Ritenzione idrica, cinque regole utili da seguire prima dei farmaci

Caviglie gonfie, accumulo di liquidi, affaticamento: sono i sintomi della ritenzione idrica. Alcuni consigli pratici per combatterla oltre ai farmaci

Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Siamo fatti soprattutto di acqua. Il liquido vitale interviene in tutti i processi metabolici cellulari ed extracellulari. Ed è indispensabile, non solo per la vita, ma anche per mantenere il benessere. In questa stagione, quindi, è ancor più importante bere la necessaria quantità di acqua, anche sfruttando quella presente negli alimenti (in particolare frutta e verdura).  

 Ma per molte persone è fondamentale soprattutto contrastare i sintomi della ritenzione idrica: caviglie gonfie, affaticamento, crampi notturni, accumulo di liquidi che appesantisce. Nelle forme più serie ovviamente il medico deve consigliare le strategie più efficaci per affrontare la situazione. Ma per tutte, visto che il problema si declina soprattutto al femminile, alcune semplici regole possono aiutare a contrastare i fastidi. Anche in città. 

 Come combattere la ritenzione idrica senza usare i farmaci? 

 Il consiglio finale 

 Per combattere la ritenzione idrica, fate attenzione a tavola. In primo luogo, ricordate che il grasso in eccesso crea cellule adipose di maggiori dimensioni che possono rendere più difficile la circolazione, quindi controllate il peso.  

 E poi cercate di consumare alimenti che favoriscono il benessere vascolare, come quelli ricchi di vitamine C ed E: ad esempio gli agrumi, le fragole, i frutti di bosco, l’anguria. E ricordate che possono aiutare anche pomodori, spinaci e peperoni oltre agli infusi di zenzero, rosmarino e mirtillo. 

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