Nemmeno l’inizio della stagione invernale dei saldi sembra poter limitare i danni inferti all’immagine di Chiara Ferragni dal caso Balocco. Nel primo giorno di sconti, infatti, lo store dell’influencer a Milano risulta incredibilmente vuoto e, nonostante i prezzi al ribasso e la vicinanza a corso Como, le persone faticano ad entrare nel negozio.
Chiara Ferragni, negozio vuoto nonostante i saldi
Non sono bastati generosi saldi (in alcuni casi anche al di sopra del 50%) ad attrarre i clienti nello store di Chiara Ferragni di Milano. Il 5 gennaio, che segna in quasi tutta Italia l’avvio della stagione degli sconti invernali, il negozio è praticamente vuoto: al suo interno, solo due commesse intente a sistemare la merce tra gli scaffali. La pioggia, che nelle ultime ore ha colpito il capoluogo lombardo, ha certamente contribuito alla scarsa affluenza di clienti, ma la sensazione è che la principale ragione di un flop così evidente sia l’eco dello scandalo Balocco, che ha visto la Ferragni multata dall’Antitrust per pratica commerciale scorretta.
Eppure, anche in vetrina, si scorgono offerte che farebbero gola a chiunque: un lungo abito con motivo zebrato segna – 50% sul cartellino di vendita, mentre un pigiama con l’iconico occhio azzurro del brand ha uno sconto del 60% e costa 66,80 euro anziché 167. Svendite anche su make-up, accessori, cartoleria e parte della collezione jewelry, che fino allo scorso mese avrebbero fatto la gioie delle appassionate di moda di tutta Italia. Ma che, oggi, non sembrano sortire alcun effetto sulla clientela un tempo appassionata. “Chiara Ferragni ormai è in declino, poverina. Non abbiamo niente del suo brand e penso che non compreremo mai qualcosa” ha dichiarato una passante all’Adnkronos. E il suo pensiero sembra essere condiviso da gran parte dell’opinione pubblica, che non pare voler concedere una seconda chance all’imprenditrice digitale moglie di Fedez.
Gli effetti del caso Balocco
Il negozio vuoto nel primo giorno di saldi a Milano non è certo la cosa peggiore capitata a Chiara Ferragni negli ultimi giorni. Lo scorso 1° gennaio, ad esempio, la sua boutique in via del Babuino a Roma era stata presa d’assalto da alcuni vandali, che ne avevano imbrattato le vetrine con scritte offensive. Né le cose vanno meglio dal punto di vista delle collaborazioni commerciali.
Se pochi giorni dopo l’esplosione del caso Balocco Safilo aveva interrotto il contratto con l’influencer, nelle ultime ore è arrivato il dietrofront di un altro celebre brand con cui l’imprenditrice aveva collaborato in passato: Coca-Cola. L’azienda aveva infatti scritturato Chiara per uno spot da diffondere a fine gennaio, in concomitanza con il Festival di Sanremo. Ma, a quanto pare, il filmato non sarà trasmesso: “Abbiamo lavorato con Chiara in Italia nel 2023, anche per alcune riprese tenutesi lo scorso dicembre. Al momento non prevediamo di usare questi contenuti“, si legge in un comunicato stampa diffuso da Coca-Cola.
Nessuna replica da parte della Ferragni, che proprio qualche giorno fa era tornata sui social per ringraziare quanti le sono stati vicini nel momento più buio della sua carriera. Un momento che, alla luce dei recenti risvolti, potrebbe prolungarsi più a lungo di quanto previsto.