Grazie ai diversi e sempre più numerosi dispositivi igienici disponibili in commercio, ora è ancora più semplice affrontare l’arrivo del ciclo mestruale. Oltre ai tradizionali assorbenti esterni, che però inquinano e possono provocare allergie, le ragazze e le donne di ogni età possono infatti optare per alternative altrettanto valide e soprattutto eco-friendly.
Tra le più conosciute c’è la coppetta mestruale, ormai tanto apprezzata per la sua comodità e praticità. Ma ci sono anche altri tipi di assorbenti che possono soddisfare le esigenze di ciascuna. Scopriamo insieme quali sono e perché sceglierli.
Indice
Quali sono
I classici assorbenti esterni hanno la peculiarità di essere monouso e di contenere anche alcune parti in plastica, che contribuiscono all’inquinamento ambientale. Ma se si volesse indossare qualcosa di altrettanto comodo, ma riutilizzabile e quindi anche ecologico? È possibile, grazie ai seguenti dispositivi igienici.
Assorbenti ecologici
Sono la fotocopia degli assorbenti esterni che tutte conosciamo, con la sola e grande differenza che sono compostabili. Questo significa che possono essere gettati nell’umido poiché si decompongono in pochi mesi. E questo per via dei materiali naturali con cui sono realizzati. Dunque non producono inquinamento in quanto non contengono materiali come la plastica, e tengono lontane irritazioni e allergie.
Assorbenti lavabili
Si tratta di assorbenti simili a quelli tradizionali nella forma – anche se si agganciano allo slip tramite un piccolo bottone – ma differenti per i materiali. Sono spesso in cotone o comunque in materiali traspiranti, quindi possono essere lavati più e più volte, e durare così anche per diverso tempo. Assicurano inoltre un alto grado di confort quando entrano in contatto con la pelle.
Gli assorbenti lavabili sono disponibili in differenti misure (S, M, L, XL), da impiegare in base al tipo di flusso. Per uno abbondante ad esempio, si potrebbe valutare una L o XL.
Coppetta mestruale
Probabilmente sarà già capitato di averla vista e di averne sentito parlare, perché sono tante le ragazze e le donne che ne tessono le lodi. La forma è quella di un piccolo imbuto da inserire in vagina per raccogliere il flusso del ciclo mestruale. In più, il silicone medico (anallergico) con cui è realizzata, le conferisce flessibilità e praticità. La parte superiore a ventosa assicura al flusso (anche abbondante) di restare all’interno del dispositivo.
Si tratta di un dispositivo sanitario che può durare per diversi anni, basta utilizzarlo nel modo corretto. La coppetta mestruale deve essere sterilizzata con acqua bollente al primo e ultimo utilizzo di ogni ciclo mestruale. Va poi svuotata, sciacquata e inserita nuovamente quando necessario. Il tutto dopo aver, ovviamente, igienizzato accuratamente le mani.
Ci possono essere casi il cui il suo utilizzo è sconsigliato, ad esempio se si soffre spesso di infezioni vaginali o se si utilizzano alcuni metodi contraccettivi come la spirale. In questi casi, resta valido il consiglio di farsi supportare dal ginecologo.
Disco mestruale
Il disco mestruale è molto simile alla coppetta mestruale in quanto viene inserito all’interno della vagina. A differenza della coppetta, che è più stretta e più alta, il disco ha un diametro maggiore ed è un po’ più basso e quindi meno capiente.
Anche il posizionamento dei dispositivi è differente: se la coppetta va posizionata nel canale vaginale (di fatto, va inserita tenendo conto di un’altezza di circa mezzo dito), il disco va inserito più in profondità nella vagina, vicino alla cervice (il dispositivo deve quindi essere spinto in fondo al canale vaginale con tutto il dito), lasciando libero appunto il canale vaginale.
A differenza della coppetta, che una volta inserita occupa interamente il canale vaginale rimanendo in un posizione fissa, il disco mestruale consente la penetrazione e quindi di essere utilizzato durante i rapporti sessuali.
Spugna mestruale
Ecco un altro assorbente interno da inserire nel canale vaginale: la spugna mestruale. Si tratta di una spugna sintetica o di origine naturale, che puoi trovare sia nella versione monouso che lavabile e che è capace di adattarsi facilmente alla forma del corpo. È facile da inserire e da prelevare poiché richiede la stessa manualità necessaria per inserire l’assorbente interno: basta spingerla un po’ con il dito verso l’interno e poi tirarla via dopo 2-4 ore, in base al flusso. Anche in questo caso, il particolare vantaggio è dato dal fatto che si possono avere rapporti sessuali con indosso il dispositivo. Si possono scegliere diverse taglie, considerando la quantità del flusso. Va sciacquata e lavata con acqua fredda.
Intimo assorbente
Sono dei veri e proprio slip, ma in più hanno ben tre strati, di cui uno molto assorbente, che permette di raccogliere il flusso per alcune ore. Si tratta quindi di biancheria intima a tutti gli effetti acquistabile in misure e capacità di assorbenza differenti. Basta poi lavare la mutandina con un detergente delicato (preferibilmente a mano) per preservarne la durata nel tempo. In caso di dubbi, è preferibile consultare l’etichetta del capo.
Perché sceglierli
Abbiamo visto come siano facilmente reperibili e acquistabili tante alternative ai classici assorbenti. Ecco perché può valere la pena prenderli in considerazione ed utilizzarli:
- sono ecologici, quindi non inquinano l’ambiente;
- sono facili da utilizzare o comunque basta solo un po’ di pratica;
- permettono un risparmio economico. È vero che magari di primo impatto, alcuni di questi assorbenti possono sembrare più costosi rispetto a quelli tradizionali. In realtà, il risparmio è visibile nel tempo: la coppetta, la spugnetta, il disco, l’intimo, sono infatti assorbenti che possono essere utilizzati per mesi se non anni. Dunque, il costo “maggiore” iniziale, non solo viene ammortizzato in poco tempo, ma c’è un notevole risparmio successivamente;
- contrastano allergie e intolleranze;
- possono essere impiegati in viaggio, in piscina, al mare;
- sono comodi e pensati per adattarsi al corpo con facilità.
La scelta di un tipo di assorbente rispetto ad un altro, dipende principalmente dall’utilizzo che se ne vuole fare e dal tipo di flusso (se più o meno abbondante). In caso poi di dubbi sull’assorbente più indicato per le proprie esigenze o anche per avere un supporto su come inserire e togliere quelli interni, il consiglio è di chiedere alla propria ginecologa.