Onigiri, da provare anche a dieta

I segreti di uno degli street food giapponesi più sani e light e come prepararli a casa in versione dietetica

Pubblicato: 13 Febbraio 2024 10:49

Gaia Masiero

Editor specializzata in Alimentazione & Benessere

Digital Content Specialist, è autrice di articoli su alimentazione e benessere per i quali si avvale del supporto di nutrizionisti e dietisti.

Li abbiamo visti, da bambini, nei cartoni giapponesi che ci piacevano tanto ed ora eccoli qui. Sì, gli onigiri sono una delle preparazioni più iconiche della cucina giapponese e anche un buon piatto da provare per essere sicuri di mangiare un piatto semplice e leggero a base di riso e pesce, secondo tradizione. Al contrario degli uramaki e di altri piatti che hanno trovato la loro fortuna qui in occidente, sono infatti un cibo autentico e, come vedremo, dotato di un alto valore simbolico. Eccone storia e tradizione, come prepararli a casa e come mangiarli quando si è a dieta.

Cosa sono gli onigiri

Gli onigiri sono una tradizionale pietanza giapponese composta da riso pressato a forma di triangolo o di sfera e farcito con ingredienti vari. Questo piatto, che letteralmente significa palla di riso in giapponese, è una delle specialità più popolari della cucina giapponese. Gli onigiri sono spesso avvolti in foglie di alga marina chiamate nori, che conferiscono loro un sapore distintivo e un aspetto accattivante. Solitamente mangiati come spuntino o pranzo veloce, gli onigiri sono ampiamente disponibili in tutto il Giappone, sia nei negozi di alimentari che nei ristoranti specializzati. Oltre ad essere gustosi e pratici da consumare in movimento, gli onigiri offrono anche una grande varietà di gusti grazie alle diverse combinazioni di ripieni che possono includere salmone, tonno, umeboshi (prugne salate), alghe o altre verdure.

Origini e storia

L’onigiri è un piatto tradizionale giapponese che ha radici profonde nella cultura culinaria del paese. Questo delizioso cibo è stato consumato per secoli ed è diventato una parte importante della cucina giapponese. Le origini dell’onigiri risalgono al VII secolo, quando i samurai portavano con sé il riso come cibo da viaggio durante le guerre. Inizialmente, il riso veniva semplicemente pressato in forme triangolari per facilitarne il trasporto e la conservazione. Nel corso del tempo, l’onigiri ha subito diverse trasformazioni, sia nel metodo di preparazione che nei riempimenti utilizzati.

Durante il periodo Heian (794-1185), l’onigiri divenne un alimento popolare nella popolazione civile. Le forme degli onigiri cominciarono ad assumere varie decorazioni, spesso ispirate alla natura o a eventi speciali. Durante il periodo Edo (1603-1868), l’onigiri divenne un alimento di strada molto diffuso, venduto dai venditori ambulanti. In questa epoca, si svilupparono nuove tecniche di preparazione e furono introdotti nuovi riempimenti come umeboshi (prugna salata) e tsukemono (verdure in salamoia).

Oggi, gli onigiri sono ancora molto amati in Giappone e sono disponibili in molte varianti e gusti diversi. Questo piatto semplice ma versatile continua a essere una scelta popolare per i pasti veloci o per uno spuntino sano durante il giorno. L’onigiri rappresenta non solo un simbolo di tradizione culinaria, ma anche un collegamento con il passato e la cultura del Giappone antico.

Il valore simbolico degli onigiri

L’onigiri, con la sua forma triangolare o rotonda, rappresenta l’armonia e la perfezione. Il suo involucro di alga marina nori simboleggia la protezione e la buona fortuna. Ogni tipo di riempimento all’interno dell’onigiri ha anche un significato specifico. Ad esempio, il tonno rappresenta forza e perseveranza, mentre il salmone simboleggia la longevità. L’umeboshi, una prugna marinata salata, rappresenta la purezza e la pulizia. Inoltre, l’onigiri è spesso associato a momenti speciali come i picnic durante la fioritura dei ciliegi, chiamati hanami, o durante le festività tradizionali come il giorno dei bambini. Mangiare onigiri in queste occasioni crea un senso di comunità e connessione con le radici culturali giapponesi.

Nuove tendenze

Negli ultimi anni, l’universo degli onigiri ha subito una vera e propria rivoluzione culinaria, con l’introduzione di nuove tendenze fusion e innovative. I sushi master giapponesi dell’onigiri hanno iniziato a sperimentare con riempimenti non tradizionali, creando così una varietà di sapori unica e accattivante. Alcune delle tendenze emergenti includono onigiri ripieni di formaggi cremosi, pollo fritto croccante e persino ingredienti occidentali come il salmone affumicato o il prosciutto crudo. Queste nuove combinazioni di sapori offrono agli amanti dell’onigiri un’esperienza gustativa completamente diversa, mantenendo comunque la forma e la consistenza caratteristiche di questo piatto tradizionale giapponese. Inoltre, l’innovazione si estende anche alle tecniche di presentazione degli onigiri. I cuochi creativi hanno iniziato a modellare gli onigiri in forme divertenti e insolite, come animali o personaggi dei cartoni animati, rendendo così l’esperienza di mangiare un onigiri ancora più divertente e stimolante per i commensali.

Onigiri a dieta

Come molti alimenti della tradizione giapponese, gli onigiri si prestano ad essere consumati a dieta, ma con qualche accortezza. Prima di tutto è preferibile scegliere onigiri semplici, preparati con tonno o salmone dal momento che farciture con formaggi, pesce o pollo fritto andranno ad aggiungere calorie al piatto.

A proposito: un onigiri tradizionale apporta all’incirca 200 kcal il che significa che se si è a dieta si consiglia di non superare i 2 pezzi al pasto, magari integrando il tutto con un bel contorno di verdura cotta o insalata. In questo modo, avremo anche un pasto bilanciato e completo.

Un altro accorgimento interessante quando si è a dieta, è quello di utilizzare il riso integrale per preparare gli onigiri così da apportare maggiori fibre al piatto e ridurre il picco glicemico apportato dal riso.

Alga sì o no?

Alcuni onigiri sono preparati con l’alga nori: uno stratagemma che consente di renderli più facili da consumare come street food, rendendo più comodo il gesto di tenerli in mano mentre si cammina senza sporcarsi. Ai fini della dieta, questa scelta non ha nessun peso visto che l’alga utilizzata non incrementa il valore calorico della pietanza.

Salsa di soia sì o no?

Qui la questione si fa più complessa. In occidente infatti si usa affogare ogni pietanza giapponese nella salsa di soia per rendere più sapido il piatto e più robusti i sapori. Chi è a dieta, ma anche per un tema di prevenzione dell’ipertensione, è meglio evitare questa pratica e consumarli al naturale proprio come si fa in Giappone. La salsa di soia è infatti molto ricca di sale, un alimento da consumare con molta misura per evitare di favorire la ritenzione idrica.

Come prepararli a casa

Per preparare un buon onigiri, occorre partire dalla scelta del riso:

La forma classica degli onigiri è quella triangolare, ma è possibile sbizzarrirsi con forme più creative come quelle tonde o ovali. Per facilitare la manipolazione del riso, è consigliabile bagnarsi le mani con acqua salata o oliatele leggermente. Quanto al ripieno degli onigiri, le possibilità sono infinite. Si può optare per il ripieno tradizionale a base di umeboshi (prugna marinata), salmone o tonno, oppure sperimentare con ingredienti come alghe nori, pollo teriyaki o verdure grigliate. L’importante è distribuire uniformemente il ripieno all’interno del riso e sigillare bene l’onigiri.

Mangiarli nel rispetto della tradizione

Per gustare l’onigiri come un vero giapponese, è importante seguire alcune tradizioni e pratiche che rendono l’esperienza ancora più autentica. In primo luogo, è consigliabile consumare gli onigiri con le mani, poiché questo permette di apprezzarne la consistenza e il sapore in modo più completo. Per evitare che si sbriciolino durante il consumo, si consiglia di tenerli avvolti nella pellicola fino al momento di mangiarli. Inoltre, quando si mangia un onigiri, è tradizione in Giappone non mordere direttamente nel centro, ma invece prendere piccoli morsi dai lati, in modo da assaporare sia il riempimento che il riso. Un altro aspetto importante è l’ordine in cui si mangiano gli onigiri: tradizionalmente, si inizia con quelli senza riempimento, poi si passa a quelli con il riempimento di umeboshi (prugna marinata), e infine si gustano quelli con altri tipi di ripieno come tonno o salmone. Infine, per accompagnare l’onigiri, si consiglia di bere del tè verde giapponese, che aiuta a pulire il palato e ad apprezzare meglio i sapori.

Ricette facili

Onigiri al tonno e cetriolo

Ingredienti: riso per sushi, tonno in scatola (sgocciolato), cetriolo a fette sottili, aceto di riso, sale

Procedimento: cuoci il riso per sushi secondo le istruzioni sulla confezione e condiscilo con un po’ di aceto di riso e sale. Mescola il tonno sgocciolato con fette di cetriolo. Prendi un po’ di riso nella mano bagnata, forma una piccola cavità al centro e metti un cucchiaio di miscela di tonno e cetriolo. Copri il ripieno di tonno con un altro strato di riso e compatta delicatamente per formare un triangolo. Avvolgi l’onigiri con un’alga nori o lascialo così se preferisci senza l’alga.

Onigiri vegetariani

Ingredienti: riso per sushi, verdure miste (come peperoni, zucchine, melanzane), sale, aceto di riso, salsa di soia con poco sale

Procedimento: riglia le verdure fino a quando sono morbide. Cuoci il riso per sushi e condiscilo con un po’ di sale e aceto di riso, taglia le verdure grigliate a pezzetti. Prendi un po’ di riso nella mano bagnata, forma una piccola cavità al centro e metti un po’ di verdure grigliate. Chiudi l’onigiri formando un triangolo e avvolgilo eventualmente in un’alga nori.

Onigiri al salmone affumicato e avocado

Ingredienti: riso per sushi, salmone affumicato a fette, avocado maturo, succo di limone, sale

Procedimento: cuoci il riso per sushi e condiscilo con un po’ di sale e aceto di riso, Schiaccia l’avocado con un po’ di succo di limone e una presa di sale. Prendi un po’ di riso nella mano bagnata, forma una cavità al centro e metti un po’ di crema di avocado. Aggiungi una fetta di salmone affumicato. Chiudi l’onigiri formando un triangolo.

Onigiri di quinoa e verdure

Ingredienti: quinoa, verdure a scelta (come carote, zucchine, piselli), sale, pepe

Procedimento: cuoci la quinoa secondo le istruzioni sulla confezione e lasciala raffreddare leggermente. Taglia le verdure a cubetti e cuocile fino a quando sono tenere. Mescola le verdure cotte con la quinoa e condisci con sale e pepe a piacere. Prendi un po’ di miscela di quinoa e verdure nella mano bagnata, compatta leggermente e forma un onigiri. Ripeti il processo fino a esaurimento degli ingredienti.

Onigiri al pollo e spinaci

Ingredienti: riso per sushi, petto di pollo cotto e sfilacciato, spinaci freschi, salsa di soia leggera, sale

Procedimento: cuoci il riso per sushi secondo le istruzioni sulla confezione e condiscilo con un po’ di salsa di soia e sale. Soffriggi gli spinaci in padella fino a quando sono appassiti. Mescola lo spinaci con il pollo sfilacciato. Prendi un po’ di riso nella mano bagnata, forma una cavità al centro e riempi con il mix di pollo e spinaci. Chiudi l’onigiri formando un triangolo e avvolgilo eventualmente in un’alga nori.

Onigiri vegani

Ingredienti: riso per sushi, funghi misti (come shiitake, champignon), peperoni a cubetti, sale, olio d’oliva

Procedimento: cuoci il riso per sushi secondo le istruzioni sulla confezione e lascialo raffreddare leggermente. In una padella, rosola i funghi e i peperoni con un po’ d’olio d’oliva e una presa di sale fino a quando sono morbidi. Prendi un po’ di riso nella mano bagnata, forma una cavità al centro e metti un po’ del misto di funghi e peperoni. Chiudi l’onigiri formando un triangolo. Puoi servire gli onigiri come sono o avvolgerli in un’alga nori per un tocco extra.

Fonti bibliografiche

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