D’estate mi sento triste

Gli anglosassoni lo chiamano "summer blues": è quel malessere venato di tristezza che alcuni provano durante la vacanze, un tempo di cambiamenti che non tutti vivono bene. Ma perchè guastarsi la bella stagione (e le ferie) con un mood che ci rende infelici? Ecco come uscirne

Marina Mannino

Giornalista

Ho 22 anni, lavoro in un grande negozio. Tra poco andrò in ferie e sinceramente non sento tutta l’euforia e la soddisfazione che provano le mie colleghe all’idea delle vacanze. Io odio l’estate, odio il caldo, odio quest’obbligo di divertirsi, di fare vacanze pazzesche... Quando tutti sono felici per il sole, il mare, i viaggi io divento triste e irascibile. Passerò le ferie al paese da mia nonna, dove voglio solo mangiare e dormire. Mi sento sola e stanca, e l’estate mi fa stare peggio. Ma perché?

Elsa

Quel senso di fastidio misto a malinconia che alcuni provano nella bella stagione è un malessere ben identificato: si chiama “Summer Blues” (tristezza dell’estate). Somiglia al “Christmas Blues”, il malumore venato di infelicità che tanti provano all’approssimarsi del Natale e dell’Anno Nuovo. Questi periodi sono critici, perchè vengono percepiti come momenti di cambiamento, di bilanci con sé stessi, di variazioni di routine. E di stress per il fisico e per la mente.

I fattori scatenanti

L’estate poi è una specie di shock per l’organismo: la temperatura alta, l’elevato tasso di umidità e l’aumento della durata della luce influiscono moltissimo su aspetti emotivi come l’ansia, il panico, la paura e l’aggressività, che peggiorano con l’incremento del caldo.

La pressione del vivere quotidiano si somma ai fastidi climatici su un corpo già messo alla prova da un anno di lavoro (o di studio) e, invece di provare la gioia di andare finalmente in ferie, si sente salire la tristezza. Spesso questa sensazione è accompagnata da segnali fisici come mal di stomaco, stanchezza, voglia di piangere. Si prova anche rabbia nei confronti di chi se la gode nelle foto su Instagram con sfondo di palme e nei video di Tik Tok mentre sguazza tra le onde. Ci sembrano tutti deficienti, mentre noi nel frattempo coviamo risentimento e disprezzo verso tutti i vacanzieri del mondo.

Se da un lato lo stato d’animo cupo, nervoso, pessimista è favorito da cause stagionali indipendenti dalla nostra volontà, è anche vero che possiamo fare qualcosa per riappropriarci del nostro diritto a goderci l’estate come si deve.

Gli amici mi dimenticheranno

Avere pochi amici o perdere i contatti con loro a causa della dispersione delle vacanze ci fa sentire un po’ perse. Guardarli sui social mentre si divertono ci fa sentire tagliate fuori. Ma non è così: stiamo solo facendo esperienze diverse. Cerchiamo di combattere questa sensazione con un po’ di sana indifferenza. Nessuno ci escluderà perché fa la vida loca a Mykonos con gli amici ma senza di noi. Probabilmente ci pensano e ci porteranno anche un souvenir!

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Non siamo sole, se non vogliamo esserlo. Non rinchiudiamoci in un guscio di malumore e timidezza, ma apriamoci agli altri con un sorriso, un saluto, una chiacchiera, con leggerezza. Dovunque siamo, se abbiamo favorito la creazione di una rete di persone che ci conoscono, non saremo mai sole.

Sono single (e solissima)

Ci sentiamo sole e tristi ancor di più se siamo single, o ci siamo appena lasciate. È umano sentirsi giù. Eppure da questo momento di crisi può nascere un’opportunità: dedichiamoci a noi stesse, mettiamo in ordine il nostro caos interiore ristabilendo le priorità, approfittiamo per ritrovare la nostra forza. Usciamo a camminare, mettiamo a posto l’armadio, facciamoci le unghie nuove, scriviamo un diario delle nostre sensazioni, dei desideri, dei ricordi di quando eravamo bambine. Coccoliamoci con un gelato o una crema per il corpo dal buon profumo. Guardiamo serie tv brillanti che ci fanno ridere. Mettiamo noi stesse al top della nostra hit personale.

Ho paura di staccare la spina

E se dietro la nostra ostinata tristezza ci fosse il timore di staccare la spina, di lasciarci andare, di non avere tutto sotto controllo?  Concedersi due settimane di fuga dalla vita di tutti i giorni non deve far paura. Non ci accadrà nulla se ci godiamo qualche giorno di relax e di innocenti follie, anzi! Questa pausa dal quotidiano, sempre uguale e prevedibile, ci regalerà lo sprint per affrontare meglio la ripresa.

M’imbarazzo a farmi vedere

Le insicurezze legate all’aspetto fisico generano ansia, fobie, rifiuto di sé ma anche della socialità. D’estate, il caldo ci obbliga a mostrare maggiormente il nostro corpo. E anche la moda imperante, che ci invita a indossare short e magliettina corta, ci mortifica e ci disturba. L’idea di mostrarci in costume, poi, ci terrorizza.

Il summer blues legato all’aspetto è doloroso e straniante. Eppure se pensassimo che ognuna di noi è un “pezzo unico” di grande valore proprio per le sue caratteristiche peculiari, capiremmo che possiamo concederci lo sfizio di mostrarci per come siamo, vestite come preferiamo, in location che ci fanno sentire a nostro agio. Se il mare ci inquieta, organizziamoci per la montagna, la collina, la città d’arte. Ma non rinunciamo a goderci il meritato break estivo. Odiare l’estate fa male solo a noi, non certo a lei!

Mini consigli contro il Summer Blues

Ma se il summer blues non se ne va

Nelle situazioni più gravi e complesse, in cui questo stato d’animo diventa persistente e sembra non lasciare via d’uscita, è necessario rivolgersi a uno psicologo, o almeno al medico di base che potrà darci i primi consigli e indirizzarci verso un percorso di aiuto e di cura.

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