La Serenissima si prepara, come da tradizione, ad accogliere il cinema. Manca ormai pochissimo alla Mostra del Cinema di Venezia 2023, l’80esima edizione nella storia della kermesse. Il festival si tiene dal 30 agosto al 9 settembre. Giorni in cui si susseguono le proiezioni dei 23 film in gara e i red carpet degli attori che li interpretano. Il direttore Alberto Barbera già nel mese di luglio ha svelato il programma nei dettagli.
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Festival del Cinema di Venezia 2023: i film in gara
A contendersi il Leone d’Oro sono 23 film, tra cui alcuni titoli già attesi e chiacchieratissimi. Sei gli italiani in lizza, a cominciare dal film di apertura: Comandante, diretto da Edoardo De Angelis e interpretato da Pierfrancesco Favino, che veste i panni del leggendario eroe dei mari Salvatore Todaro. Doppietta per il bel Favino, tra gli interpreti anche di Adagio, di Stefano Sollima, assieme a Toni Servillo e Valerio Mastandrea. Matteo Garrone torna a Venezia con Io Capitano; seguono Saverio Costanzo con Finalmente l’alba e il figlio del famoso Sergio, Pietro Castellitto, per la seconda volta alla regia con Enea, che vanta nel cast anche Benedetta Porcaroli.
Grande hype attorno a Dogman di Luc Besson; Maestro, seconda prova da regista dell’attore premio Oscar Bradley Cooper e Priscilla, il lungometraggio in cui, la regista figlia d’arte Sofia Coppola, racconta la vera storia della moglie di Elvis Presley (ancora oggi tormentata). Ancora, non si parla che bene di The Killer, nuovo thriller di David Fincher con Michael Fassbender come protagonista e di Poor Things, il Frankestein femminile e ninfomane interpretato da Emma Stone sotto la direzione del regista Yorgos Lantimos. Di stampo storico, infine, El Conde di Pablo Lorrain che immagina un Pinochet vampiro e Ferrari, di Michael Mann, con Adam Driver e Penelope Cruz come protagonisti.
Due italiani in gara anche nella speciale sezione Orizzonti, che raccoglie tutte quelle opere – di diverso formato e varia durata – che, pur mostrando l’arte cinematografica nella sua anima più pura, non rientrano nelle tradizioni forme espressive e di mercato. Nel concorso vediamo Invelle, la pellicola di animazione che racconta il Novecento attraverso gli occhi di 3 bambini di epoche diverse, firmato da Simone Massi. E Una sterminata domenica di Alain Parroni, storia dal sapore nichilista, ambientata nell’estrema periferia di Roma, che unisce la musica alle immagini e, secondo il direttore Barbera è in lizza per “diventare possibile manifesto di una generazione perduta”.
I fuori concorso
Grandi nomi anche tra le produzioni fuori concorso. Controversa ma confermata la presenza di Woody Allen e Roman Polanski, il primo con il titolo Coupe de Chance, il secondo con il lungometraggio The Palace. Accompagnano Luca Barbareschi, con The Penitent; The Wonderful Story of Henry Sugar di Wes Anderson e L’ordine del tempo di Liliana Cavani.
Gli ospiti attesi e gli illustri assenti
Se il cinema non si ferma, il red carpet potrebbe subire un duro colpo. Lo sciopero intrapreso dagli attori di Hollywood rischia di svuotare il tappeto rosso veneziano che, lo stesso Barbera ha annunciato come “sguarnito”. Già sicura l’assenza di due delle attrici più famose di Hollywood, entrambe con un film in concorso: Penelope Cruz e Emma Stone. Poco male, a consolarci c’è il sorriso della Bond Girl Caterina Murino, che del festival sarà la madrina.
Ad animare il lido anche la regista italiana Liliana Cavani, che si conferma leone d’oro alla carriera con il collega Tony Leung Chiu-wai; gli affascinanti Michael Fassbender e Mark Ruffalo e l’impenetrabile e impeccabile Tilda Swinton, di certo tra le meglio vestite del Festival.