È caduto proprio quest’anno – precisamente lo scorso febbraio – soltanto il suo primo 60esimo anniversario: un accento indubbiamente da mettere se parliamo di un capo che di frivolo ha solo l’apparenza, e che per ogni donna simboleggia molto più che un puro e semplice pezzo di stoffa. Una frivolezza invero ardua anche solo nella conquista, che porta dietro sé un passato che sa di rivoluzione e libertà. Dietro agli orli vertiginosi delle gonne indossate al giorno d’oggi con la più totale nonchalance si nasconde un significato intriso di emancipazione, frutto di una battaglia tutta al femminile contro oppressive convenzioni sociali.
Il diritto di poter mostrare liberamente le proprie gambe è stato sudato, e con grande tenacia: seppur la storia della gonna corta abbia origini antiche, che guardano indietro addirittura sino all’Antico Egitto ed alla dinastia cinese Duan Qun Miao, si è dovuto attendere il 1963 per concepirla come indumento rivoluzionario. Un’epoca in cui ricordiamo regnare un gran fermento: si iniziava a parlare della prima pillola anticoncezionale e qualcosa stava spingendo finalmente le donne a divenire le prime artefici del proprio destino. Quale emblema, meglio di una gonna dalle micro fattezze, poteva incarnarne il tumulto?
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Come e quando è nata la prima gonna della storia
Il primo esemplare apparve in bella vista nella vetrina della storica boutique londinese di Mary Quant, Bazaar, luogo nel quale ancora oggi spicca una targa in memoria. “La moda non è qualcosa di frivolo; è parte del nostro modo di vivere”, queste le eloquenti parole di colei che da sola impiegò il suo genio per dare il via ad una autentica sommossa di stile, all’obiettivo di slegare le donne dai vincoli di una moda austera e perbenista. Le polemiche a seguire furono ovviamente copiose, così la gonna si fece immagine della ribellione di un’intera generazione.
Il merito di tale invenzione è stato in realtà rivendicato negli anni successivi da André Courregès: quest’ultimo, infatti, indispettito dalle gesta della stilista britannica, reclamò la patria potestà del celebre capo e iniziò una vera e propria rivolta creativa, dando vita a modelli all’avanguardia.
Nacquero così le cosiddette gonne dalle linee a trapezio, quelle varie nei tessuti (plastica, vinile) e con loro tutti i tratti caratteristici dei modelli che ancora oggi amiamo ed indossiamo. A ruota anche Balenciaga, e molti con lui, decisero di accorciare definitivamente gli orli delle loro creazioni di ben dieci centimetri.
Personalità iconiche del tempo quali Twiggy, Jackie Kennedy, Jean Shrimpton e Brigitte Bardot iniziarono di lì a poco ad indossare l’innovazione fatta capo come simbolo della fine di un’epoca, quella sino ad allora dominata da castigatezza e conservatorismo. Nessuna retromarcia, da quel momento: grandi marchi di lusso quali Dolce&Gabbana o Prada hanno disegnato intere collezioni al fine di celebrare l’iconicità e l’importanza di quella scarsa porzione di stoffa.
Nel corso degli anni la gonna è stata oggetto di molteplici stravolgimenti: gli orli sono stati, a scanso di irreversibilità, accorciati ed allungati a seconda delle sole mode del momento. Negli anni Settanta la loro silhouette si presentava lunga e stretta, mentre ricordiamo misure striminzite caratterizzare gli anni Ottanta così come i primi Duemila in maniera del tutto provocatoria. Ciò che è rimasto invariato, però, è come l’immagine della minigonna sia stata vissuta da quel fatidico momento in avanti lontano da pregiudizio e paura. Perlomeno nella teoria, ed il più delle volte. Fortunatamente, oggi, archiviate una volta per tutte annose questioni etiche e sociopolitiche, la nostra unica e sola preoccupazione in quanto donne privilegiate è quella di saper e dover scegliere quale modello indossare secondo le tendenze correnti.
Le gonne da avere per l’estate 2024
Eccoci dunque pronte ad adempiere ai nostri doveri di fashion addicted, prontissime a trovare spazio nel guardaroba per fare largo a nuove gonne da aggiungere alla già vasta collezione. Gli esemplari più cool dell’estate 2024 vedono l’innovazione incontrare la freschezza, fusi in un ibrido perfetto. Le abbiamo viste sfilare sulle passerelle davvero in una miriade di opzioni, da quelle dotate di frange a fluttuare ad ogni falcata sino alle mini più sfrontate che mai, per poi allungarsi sino alla misura midi. Ciò che è certo, insomma, è come lo scenario moda attuale preveda una pronta soluzione mirata a soddisfare i più disparati gusti e personalità.
Se d’inverno indossare una donna corta è da considerarsi alla stregua di un superpotere appartenente a poche elette, le alte temperature di questa stagione offrono l’atteso assist per liberare le gambe quotidianamente. Va da sé come siano proprio i tessuti leggeri e traspiranti a farla da padrone, mentre per quanto riguarda la palette colori da puntare spiccano tutte le nuances neutre e qualche sporadico accenno di audacia.
Proprio così: l’onda minimalista la quale ha travolto la moda dell’ultimo anno pare non essere ancora pronta alla risacca. Saranno ancora presenti, dunque, le stesse linee classiche e pulite intervallate però da design di stampo contemporaneo ed alternativo. È il caso di tutti quei modelli muniti di applicazioni floreali 3d o di quelli vaporosi dalla silhouette a palloncino, al loro esordio accanto alla iconica gonna a pieghe.
Qualche esempio? La collezione firmata David Koma ha trasformato quella che altrimenti sarebbe stata una classica gonna bianca tempestandola di dettagli floreali tridimensionali, mentre Etro ha optato per lunghezze a dir poco microscopiche per le sue gonne a ricalcare su pelle gli anni Novanta. Riscontrata anche pericolosa traccia di see through sulle creazioni Givenchy, dove un delicatissimo effetto vedo-non-vedo esprime grande sensualità su misure midi.
Bottega Veneta ha ben pensato di unire la sempiterna passione per il denim al taglio cargo tanto in voga al momento dando alla luce una tipologia del gonna del tutto inedita, che strizza l’occhio allo street style. Per non lasciare insoddisfatto il versante di chi fa dell’eleganza il proprio tratto distintivo, invece, ecco spuntare la proposta chic costituita da longuette con spacco e volant asimmetrici.
Ecco poi l’eterogenea capsule pensata per l’estate 2024 da Carolina Herrera interpretare il trend delle stampe: ne è un esempio la minigonna a pois, da abbinare facoltativamente a capi in pendant o da spezzare con una semplice t-shirt monocolore.
In quanto a forme la vera novità riguardo i modelli di tendenza questa estate è il ritorno della gonna a ruota, la quale conquista e seduce grazie all’indiscutibile allure iperfemminile che conferisce d’impatto ad ogni mise che la preveda. Tra le più recenti proposte abbiamo amato quelle floreali di Balmain, come anche quelle realizzate interamente in tulle alla Carolina Herrera.
Se in quanto alle gonne attualmente di tendenza il quadro appare ora più che chiaro, meno lo è quello circa le preferenze delle celebrities in merito a tale iconico capo. Pronte a saperne di più?
Chiara Ferragni
La gonna cargo vanta una praticità senza eguali, e Chiara Ferragni lo sa bene: ecco perché la sceglie in verde militare come protagonista di un look da giorno semplice ma comunque d’effetto.
Giulia De Lellis
Decisamente d’effetto, poi, la mise di Giulia De Lellis raffigurata nello scatto poco sopra. Sull’onda dell’estetica boho chic l’influencer indossa una gonna in tessuto crochet in misura maxi, posta in netto contrasto al micro top color panna e camperos in denim.
Sydney Sweeney
Tra le accanite appassionate di gonne e minigonne vi è sicuramente Sydney Sweeney: l’attrice ama sfoggiarne di diverse, a partire dalla gonna in denim con mega applicazioni floreali in foto.
Perfettamente in linea con la stagione corrente, poi, questa gonna in tessuto leggero e trama a ricalcare quella tipica della bandana tanto amata dalla Gen Z.
Shay Mitchell
Ecco infine Shay Mitchell illuminarci riguardo come indossare la gonna in spiaggia, optando per un modello elasticizzato verde mela intonato a camicia e costume.