Netflix Italia compie 10 anni: le serie che ci hanno fatto sognare (e che meritano un rewatch)

10 anni di Netflix Italia in 10 titoli simbolo: le serie tv che ci hanno fatto ridere, piangere ed emozionare una puntata dopo l'altra

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Paola Landriani

Lifestyle Editor

Content e lifestyle editor, copywriter e traduttrice, innamorata delle storie: le legge, le scrive, le cerca. Parla di diversità, inclusione e di ciò che amano le nuove generazioni.

Dieci anni fa Netflix arrivava in Italia rivoluzionando per sempre il nostro modo di guardare serie tv e film. Addio palinsesto fisso, benvenuto binge-watching: la piattaforma ha creato un linguaggio nuovo fatto di maratone notturne, spoiler da evitare e fenomeni globali che esplodevano nello stesso momento a Roma come a New York.

Ma soprattutto ha portato nel nostro salotto produzioni originali che sono diventate parte della cultura pop, capaci di influenzare moda, musica, social e persino il nostro linguaggio.
Dieci anni dopo, eccoci qui: abbiamo messo in fila 10 titoli simbolo, quelli che più di altri hanno definito il DNA di Netflix.

10 anni di Netflix Italia: le 10 migliori serie tv

“House of Cards”

La serie che ha cambiato per sempre la TV e il destino di Netflix. Con Kevin Spacey e Robin Wright nei panni di Frank e Claire Underwood, House of Cards ha trasformato la politica americana in un thriller spietato fatto di intrighi, manipolazioni e colpi di scena da manuale.

È una delle prime grandi produzioni originali Netflix e ha dimostrato che lo streaming non è solo un posto dove recuperare vecchie serie, ma anche la nuova casa delle storie di qualità.

“Orange is the New Black”

Un carcere femminile come non l’avevamo mai visto: ironico, duro, ma anche pieno di umanità. Orange is the New Black ha sdoganato temi come inclusività e rappresentazione LGBTQIA+ quando ancora non erano centrali nel mainstream.

Piper, Red, Taystee e tutte le altre detenute sono entrate nell’immaginario collettivo con le loro storie di rivalsa, amicizie e voglia di risalire. E dieci anni dopo resta ancora perfetta per un rewatch: perché certi personaggi non si dimenticano.

“BoJack Horseman”

Un cavallo depresso e alcolizzato, star decaduta di Hollywood, come protagonista di una serie animata? Netflix ci ha creduto e il risultato è qualcosa di geniale. BoJack Horseman ha conquistato critica e pubblico con un mix di satira, malinconia e battute fulminanti.

Ma dietro il sarcasmo e l’ironia dissacrante si nasconde una delle serie animate più profonde di sempre: capace di far ridere a crepapelle e, pochi minuti dopo, farci commuovere.

“Stranger Things”

Un gruppo di ragazzini nerd, biciclette sgangherate e misteri soprannaturali: Stranger Things è il perfetto mix di nostalgia anni ’80 e avventura moderna. L’estetica vintage, la colonna sonora e i riferimenti pop hanno reso la serie un fenomeno globale.

Indimenticabile, poi, Eleven: con lo sguardo intenso e i suoi poteri, diventata un’icona immediata. Ogni stagione ha saputo alzare l’asticella, trasformando Hawkins (e il Sottosopra) in un luogo che conosciamo quasi come fosse casa nostra.

“The Crown”

Dietro la facciata perfetta di Buckingham Palace, The Crown svela intrighi, scandali e fragilità della monarchia britannica. Lusso, scrittura impeccabile e un cast sempre nuovo – da Claire Foy a Olivia Colman fino a Imelda Staunton – hanno reso la serie un capolavoro da premi.

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Imelda Staunton e Jonathan Pryce interpretano Elisabetta II e il Principe Filippo

Un racconto storico, ma anche un dramma umano che ha fatto appassionare anche chi della royal family non si era mai interessato. Un ritratto che ha ridefinito il genere del period drama.

“Sex Education”

Colorata, ironica e senza paura: Sex Education è stata una boccata d’aria fresca per il teen drama. Tra dialoghi irriverenti e momenti di vera tenerezza, ha insegnato a una generazione come parlare di sesso, desideri e identità senza tabù.

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Eric e Adam in una scena di “Sex Education”

Otis, Maeve, Eric e il loro liceo sono diventati simboli di inclusività e libertà: ci fanno ridere, arrabbiare e commuovere nello stesso episodio proprio come solo gli adolescenti sanno fare. Una serie che ha fatto scuola, dentro e fuori dallo schermo.

“Bridgerton”

Abiti sfarzosi, balli in giardino e passioni travolgenti: Bridgerton ha preso il costume drama e l’ha trasformato in un fenomeno pop. Merito della firma di Shonda Rhimes e di una regia che ha reso Regency England più sensuale e moderna che mai.

 

Gossip, scandali e love story hanno tenuto milioni di spettatori incollati allo schermo, tra sospiri e meme. È la prova che Netflix sa rendere virale anche il romanticismo in costume.

“Squid Game”

Dal nulla a record assoluto: Squid Game è stata la serie che ha messo la Corea del Sud al centro della scena globale. Un survival game feroce che dietro il sangue e le prove mortali nasconde una critica al capitalismo e alle disuguaglianze sociali.

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Un guardiano di “Squid Game”

Le tute verdi e rosse, i biscotti e la bambola inquietante sono diventati icone istantanee, conquistando social e moda e aprendo le porte a una domanda importante: cosa si è disposti a fare per sopravvivere?

“Narcos”

La storia del cartello di Medellín e di Pablo Escobar non era mai stata raccontata così: cruda, avvincente, impossibile da lasciare. Wagner Moura è un Escobar magnetico e inquietante, capace di farti quasi empatizzare con il cattivo della storia.

E poi c’è Pedro Pascal, l’agente DEA Javier Peña, destinato a diventare uno dei volti più amati della serialità globale.

“Mercoledì”

Mercoledì è una delle ultime serie uscite ma è già un cult: Tim Burton ha preso Mercoledì Addams e l’ha trasformata in un’eroina teen-goth irresistibile.

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Jenna Ortega in una scena di “Mercoledì”

Con il suo sguardo glaciale e il sarcasmo tagliente, Jenna Ortega ha fatto esplodere TikTok, anche grazie a un ballo diventato virale, e conquistato pubblico di tutte le età. Wednesday è pensata per la Gen Z, ma è riuscita a riportare un’icona senza tempo sotto i riflettori della cultura pop.

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