Strategie green
Adottare strategie green a scuola e in università è importante sia perché quando si studia si trascorre buona parte della giornata proprio all’interno di istituti scolastici e atenei sia per dare il buon esempio a compagne e compagni meno attenti all’ambiente. Ormai è noto che proteggere e tutelare l’ambiente significa proteggere e tutelare la nostra salute e il nostro futuro: vediamo allora sei strategie semplicissime per ridurre l’impronta ecologica a scuola e in università.
Indice
Scegli la mobilità sostenibile
Sappiamo bene che ridurre le emissioni di CO2 è necessario per migliorare la qualità dell’aria e soprattutto per ridurre e contenere il riscaldamento globale. Ognuno di noi può fare la differenza in questo senso, anche scegliendo il mezzo di trasporto per raggiungere scuola e università. Quando le distanze lo consentono, meglio muoversi a piedi o in bicicletta, metodi per nulla inquinanti, decisamente economici e che permettono anche di contrastare gli effetti negativi della sedentarietà cui si è costretti a lezione.
Se invece l’istituto non è facilmente raggiungibile, anziché il motorino meglio affidarsi al trasporto pubblico oppure alle tante soluzioni che consentono di muoversi in modo green, dal monopattino al car sharing.
Porta la borraccia
Bere l’acqua nelle bottiglie di plastica è ormai decisamente fuori moda oltre che poco sostenibile. Ridurre la plastica monouso è ormai indispensabile, dunque in alternativa all’anacronistica e antiestetica bottiglietta, puoi procurarti una borraccia da tenere sempre con te. Passare all’uso della borraccia è decisamente green perché consente di risparmiare da una a quattro bottiglie di plastica al giorno per una sola persona. In più, oltre all’acqua, puoi riempirla anche con tisane e infusi di frutta, dal gusto gradevole e in grado di incentivare l’assunzione di liquidi in chi beve poco.
Negli ultimi tempi molte scuole e università hanno deciso di distribuire borracce gratuite alle proprie studentesse e ai propri studenti e alcune strutture hanno anche installato casette dell’acqua per fare rifornimento. Se la tua scuola o il tuo ateneo non lo ha fatto, puoi proporre l’iniziativa oppure acquistare una borraccia capiente da portare con te. Ormai se ne trovano di varie tipologie e con prezzi accessibili a tutte le tasche.
Pasti e spuntini green
Le scelte sostenibili si fanno soprattutto a tavola, riducendo il consumo di alimenti di origine animale e di prodotti che arrivano da lontano. Se pranzi in mensa, cerca di orientare le tue scelte verso cibi vegetali e a chilometro zero, prediligendo verdura cruda e cotta, cereali in chicco e legumi. Oltre a essere green, queste opzioni consentono di pranzare in modo leggero, digerire più facilmente e ridurre la sonnolenza dopo il pasto, così da riuscire a favorire la concentrazione e seguire meglio le lezioni pomeridiane. In più, veicolare le proprie scelte alimentari verso alternative sostenibili, potrebbe incentivare chi gestisce la mensa a proporre sempre più opzioni green con benefici per tutti.
Per quanto riguarda gli spuntini, anche in questo caso le scelte più salutari sono anche green. Anziché optare per snack confezionati, ricchi di zuccheri semplici e additivi e spesso confezionati nella ben poco ecologica plastica, meglio portare con sé frutta fresca, frutta secca e cioccolato fondente per spezzare la fame. Se hai tempo e se te la cavi in cucina puoi anche cimentarti nella realizzazione di barrette energetiche fai da te, che si preparano con semi oleosi, frutta secca e miele.
No all’usa e getta
In mensa e al bar evita quando possibile l’usa e getta. Piatti, bicchieri e posate in genere non vengono forniti nella versione monouso, ma in alcune scuole e università si usano ancora tazze, tazzine e cannucce in plastica. Ad esempio, le bevande delle macchinette vengono servite in bicchierini monouso. In questo caso potresti portare una tazzina riutilizzabile da casa, anche in materiali resistenti e leggeri come il bambù, oppure evitare le macchinette e preferire il bar per una pausa green.
Risparmia carta
A scuola e in università si consumano quantità considerevoli di carta per prendere appunti e riorganizzarli, fare fotocopie e stampare slide e dispense. Per risparmiare carta ci si può orientare verso la tecnologia, abituandosi all’uso del tablet per annotare i concetti durante la lezione o riordinare le proprie note una volta a casa. Attenzione però a non lasciare in carica i dispositivi elettronici oltre il tempo necessario, per non disperdere energia inutilmente.
Quando invece è indispensabile utilizzare la carta per gli appunti, meglio riciclare fogli già usati solo da un lato. La stessa cosa vale per slide e dispense; l’ideale sarebbe non stamparle e cercare di studiare da computer o tablet. Se però non si riesce, una buona idea è quella di riciclare carta parzialmente usata o comunque stampare le slide fronte fronte e retro, meglio ancora rimpiccolendo le slide così da inserirne quattro-sei per ogni facciata.
Un altra strategia per risparmiare carta è quella di realizzare la propria agenda fai da te utilizzando carta riciclata. A questo proposito esistono numerosi tutorial online che consentono di costruire la propria agenda in modo semplice, personalizzandola in base ai propri gusti ed esigenze.
Ricicla i rifiuti
Considerando la mole considerevole di rifiuti che ognuno di noi produce, risulta chiara la necessità di riciclare quanto più possibile, così da dare una seconda possibilità a ciò che gettiamo via. La grande quantità di carta usata a scuola e in università andrebbe sempre riciclata, ma la stessa cosa vale anche per vetro e lattine consumate fuori casa. Attenzione poi a non abbandonare nessun rifiuto nell’ambiente: ancora troppe persone gettano cartacce, incarti di caramelle, chewin gum e altro a terra anziché nei cestini, magari perché sovrappensiero e immersi in una chiacchierata con compagni e colleghi tra una lezione e l’altra.