Dopo un periodo di pausa, Riki è tornato a fare musica. Un riavvicinamento al panorama che riaccende una carriera fatta di talento e successo che, per un periodo, il cantante sbocciato ad Amici aveva deciso di stoppare per ritrovarsi e gestire sensazioni ed emozioni che lo avevano portato a un malessere che nemmeno il successo poteva silenziare.
Un periodo buio che il cantante ha scelto di raccontare a Silvia Toffanin in un dialogo aperto e sincero che ha fatto luce su uno dei momenti di crisi più grande.
Riki, il successo e la crisi
Siamo abituati a immaginare e spesso, invidiare, le carriere fortunate dei personaggi che vediamo in televisione o che ascoltiamo attraverso le piattaforme di streaming. Talenti indiscutibili, che portano avanti il loro sogno macinando successi e ottenendo una vita di fama, cosparsa di attenzioni e affetto da parte dei fan.
Ma il successo, quando arriva, ti travolge. Incontri, foto, domande e un carico di visibilità che difficile da controllare e da integrare all’interno della propria vita personale. È proprio per questo che, sempre più spesso, i personaggi più giovani sentono la necessità di prendersi una pausa per ritrovarsi e tirare le somme di quel vortice che regala tanto ma che si tiene altrettanto.
È successo anche a Riki, al secolo Riccardo Marcuzzo, che dopo aver pubblicato Quanto sei bella, il suo nuovo singolo che sancisce il suo ritorno, ha deciso di raccontarsi in un’intima e profonda chiacchierata con Silvia Toffanin, in cui ha spiegato i motivi della sua pausa dal mondo della musica facendo luce su uno dei momenti più bui della sua vita.
Parlando con la padrona di casa di Verissimo, Riki ha spiegato che, dopo il successo nato ad Amici di Maria De Filippi, la sua carriera è decollata: “Un successo incredibile, ai firmacopie ci aspettavamo 500 persone, poi erano 5000 ogni volta e io ero al settimo cielo. Poi mi ricordo che quando li facevo, per rispetto delle persone io stavo in piedi e cercavo di dargli più amore possibile. […] Cercavo di prestarmi a tutte le persone al massimo. Da fuori è tutto bellissimo, ma dipende da come la vivi. Io vivevo un’isteria, una mania. Dopo tour, in store, in Sud America non mi impressionavo più di nulla, dalle grandi alle piccole cose. Guardandomi allo specchio mi sono messo a piangere. A un certo punto mi sono voluto fermare perché non avrei retto a lungo”.
Un periodo che il cantante fatica a definire depressivo, ma che descrive come complicatissimo: “Me ne sono successe tante e mi sentivo trasparente, che tutto scorreva e che non c’ero più, non mi alzavo dal letto”.
Riki, la rinascita dopo questioni personali faticose
Complice della crisi lavorativa, anche questioni personali che hanno inciso sul suo periodo di down. Riki ha raccontato della separazione dei suoi genitori: “Quando mamma e papà si sono separati, mia sorella era piccolina, io avevo già la mia vita. Quando c’è di mezzo una bambina di dodici anni non è facile. Adesso però hanno trovato la loro dimensione, il loro equilibrio, ma quel periodo lì ha coinciso con il mio momento buio”.
Ad aggiungersi alla crisi coniugale dei suoi genitori, la perdita della nonna che considera la sua prima fan: “Mi dava tantissimo amore, tantissima forza. La sua scomparsa è stata tosta. Alla fine stava perdendo la memoria. Un giorno mia mamma mi chiama dicendomi che non stava bene e l’ultima cosa che ho fatto con lei è stato farle sentire un pezzo che avevo appena scritto, poi l’ho sentita lasciarsi andare: ha aspettato che fossi lì”.
Un periodo buio che però Riki, tirando le somme, considera positivo: “Ho vissuto una grandissima crisi, ma si impara tanto da quei momenti. Dopo i momenti di grande difficoltà ti godi di più quando torni a stare bene. Ora sono felice come prima di entrare ad Amici” ha raccontato a Silvia Toffanin con un sorriso, pronto a tornare a fare ciò che ama con una nuova consapevolezza.