Alopecia e caduta dei capelli: ecco i migliori rimedi naturali

La calvizie è spesso fisiologica e normale, ma può provocare forte disagio: vediamo come è possibile intervenire contro i vari tipi di alopecia

Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cos’è, cause e sintomi

L’alopecia è una perdita progressiva dei capelli che causa il diradamento del cuoio capelluto e può portare alla calvizie. Si tratta di una malattia che interessa i bulbi piliferi, molto comune soprattutto negli uomini, ma anche le donne ne possono soffrire.

La perdita dei capelli può iniziare a qualsiasi età e generalmente avviene in modo graduale, coinvolgendo inizialmente la zona delle tempie e della parte superiore del capo e interessando con il tempo aree sempre più vaste. In alcuni casi la perdita dei capelli può essere improvvisa e coinvolgere anche peli di altri parti del corpo. In questo caso è bene consultare il proprio medico per indagare sui motivi alla base dell’alopecia e trovare una terapia adeguata.

Le cause possono essere diverse. Dietro all’alopecia possono esserci:

Qualunque sia la causa, indubbiamente la perdita di capelli provoca un forte disagio e ha un impatto negativo sulla qualità della vita, ma la buona notizia è che in alcuni casi è possibile intervenire per contrastare il diradamento.

L’alopecia può infatti essere di tipo cicatriziale o non cicatriziale. Nel primo caso si ha atrofizzazione dei follicoli piliferi, dunque la perdita dei capelli è definitiva e irreversibile. Nel secondo caso, invece, la crescita dei capelli è diminuita o rallentata senza che vi sia un danno irreversibile ai bulbi piliferi. L’alopecia post-gravidanza, così come l’alopecia areata, l’alopecia andogenetica e la perdita di capelli dovuta da traumi, assunzione di farmaci e carenze nutrizionali è una condizione temporanea e potenzialmente reversibile.

Tipologie

La causa più comune di diradamento dei capelli e calvizie è l’alopecia androgenetica, una condizione che interessa la maggior parte della popolazione di sesso maschile e che non risparmia nemmeno quella femminile. Nell’alopecia androgenetica la fase di crescita dei capelli rallenta, mentre la caduta dei capelli avviene in modo sincronizzato: i nuovi capelli crescono più lentamente rispetto alle perdite, sono corti e sottili.

Negli uomini, il diradamento interessa inizialmente l’area frontale e la zona delle tempie, per poi estendersi al vertice diventando via via sempre più accentuata. Nelle donne, invece, l’alopecia è diffusa in tutta l’area superiore del capo. Questo tipo di alopecia si verifica quando i bulbi piliferi sono particolarmente sensibili all’azione degli ormoni androgeni e in particolare del diidrotestosterone, ormone che si forma a partire dal testosterone. Si tratta di una condizione ereditaria, che dipende da fattori genetici e che, sebbene possa verificarsi in qualsiasi momento, tende a peggiorare all’avanzare dell’età. In caso di alopecia androgenetica è possibile agire cercando di rinforzare i capelli, rallentando il processo di diradamento quando questo è ancora poco diffuso.

Altre cause di diradamento e perdita di capelli sono l’alopecia areata, che provoca calvizie a chiazze e spesso perdita di peli in altre parti del corpo, incluse ciglia e sopracciglia. L’alopecia areata è sostanzialmente dovuta a una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca i bulbi piliferi. Può interessare solo un punto localizzato del cuoio capelluto o più aree o addirittura tutto il corpo. Si tratta di una condizione abbastanza rara, data da una predisposizione genetica ed esacerbata da stress e carenze nutrizionali. Può risolversi spontaneamente oppure non risolversi mai e in alcuni casi può essere recidivante.

Esistono poi calvizie temporanee che possono verificarsi a causa di disturbi della sfera emotiva, come ansia, depressione, forte affaticamento mentale, oppure durante i cambi di stagione o dopo la gravidanza. In tutti questi casi, i capelli tornano a crescere normalmente nell’arco di qualche settimana o mese.

Rimedi naturali

A differenza delle calvizie temporanee, l’alopecia androgenetica e l’alopecia areata sono due tipi di calvizie molto difficili da trattare. Esistono però alcuni rimedi e comportamenti che possono rallentare la caduta dei capelli o rinforzare i capelli corti e sottili. L’alimentazione svolge un ruolo fondamentale, poiché grazie a una dieta bilanciata è possibile fornire all’organismo tutti i macro e micronutrienti di cui ha bisogno, anche per la crescita di capelli forti e sani. È dunque importante consumare molta frutta fresca, verdure crude e cotte, legumi e cereali integrali.

Anche l’attività fisica e la meditazione possono essere di grande aiuto per combattere la perdita di capelli. Sia l’esercizio fisico che la meditazione, infatti, sono in grado di ridurre i livelli di stress, una delle possibili cause di diradamento dei capelli. Il movimento e la respirazione ossigenano poi l’organismo favorendo il trasporto di ossigeno e nutrienti ai vari distretti del corpo, bulbi piliferi inclusi. Per lo stesso motivo, sarebbe bene non fumare: attraverso il fumo di sigaretta si immette infatti nell’organismo monossido di carbonio che compete con l’ossigeno.

Se la caduta dei capelli è legata a stress, ansia o disturbi dell’umore si può ricorrere a rimedi adattogeni come il ginseng, oppure a erbe calmanti come la melissa o la lavanda o a piante che agiscono sul tono dell’umore, tra cui rodiola e iperico. Nell’alopecia androgenica si può assumere un integratore a base di Serenoa repens con azione anti-androgenica: i fitosteroli e gli acidi grassi presenti nei frutti maturi di questa pianta hanno infatti una blanda attività inibitoria sull’enzima coinvolto nella trasformazione del testosterone in diidrotestosterone.

Per rinforzare i capelli e prevenirne la caduta è poi possibile ricorrere a rimedi da assumere per via orale, come integratori naturali a base di miglio, equiseto, lievito di birra, omega 3 e a prodotti naturali da utilizzare per applicazioni locali. Tra questi troviamo lozioni a base di acqua di rosmarino, infusi di ortica e di salvia, succo di cipolla e di limone, da massaggiare sul cuoio capelluto una o due volte alla settimana. Oltre ai benefici apportati da queste piante, anche la pratica del massaggio può essere utile contro la caduta dei capelli, perché migliora la circolazione e di conseguenza l’apporto di nutrienti e ossigeno ai bulbi.

 

Fonti:
MedLine Plus

The Journal of Dermatology

EPlasty

JDC

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