Il taro è una radice di origine asiatica dal gusto delicatissimo che si presta ad essere utilizzata essenzialmente come fosse una patata. Ma una patata non è. Come approfondiremo in seguito infatti, il taro è dotato di caratteristiche e proprietà nutrizionali particolari che ne fanno un alimento molto interessante da inserire nella nostra dieta che può prendere in prestito i migliori tra gli ingredienti provenienti da paesi lontani per essere ancora più ricca e completa. Ecco allora una panoramica approfondita sul taro e qualche idea per cucinarlo.
Indice
Cos’è il taro
Il taro è una pianta tuberosa appartenente alla famiglia delle Aracee, originaria delle regioni tropicali dell’Asia. Questa pianta, scientificamente conosciuta come Colocasia esculenta, è ampiamente coltivata per i suoi tuberi commestibili, che sono ricchi di amido e rappresentano una fonte importante di carboidrati nelle culture tropicali. Il taro ha un aspetto caratteristico, con foglie grandi e a forma di cuore che crescono su fusti alti. I tuberi possono variare in dimensione, forma e colore a seconda della varietà.
Alcune varietà di taro hanno la buccia esterna marrone scuro o violacea, mentre altre presentano una buccia più chiara o addirittura bianca. All’interno, la polpa del tubero può essere bianca o giallastra, con una consistenza simile a quella della patata dolce. Visto che il taro contiene ossalati di calcio, che possono essere tossici se consumati crudi o in grandi quantità. Pertanto, prima di essere consumato, il taro deve essere cotto accuratamente per neutralizzare questi composti nocivi.
Origini, storia e diffusione
Il taro è una pianta che risale a migliaia di anni fa ed è originaria delle regioni tropicali dell’Asia e dell’Africa. Questa radice commestibile ha giocato un ruolo significativo nella dieta umana fin dai tempi antichi, grazie al suo valore nutrizionale e alla sua capacità di adattarsi a diversi climi e terreni. La coltivazione del taro si diffuse in tutto il mondo, grazie alle migrazioni umane e al commercio internazionale.
Oggi, il taro è ampiamente coltivato in molte parti del globo, inclusi i paesi asiatici come la Cina, l’India e le Filippine, così come le isole del Pacifico, l’Africa e le Americhe. Le sue foglie verdi e i tuberi sotterranei sono utilizzati in numerose ricette tradizionali, sia come alimento di base che come ingrediente principale. Inoltre, il taro è anche un elemento importante nelle pratiche culturali e religiose di molte comunità, che lo considerano un simbolo di fertilità e prosperità.
Varietà
Le principali varietà di taro sono una testimonianza della ricchezza e della diversità di questa radice tuberosa. Una delle varietà più comuni è il taro giapponese, noto anche come satoimo. Questa varietà si distingue per la sua forma tondeggiante e la pelle marrone. Il suo sapore dolce e leggermente nocciolato lo rende ideale per zuppe, stufati e piatti fritti. Un’altra varietà popolare è il taro bianco, che ha una buccia bianca e una polpa cremosa.
Questo tipo di taro è ampiamente utilizzato nella cucina cinese e viene spesso cotto al vapore o bollito per preservare la sua consistenza delicata. Il taro viola, invece, si distingue per il suo colore intenso e la polpa ricca di antociani, che gli conferiscono un sapore distintivo. Questa varietà viene spesso utilizzata nella preparazione di dolci e dessert tradizionali in molte culture asiatiche. Infine, il taro gigante del Madagascar è una varietà impressionante per le sue dimensioni straordinarie. Con radici che possono pesare anche diversi chili, questa varietà è apprezzata per la sua polpa morbida e amido di alta qualità.
Proprietà
Con 112 kcal per 100 g di prodotto, non è esattamente un cibo ipocalorico, sebbene approfondendone i nutrienti non si possa negare il suo essere interessante a livello nutrizionale. Molto ricco in acqua (70 g su 100), il taro è un alimento decisamente idratante, ma anche ricchissimo in fibre – ben 4 grammi ogni 100 di prodotto. I carboidrati contenuti sono invece pari a circa 26 grammi, un valore decisamente basso se paragonato a quello di altri tuberi. Nel taro poi, sono presenti anche sali minerali come calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio e zinco, ma anche vitamine importanti come la C (ne contiene ben 4,5 mg per 100 g), le vitamine del gruppo B, folati, beta carotene, vitamina A, E e tracce di vitamina K.
Benefici
Protegge il cuore
Questo tubero è ricco di potassio, un minerale essenziale per il corretto funzionamento del cuore e dei vasi sanguigni. Il potassio aiuta a mantenere la pressione sanguigna sotto controllo e riduce il rischio di ipertensione, che è un fattore di rischio significativo per le malattie cardiovascolari. Inoltre, il taro contiene anche una buona quantità di fibre, che contribuiscono a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue. Il colesterolo alto può causare l’accumulo di placche nelle arterie, aumentando così il rischio di malattie cardiache.
Ha proprietà antitumorali
Il taro contiene una varietà di composti fitochimici, come flavonoidi e carotenoidi, che sono noti per le loro proprietà antiossidanti e antitumorali. Gli antiossidanti presenti nel taro aiutano a neutralizzare i radicali liberi dannosi nel corpo, che sono responsabili dello stress ossidativo e possono danneggiare il DNA delle cellule. Questo danno al DNA può portare allo sviluppo di mutazioni genetiche che favoriscono la crescita tumorale. I composti fitochimici presenti nel taro aiutano a prevenire questo processo, proteggendo così le cellule dai danni e riducendo il rischio di cancro. Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato che il taro può anche avere proprietà antitumorali dirette. Alcuni composti presenti nel taro possono inibire la crescita delle cellule tumorali e indurre l’apoptosi, ovvero la morte programmata delle cellule cancerose.
Aiutano a controllare lo zucchero nel sangue
Grazie al suo basso indice glicemico, questo tubero è un’ottima scelta per le persone che devono tenere sotto controllo la loro glicemia. L’indice glicemico misura l’effetto di un alimento sui livelli di zucchero nel sangue: più basso è l’indice, meno rapidamente aumenteranno i livelli di zucchero nel corpo. Il taro ha un indice glicemico relativamente basso, il che significa che viene digerito e assorbito lentamente, evitando picchi di zucchero nel sangue. Ciò è particolarmente vantaggioso per le persone con diabete o resistenza all’insulina. Inoltre, il taro contiene anche fibre alimentari, che contribuiscono a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue.
Amico della dieta
Questa radice ricca di fibre è particolarmente indicata per le persone che cercano di dimagrire in modo sano ed equilibrato. Le fibre presenti nel taro favoriscono la sensazione di sazietà, aiutando a ridurre l’appetito e a controllare le porzioni durante i pasti. Inoltre, il taro ha un basso contenuto di calorie e grassi, rendendolo una scelta ideale per coloro che seguono una dieta ipocalorica. Le fibre presenti nel taro sono anche benefiche per il sistema digestivo, poiché contribuiscono a regolare il transito intestinale e prevenire problemi come la stitichezza. Il taro può essere consumato in diverse preparazioni, come zuppe, stufati o come contorno, offrendo una varietà di opzioni per integrarlo nella propria alimentazione.
Amico dell’intestino
Ricco di fibre solubili e insolubili, il taro aiuta a mantenere l’equilibrio della flora intestinale, promuovendo una digestione sana e regolare. Le fibre presenti nel taro agiscono come una spugna, assorbendo l’acqua e facilitando il passaggio delle feci attraverso l’intestino, prevenendo così problemi come la stitichezza. Inoltre, le fibre alimentari del taro sono un ottimo nutrimento per i batteri benefici presenti nell’intestino, favoriscendo la loro crescita e contribuendo alla salute generale del sistema digestivo. Ma non è tutto: il taro contiene anche amido resistente, un tipo di carboidrato che non viene digerito nello stomaco o nell’intestino tenue. Questo amido arriva quindi all’intestino crasso intatto, dove viene fermentato dai batteri intestinali benefici. Durante questa fermentazione, vengono prodotti acidi grassi a catena corta che hanno un effetto protettivo sull’intestino, riducendo l’infiammazione e migliorando la funzione della barriera intestinale.
Ricette
Chips di taro al forno
Ingredienti: 1 radice di taro di dimensioni medie, 2-3 cucchiai di olio d’oliva, sale
Procedimento: preriscalda il forno a 180°C e foderare una teglia con carta da forno. Sbuccia la radice di taro e tagliala a fette sottili utilizzando un coltello affilato o una mandolina. Disponi le fette di taro sulla teglia in un unico strato, evitando sovrapposizioni. Spennella delicatamente le fette di taro con olio d’oliva su entrambi i lati. Assicurati che ogni fetta sia leggermente oliata. Spolvera le fette di taro con sale fino, regolando la quantità secondo il tuo gusto. Inforna le fette di taro per circa 20-25 minuti, girandole a metà cottura, finché diventano croccanti e leggermente dorati.
Zuppa di taro e latte di cocco
Ingredienti: 1 radice di taro di dimensioni medie, 400 ml di latte di cocco, 4 tazze di brodo vegetale, 1 cipolla media tritata, 2 spicchi d’aglio tritati, sale, pepe, coriandolo fresco per guarnire
Procedimento: sbuccia la radice di taro e tagliala a cubetti di dimensioni uniformi. In una pentola capiente, scalda un po’ di olio d’oliva a fuoco medio. Aggiungi la cipolla tritata e l’aglio e soffriggi finché diventano traslucidi e profumati, circa 5 minuti. Aggiungi i cubetti di taro alla pentola e mescola per qualche minuto per farli insaporire. Versa il latte di cocco e il brodo vegetale nella pentola. Porta a ebollizione, poi riduci il fuoco e lascia sobbollire a fuoco medio-basso per circa 20-25 minuti o finché il taro diventa morbido. Una volta cotto, usa un frullatore ad immersione per frullare la zuppa fino a ottenere una consistenza liscia e cremosa. Se preferisci una consistenza più spessa, puoi aggiungere meno brodo vegetale.
Taro fritto con salsa agrodolce
Ingredienti: 1 radice di taro di dimensioni medie, olio vegetale per friggere, sale
Per la salsa: 4 cucchiai di aceto di riso, 4 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di salsa di soia, 1 cucchiaino di maizena sciolta in 2 cucchiai di acqua, peperoncino fresco tritato
Procedimento: sbuccia la radice di taro e tagliala a fette sottili o a bastoncini. Scalda l’olio vegetale in una padella profonda o in una friggitrice a temperatura di circa 170-180°C. Friggi i pezzi di taro in piccoli lotti fino a quando diventano dorati e croccanti. Scolali su carta assorbente per eliminare l’eccesso di olio e sala leggermente. Per la salsa agrodolce, in una piccola pentola, mescola insieme l’aceto di riso, lo zucchero e la salsa di soia. Porta ad ebollizione, quindi abbassa il fuoco e lascia sobbollire per qualche minuto. Aggiungi la maizena sciolta in acqua alla salsa e mescola fino a quando si addensa leggermente. Se desideri una salsa piccante, aggiungi anche il peperoncino fresco tritato alla salsa e mescola bene.
Insalata di taro e mango
Ingredienti: 1 radice di taro di dimensioni medie, 1 mango maturo sbucciato e tagliato a dadini, 1 cetriolo tagliato a dadini, 1 peperone rosso tagliato a dadini, 1 cipolla rossa affettata sottilmente, foglie di menta fresca tritate, succo di lime, sale e pepe nero macinato fresco
Procedimento: sbuccia e cuoci la radice di taro in acqua bollente salata finché diventa tenera. Scola e lascia raffreddare completamente. Taglia il taro cotto a dadini e trasferiscilo in una ciotola capiente. Aggiungi il mango a dadini, il cetriolo, il peperone e la cipolla rossa alla ciotola con il taro. Aggiungi le foglie di menta tritate, se desiderato, per un tocco di freschezza. Condisci l’insalata con succo di lime fresco, sale e pepe nero macinato fresco. Mescola delicatamente per combinare tutti gli ingredienti. Lascia riposare l’insalata in frigorifero per almeno 30 minuti prima di servire per permettere ai sapori di amalgamarsi. Servi l’insalata di taro e mango fresca e gustosa come contorno o piatto principale leggero.
Fonti bibliografiche
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7 Surprising Benefits of Taro Root, Healthline
- Health Benefits of Taro Root, WebMD
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Anticancer and Immunomodulatory Benefits of Taro (Colocasia esculenta) Corms, an Underexploited Tuber Crop, PubMed
- Taro, raw, Food Data Central
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Fiber intake and glycemic control in patients with type 2 diabetes mellitus: a systematic review with meta-analysis of randomized controlled trials, PubMed