezza delle fauci e una sensazione di sete costante. Per minimizzare queste sintomatologie, a volte, si consiglia di abbinare una corretta integrazione, a base di vitamine, sali minerali e derivati proteici.
- Equilibrio ormonale: la dieta metabolica può influire anche sulla produzione degli ormoni e sulla loro quantità, portando a sintomi quali aumento della fame e stanchezza.
- Aumento dei livelli di colesterolo e trigliceridi: la dieta metabolica, contenendo discrete percentuali di grassi, potrebbe anche causare un aumento dei livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, aumentando così il rischio di malattie cardiache e diabete.
- Carenza di vitamine e minerali importanti: come la vitamina C, il calcio e il magnesio, che potrebbero influenzare negativamente il sistema immunitario, il sistema nervoso e la salute delle ossa.
- Rallentamento del transito intestinale: trovandosi principalmente nei carboidrati, scarse fibre possono portare a stitichezza e senso di gonfiore addominale. Si consiglia di intervenire immediatamente, eventualmente utilizzando abbondanti quantità degli alimenti vegetali a basso contenuto di zuccheri che abbiamo elencato prima.
Per minimizzare questi rischi è fondamentale consultare un dietologo, nutrizionista o dietista, che sarà in grado di stilare e consigliare la strategia alimentare più adatta, senza rischiare di andare incontro nel tempo a carenze nutrizionali, soprattutto di vitamine e sali minerali. Non solo, sarebbe importante sottoporsi ad un controllo ematologico, per valutare la situazione epatica, i livelli glicemici e la quantità di grassi circolanti.
Oltre che includere una vasta gamma di alimenti di qualità nella propria dieta, è importante non sottoporsi a restrizioni caloriche troppo estreme che potrebbero portare ad un effetto opposto, ovvero ad un rallentamento del metabolismo, rendendo così più difficile perdere peso nel lungo termine.
In conclusione, la dieta metabolica non vuole limitare i cibi, ma vuole promuovere un’alimentazione equilibrata e sana che aiuti a bruciare i grassi e ad avere più energia. Evitare i cibi industriali e trasformati, le bevande alcoliche, i carboidrati raffinati, i grassi idrogenati e lo zucchero aggiunto rappresenta sempre una scelta salutare. Al contrario, scegliere cibi integrali, naturali, grassi e proteine sani, carboidrati complessi non raffinati, darà un maggiore senso di sazietà, palatablità e benessere generale all’organismo.
Si consiglia, comunque, di affidarsi ad un esperto del settore, per ottenere il massimo beneficio, e di non seguire questo regime per troppo tempo. In generale, la dieta metabolica può essere difficile da seguire per coloro che sono abituati a consumare cibi ad alto contenuto calorico: potrebbero sperimentare affaticamento e stanchezza mentre adattano i loro corpi a questo nuovo approccio alimentare., anche se, solitamente, questi sintomi sono temporanei e si risolvono dopo qualche giorno.
Infine, è importante ricordarsi di personalizzare la dieta in base alle proprie esigenze. Ciò significa che i consumi si dovranno adattare al proprio metabolismo, che potrebbe essere influenzato dal peso corporeo, sesso, età, storia familiare e livello di attività fisica.
Importante è inoltre ricordare che non esiste una dieta perfetta e adatta a tutti, e la dieta metabolica non fa eccezione! Ricordo che, prima di approcciarsi a questo metodo in modalità fai-da-te, è importante parlare con un medico o un nutrizionista per valutare se può essere adatta alle proprie esigenze e al proprio stato di salute.
Inoltre, è importante non seguire questa dieta in modo estremo o prolungato nel tempo, ma utilizzarla solo come uno strumento per raggiungere una perdita di peso adeguata e importare un equilibrio alimentare sano!
Fonti bibliografiche
- “The Metabolism Diet”, Harley Pasterna30
- “What Is the Metabolic Diet—and Can It Help You Lose Weight?”, Eileen Roseborough
- Natalie Butler- “The Metabolism Miracle Diet”, Healthline
- “The metabolic confusion diet: What is it and does it work?”, Samantha Heller
- National Library Of Medicine