Yuzu: il frutto che arriva dal Sol Levante

Da un incrocio tra un limone e un mandarino nasce lo yuzu, un frutto orientale ricco di proprietà benefiche

Pubblicato: 15 Aprile 2024 09:30

Ivana Barberini

Giornalista specializzata in Salute e Benessere

Giornalista ed economa dietista, scrive articoli su salute, alimentazione e benessere ed è specializzata nell’editing di volumi e pubblicazioni medico-scientifiche.

Lo yuzu è un agrume che arriva dalla Cina e racchiude numerosi benefici per la salute. Tra questi, protegge il cuore e migliora la salute del cervello.

Ricco di flavonoidi, soprattutto l’esperidina e la naringina che rivestono un ruolo speciale sul flusso del sangue, è anche un potente antiossidante.

Sono diversi gli studi che evidenziano le portentose proprietà di questo agrume molto antico ma, come per tanti altri vegetali, servono altre indagini per confermarle.

Oggi coltivato anche in Corea e in Giappone, è un frutto molto utilizzato nella cucina giapponese (dove è aggiunto a paste, marmellate, gelatine, dolci e tè) e un frutto ideale anche per la dieta.

Che frutto è lo yuzo?

Lo yuzu (Citrus junos) è un agrume, nello specifico un ibrido di agrumi noto anche come yuja. Nasce in Cina più di 1.000 anni fa, dove è ancora particolarmente apprezzato per il suo aroma e il suo sapore. È piccolo e rotondo, simile a un mandarino, ma con una pelle spessa e irregolare, di colore giallo o verde a seconda del grado di maturazione.

Il gusto dello yuzu ricorda il lime, il limone e il pompelmo, con note leggermente floreali. È più acido e meno dolce rispetto ad altri agrumi, quindi un ingrediente adatto in cucina per diverse ricette.

È difficile gustarlo al naturale per la sua intensa acidità e per i numerosi semi, ma il suo succo e la sua buccia sono ampiamente utilizzati per aromatizzare bevande, dolci, salse, condimenti e piatti di pesce.

Nella cucina giapponese, lo yuzu è spesso impiegato per dare un tocco di freschezza a diversi piatti tradizionali, come il ponzu (una salsa a base di soia e agrumi) o il yuzu kosho (una pasta piccante fatta con yuzu e peperoncini verdi).

Ma è anche un ingrediente per diversi prodotti cosmetici e per l’igiene personale, proprio grazie al suo profumo vivace e rinvigorente.

Lo yuzu cresce principalmente in Giappone, Corea e, in misura minore, in altre parti del mondo con climi simili. Anche se non è facilmente reperibile, la sua popolarità sta crescendo, tanto che inizia a essere coltivato anche negli Stati Uniti e in Europa.

A cosa fa bene?

Come tutti gli agrumi, il yuzu contiene micronutrienti essenziali come fibre, vitamine e sali minerali, soprattutto vitamina C di cui ne è un’ottima fonte. Racchiude anche altri potenti fitocomposti e antiossidanti, inclusi flavonoidi, tannini, acidi fenolici, antociani e carotenoidi.

Quali sono i benefici dello yuzu? Sostiene le difese immunitarie, ha una potente azione antinfiammatoria e combatte i radicali liberi. Sono riconosciute anche le sue proprietà digestive e rilassanti in aromaterapia, come per le arance.

Inoltre, migliora la circolazione del sangue con effetti positivi per il sistema cardiovascolare.

Le sue proprietà benefiche sono quindi diverse e tutte a sostegno della salute. C’è da dire, però, che gli studi non sono ancora definitivi, pertanto molti benefici sono potenziali e da verificare.

Ecco le principali.

Antiossidante

Lo yuzu contiene diversi antiossidanti, tra cui vitamina C, carotenoidi e flavonoidi. Si tratta di sostanze che neutralizzano i radicali liberi, molecole reattive che danneggiano le cellule e causano stress ossidativo quando la loro concentrazione nell’organismo è troppo alta.

Per questo le diete ricche di antiossidanti sono utili per ridurre il rischio di diverse malattie. Inoltre, rafforzano il sistema immunitario e migliorano la salute della pelle.

Alcuni studi in vitro hanno osservato che il limonene, un composto aromatico presente nella buccia dello yuzu e di altri agrumi, agisce come antiossidante e aiuta a ridurre l’infiammazione. Tuttavia, anche se promettenti, per confermare questi risultati sono necessarie ricerche sull’uomo.

Migliora la circolazione del sangue

Studi in vitro e su animali rivelano che l’estratto di yuzu potrebbe avere effetti anticoagulanti, inibendo l’aggregazione delle piastrine e aiutando a prevenire la formazione di coaguli di sangue.

Queste proprietà sono collegate a due flavonoidi in particolare, hesperidina e naringina, presenti sia nella polpa che nella buccia.

Amico del cuore

Seguire una dieta ricca di frutta e verdura e inserire lo yuzu nella propria alimentazione, è uno dei modi per sostenere la salute del cuore. Inoltre, sembra che l’estratto del frutto di yuzu possa agire come anticoagulante. Alcuni studi sugli animali, invece, hanno scoperto che l’estratto di yuzu aiuta a ridurre il colesterolo alto e i trigliceridi.

Sebbene si tratti di ricerche promettenti, occorrono altre indagini.

Sostiene l’attività del cervello

Yuzu contiene le vitamine, i minerali e gli antiossidanti di cui il cervello ha bisogno. Alcuni studi suggeriscono, infatti, che gli estratti e le bucce degli agrumi offrono benefici protettivi contro il declino cognitivo.

Lo yuzu, nello specifico, migliorerebbe la funzione cerebrale. Alcuni studi su animali da laboratorio con perdita di memoria indotta, hanno rilevato come la naringenina estratta dallo yuzu ha migliorato la memoria e ridotto lo stress ossidativo. Ma servono studi sull’uomo.

Effetto rilassante

È un frutto che sembrerebbe favorire il rilassamento e la gestione dello stress, in particolare grazie all’aroma dell’olio essenziale.

L’inalazione della fragranza di yuzu, infatti, è stata studiata per la sua capacità di diminuire la frequenza cardiaca, ridurre l’ansia, migliorare i dolori premestruali e alleviare il disagio emotivo in soli 10 minuti. Tali effetti si devono a composti come il limonene e il linalolo, responsabili dell’aroma tipico dell’olio di yuzu, che presenta note di pompelmo, mandarino, bergamotto e lime.

In uno studio, 20 donne hanno inalato l’essenza di yuzu per 10 minuti e hanno sperimentato una diminuzione dei marker di stress, disturbi dell’umore, tensione, depressione, rabbia e confusione per 30 minuti.

Un’altra ricerca, invece, su piccoli gruppi di giovani donne, ha registrato che l’inalazione per 10 minuti ha diminuito la frequenza cardiaca e migliorato l’attività del sistema nervoso.

Infine, uno studio su 60 madri in ospedale con il loro bambino malato ha evidenziato che l’aromaterapia diffusa con olio di yuzu riduceva significativamente i livelli di ansia nelle madri.

Dove si compra

Lo yuzu è un frutto piuttosto raro in Italia, ma è possibile trovarlo nei negozi specializzati in cibi asiatici o in mercati ben forniti. Il peso medio di uno yuzu è di circa 100 g e ha un costo piuttosto elevato, circa 5 euro a etto.

È più facile trovare in commercio il succo di yuzu o l’olio essenziale per aromaterapia.

Cos’è il succo di yuzu e come si usa?

Il succo di yozu è più facile da trovare in commercio rispetto al frutto, almeno in Occidente. Nella tradizione gastronomica giapponese è usato come base per condimenti e salse, come la salsa ponzu, un condimento leggero usato per insaporire piatti come il sashimi e il tataki.

Ma è anche un ingrediente ricercato per creare cocktail esotici e rinfrescanti dalla nota agrumata, oppure per realizzare dressing leggeri per insalate.

Con la sua acidità, meno spiccata del limone, e un profilo aromatico di tutto rispetto, è eccellente abbinato ai piatti salati, soprattutto se a base di ingredienti crudi. Ad esempio, si abbina perfettamente con i frutti di mare, crostacei, pesce crudo e carni tenere, dove non solo ne esalta i sapori ma aggiunge gusto, vivacità e raffinatezza al piatto.

È utilizzato anche nella preparazione di marmellate, dolci e gelatine, che catturano l’essenza del frutto e ne esaltano il sapore e l’aroma unico.

Perfetto per marinare la carne o il pesce, infondendo ai cibi il suo caratteristico sapore agrumato, si può aggiungere a zuppe, stufati e altri piatti cotti.

Yuzu: come si mangia?

Nonostante trovarlo in vendita possa rivelarsi una vera sfida, se capita di imbattersi in chi lo vende, vale la pena acquistarlo. Ma qual è il modo migliore per gustarlo? Nonostante assomigli a un arancio o a un limone, sbucciarlo e consumarlo a spicchi potrebbe non essere una buona idea, visto il sapore intenso e talvolta amaro.

Quindi, più che mangiarlo come un frutto da tavola, si può usare in cucina come il limone o il lime. La sua buccia può essere grattugiata e utilizzata per insaporire vari piatti e dessert, specialmente quando il frutto è ancora verde e immaturo. Il suo succo, invece, può essere spremuto e aggiunto a diverse preparazioni, indipendentemente dal grado di maturazione del frutto.

Si può tagliare a pezzetti e con l’aggiunta dello zucchero preparare una specie di confettura molto apprezzata soprattutto in Corea, dove è comunemente usata per dolcificare il tè, dando vita a un’infusione rinfrescante e aromatica.

Usi per la bellezza

Il yuzu è noto per essere un’ottima fonte di vitamina C, un elemento essenziale che supporta la lotta contro i segni dell’invecchiamento della pelle. Questo prezioso nutriente, infatti, stimola la sintesi del collagene, che aiuta a mantenere la pelle più soda e liscia.

Le culture orientali da secoli valorizzano non solo i benefici nutrizionali dello yuzu, ma anche le sue qualità aromatiche e terapeutiche, specialmente nel settore della cosmesi e dell’aromaterapia.

Gli oli essenziali di yuzu, combinati con un olio portante come l’olio di mandorle, sono spesso impiegati nella massoterapia perché favoriscono relax e benessere. Aggiungere alcune gocce di quest’olio all’acqua della vasca, trasforma un comune bagno in un’esperienza distensiva e rigenerante.

Nell’aromaterapia, invece, lo yuzu si distingue per i suoi componenti volatili aromatici, ampiamente sfruttati per i benefici terapeutici.

Ma la fragranza inebriante e l’olio essenziale di yuzu trovano impiego anche nel settore cosmetico. Applicandolo sulla pelle dopo il bagno o la doccia, la rende morbida e vellutata.

Tradizionalmente in Giappone, lo yuzu è protagonista del bagno rituale che si compie durante il solstizio d’inverno. Questa usanza, oltre a essere un momento di puro piacere sensoriale, è considerata un rimedio per prevenire raffreddori e influenza tipici della stagione fredda, oltre a essere un trattamento benefico per la pelle secca e danneggiata.

Controindicazioni

Il frutto non ha particolari controindicazioni, anche perché non se ne fa un consumo eccessivo. L’olio essenziale invece è indicato per gli adulti e i bambini di età superiore ai 3 anni, ma per periodi limitati di tempo.

È importante non utilizzarlo puro sulla pelle, poiché può causare irritazioni; è consigliabile diluirlo in un olio vettore. Chi soffre di asma o epilessia dovrebbe chiedere al proprio medico se può utilizzarlo.

Contiene sostanze potenzialmente allergene come il limonene e il linalool che potrebbero causare irritazioni cutanee, soprattutto se usato puro. Per un uso orale, va usato con cautela e sempre dietro consiglio medico.

Infine, chi ha una cute particolarmente sensibile dovrebbe eseguire prima un test cutaneo, applicando due gocce sul lato interno del gomito e attendendo almeno 24 ore per verificare l’assenza di reazioni.

Fonti bibliografiche:

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