Benefici e usi dei semi di papavero: un tesoro alimentare da riscoprire

Scopri tutti i benefici dei semi di papavero, le loro proprietà nutritive e i migliori modi per integrarli nell’alimentazione quotidiana.

Pubblicato: 10 Giugno 2024 10:49

Ivana Barberini

Giornalista specializzata in Salute e Benessere

Giornalista ed economa dietista, scrive articoli su salute, alimentazione e benessere ed è specializzata nell’editing di volumi e pubblicazioni medico-scientifiche.

Questi piccoli semi neri, dalla forma caratteristica, sono parte integrante delle diete tradizionali delle zone mediterranee e mediorientali fin dall’antichità.

I Romani li consumavano crudi mescolati al miele come condimento oppure tostati e utilizzati come ingrediente per dolci. Non solo, attribuivano a questi semi proprietà toniche e afrodisiache. Per questo motivo, li aggiungevano al cocetum, una bevanda servita agli sposi novelli prima della luna di miele.

Tornando ai giorni nostri, i semi di papavero stanno guadagnando una certa popolarità nella cucina italiana solo negli ultimi anni, mentre nei Paesi del Nord Europa e nelle regioni settentrionali di Italia, come il Trentino-Alto Adige, sono conosciuti e apprezzati da molto tempo.

Sono aromatici e profumati grazie all’elevato contenuto di oli essenziali e si impiegano principalmente per condire e dare un tocco di sapore in più ai piatti.

Ciò che, invece, li rende interessanti dal punto di vista nutrizionale è la loro ricchezza di elementi nutritivi e molecole attive benefiche per la salute e il benessere.

Che cosa sono i semi di papavero?

Prima di tutto, è importante capire cosa si intende per papavero. Sono diverse, infatti, le varietà di questa pianta, molto diverse tra loro per colori e proprietà.

Il più comune, quello che siamo abituati a vedere nei campi (soprattutto in quelli di grano) e nei parchi, è il Papaver rhoeas. Dal colore rosso acceso, cresce spontaneamente e non è utilizzato in alcuni modo, poiché non possiede particolari proprietà.

C’è poi il Papaver somniferum, noto per l’estrazione dell’oppio. Questo fiore ha i petali bianchi, talvolta con leggeri riflessi rosati, e dalla capsula non ancora matura che contiene i semi si ricava una sostanza usata per produrre oppio.

Per quanto riguarda l’uso alimentare, si utilizzano invece il Papaver nigrum e il Papaver setigerum (o papavero da seta). Una volta essiccato il fiore, dal suo baccello si ricavano i semi che poi si possono impiegare in cucina.

Che proprietà ha il papavero?

Dai semi di papavero lavorati a freddo si ottiene un olio particolarmente ricco di acidi grassi omega-6 e omega-9. Inoltre, contiene anche piccole quantità di omega-3.

La ricerca solitamente collega una dieta ricca di questi grassi a un maggiore benessere e a un minor rischio di malattie cardiache.

Sia i semi di papavero, sia il loro olio sono poi una buona fonte di polifenoli, un antiossidante molto utile per contrastare i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare. Ma anche di proteine e fibre alimentari (19.5 g/100 g) oltre a contenere vitamine e minerali essenziali, soprattutto calcio (1440 mg/100 g) e magnesio (347 mg/100g), ma non mancano fosforo, potassio e selenio.

Contengono una bassa percentuale d’acqua, un’elevata quantità di lipidi (42 g/100 g) e carboidrati (28 g/100 g) complessi, che li rendono quindi un prodotto ad alta densità calorica. Le calorie di 100 g di semi di papavero, infatti, sono circa 500. Anche la quantità di proteine è significativa (18 g/100 g), ma il loro valore biologico è limitato dalla scarsa presenza di amminoacidi essenziali.

Le vitamine più rilevanti sono quelle del gruppo B come la B1 (tiamina) e il tocoferolo, quest’ultimo fondamentale per le sue proprietà antiossidanti e per l’attività degli acidi grassi essenziali omega-6.

Quali sono i benefici dei semi di papavero?

I semi di papavero racchiudono diverse sostanze benefiche che contribuiscono alla salute e al benessere del nostro organismo. Tra queste, gli acidi grassi omega 6, le fibre, sali minerali essenziali, vitamine e molti altri fitocomposti salutari.

Si possono quindi inserire in una dieta equilibrata per sfruttare al meglio le loro proprietà tra cui:

Insomma, i semi di papavero sono una buona scelta per una dieta equilibrata e una vita sana. La loro ricchezza in sostanze benefiche li rende utili per favorire il corretto funzionamento delle attività dell’organismo.

Come usare i semi di papavero a dieta

Ingrediente versatile e nutriente, può essere facilmente inserito in una dieta sana e bilanciata, anche per la presenza delle fibre che rendono più sazi e quindi meno propensi a mangiare più del dovuto.

È però importante consumarli in quantità moderate, visto l’apporto calorico (circa 500 Kcal), anche se si tratta di un valore riferito a 100 g di prodotto, una quantità che difficilmente si consuma in un pasto.

Quanti grammi di semi di papavero si possono mangiare al giorno? Una porzione ragionevole è di circa un paio di cucchiaini. Meglio non esagerare e soprattutto comprare prodotti certificati e biologici in cui è indicata la provenienza.

Conservali in un contenitore ermetico in un luogo fresco e asciutto per mantenerne la freschezza.

Come usare i semi di papavero in cucina

Sono un ingrediente molto versatile e delizioso da utilizzare in vari modi in cucina.

Possono aggiungere un gradevole sapore di nocciola e una leggera croccantezza a vari piatti.

In particolare, sono ideali nella preparazione di prodotti da forno e pasticceria, dove si combinano perfettamente con gli agrumi, come arance o limoni, per creare torte deliziose.

Inoltre, i semi di papavero sono parte integrante della tradizione culinaria tedesca e italiana, in particolare nel Trentino-Alto Adige. Uno dei classici è lo strudel ai semi di papavero, un dolce tipico che si può trovare in molti ristoranti e pasticcerie regionali.

Ma sono anche un componente essenziale del curry, una miscela di spezie originaria dell’India che conferisce un gusto esotico e delizioso alle carni e alle verdure.

Li puoi aggiungere alle insalate, yogurt, fiocchi di avena o muesli per un tocco croccante oppure per arricchire pane, focacce e dolci fatti in casa.

Sono perfetti anche nei frullati per un extra di nutrienti e fibre.

Semi: un’importante fonte di nutrienti per una dieta sana

I semi sono piccoli tesori che racchiudono nutrienti essenziali che possono arricchire qualsiasi dieta. Ricchi di fibre, proteine, vitamine, antiossidanti e minerali, sono un vero e proprio concentrato di salute.

Semi di lino, chia, girasole e zucca, solo per citarne alcuni, offrono un apporto significativo di acidi grassi omega-3, che aiutano a mantenere il cuore sano.

Le proteine vegetali che contengono poi sono ideali per chi segue diete vegetariane o vegane.

Olio di semi di papavero

L’olio di semi di papavero è oggi poco utilizzato a livello alimentare, si usa principalmente nell’industria dolciaria in alcuni Paesi europei. È un olio dal gradevole sapore di nocciola, è organoletticamente superiore all’olio di arachide e ad altri oli di semi e chimicamente simile all’olio di lino e di mandorle dolci per l’alto contenuto di acidi grassi polinsaturi.

Storicamente, l’olio di semi di papavero era utilizzato dalle popolazioni galliche (Celti, Aquitani e Belgi) in Francia, Belgio, Svizzera, Paesi Bassi, Germania e Italia settentrionale.

Nel Seicento, in Francia, si preferiva all’olio d’oliva perché costava meno e si irrancidiva in più tempo. Nell’Ottocento, invece, la confusione tra le diverse specie di papavero portò a credere che fosse nocivo per la presenza di oppioidi, riducendone drasticamente il consumo.

Nonostante non sia così noto, è un olio che comunque vanta alcune proprietà benefiche utili per la cura della stipsi intestinale, delle affezioni cutanee e delle infiammazioni della pelle.

Chi non può mangiare i semi di papavero?

Sebbene siano semi noti per le sostanze benefiche che contengono, non va dimenticata la presenza di alcaloidi oppiacei, come la morfina e la codeina, che possono essere presenti in piccole quantità. Questi alcaloidi sono simili a quelli dell’oppio, ma la loro concentrazione è decisamente più bassa ed è ridotta fino al 90% dai processi di lavorazione.

Secondo alcuni studi, però, è necessario fare attenzione a un consumo eccessivo di questi semi, specialmente nei bambini, persone con problemi respiratori e donne in gravidanza.

Ci sono, invece, alcuni effetti collaterali da tenere presente quando si parla di semi non trattati, del tè ai semi di papavero o dei prodotti contenenti papavero commercializzati come antidolorifici o sonniferi naturali.

Nello specifico, poiché questi prodotti possono contenere dosi di oppioidi sufficienti a causare dipendenza, è fondamentale fare attenzione a un possibile abuso.

Un uso topico dell’olio di semi di papavero è, invece, considerato piuttosto sicuro, a parte possibili reazioni allergiche della cute.

Fonti bibliografiche

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