Latte d’asina: benefici, utilizzi e proprietà

Il latte d’asina è un tipo di latte consumato fin dall’antichità e usato anche per la cura e la bellezza della pelle

Pubblicato: 13 Settembre 2020 09:05

Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cos’è

Il latte d’asina è un latte animale utilizzato fin dai tempi antichi a scopo alimentare e curativo. Nella storia dell’uomo, il latte d’asina è impiegato praticamente da sempre non solo come nutrimento ma anche come rimedio popolare e tradizionale contro le infezioni virali e batteriche, per curare le ferite, la tosse e l’artrite. Anche l’uso cosmetico del latte d’asina era assai diffuso e si dice che già Cleopatra lo utilizzasse nel bagno per mantenere la pelle morbida.

Con il tempo il suo consumo è stato soppiantato dal latte di mucca, il latte vaccino ma negli ultimi anni però il latte d’asina è tornato di moda. Molte persone hanno ricominciato a consumarlo abitualmente apprezzandolo per il suo sapore e soprattutto per le sue proprietà e benefici. Il latte d’asina ha infatti il pregio di avere una composizione più vicina a quello umano rispetto al più diffuso latte di mucca, tanto da aver rappresentato in passato un valido sostituto al latte materno per i bambini nati da madri che non potevano allattare o orfani.

Si ritiene poi che il latte d’asina sia più sostenibile rispetto al latte vaccino. Questo perché non esistono allevamenti intensivi di asini, almeno per il momento: chi possiede asine, in genere alleva pochi esemplari che possono produrre circa un litro di latte al giorno a testa. Ecco perché il latte d’asina costa mediamente di più rispetto ad altri tipi di latte.

Caratteristiche nutrizionali

Il latte d’asina è un latte di origine animale che più di altri somiglia a quello umano. Come tutti i tipi di latte anche il latte d’asina fornisce proteine e lattosio ma, rispetto al latte vaccino e a quello umano è meno calorico poiché contiene quantità inferiori di grassi. Un bicchiere di latte d’asina fornisce infatti circa 50 calorie contro le 60 di quello di mucca e le 70 di quello umano. Per quanto riguarda la frazione proteica, nel latte le proteine sono costituite da caseine e proteine del siero; le prime sono responsabili delle allergie al latte e nel latte d’asina sono poco rappresentate. Le proteine del siero di latte, maggiormente presenti nel latte d’asina, sono invece note per le proprietà antimicrobiche utili per contrastare la crescita di virus e batteri. Inoltre, rispetto ad altri tipi di latte, il latte d’asina contiene quantità molto più elevate di vitamina D, essenziale per la fissazione del calcio a livello delle ossa.

Benefici

Il latte d’asina, oltre a essere considerato una prelibatezza, è molto apprezzato per i suoi benefici e le sue proprietà. Come abbiamo visto, il latte d’asina contiene meno caseine e più proteine del siero: questo fa sì che molte persone allergiche alle caseine riescano a tollerare bene il latte d’asina senza avere reazioni indesiderate. Ovviamente chi presenta allergia al latte dovrebbe consumare con cautela anche il latte d’asina o chiedere il parere del medico, per escludere reazioni di ipersensibilità. La stessa cosa vale per le persone intolleranti al lattosio. Il latte d’asina contiene lattosio, dunque chi non digerisce questo zucchero naturale del latte manifesta accumulo di gas a livello intestinale, che a sua volta provoca tensione e dolori all’addome. Chi è intollerante al lattosio dovrebbe evitare di bere latte d’asina o integrare l’enzima lattasi prima del consumo.

Un altro benefico del latte d’asina è dato dall’elevato contenuto di vitamina D, una vitamina fondamentale nella mineralizzazione delle ossa e coinvolta anche nel sistema immunitario. Adeguati apporti di vitamina D proteggono dal rischio di osteoporosi e fragilità delle ossa e aiutano a sostenere lo sviluppo dello scheletro e a prevenire demineralizzazione ossea e fratture in età avanzata.

Il latte d’asina ha poi azione antimicrobica, oltre a quella immunostimolante e può inoltre aiutare a ridurre la pressione sanguigna grazie all’azione vasodilatatrice. Il consumo regolare di latte d’asina può quindi contribuire a combattere virus e batteri e a contrastare la pressione alta, un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, tra le prime cause di morte e disabilità nei paesi occidentali.

Utilizzi

Il latte d’asina viene venduto fresco, pastorizzato e in polvere. Il prezzo del latte d’asina è di norma più elevato rispetto al latte vaccino perché l’allevamento delle asine non è un allevamento intensivo e la produzione di latte d’asina è assai inferiore rispetto quello di mucca. Generalmente si consuma così com’è o nelle preparazioni in alternativa al latte vaccino o altri tipi di latte. Esistono anche alcuni formaggi preparati con latte d’asina; anche i formaggi d’asina hanno un prezzo elevato sia perché il latte di partenza è più costoso sia perché a causa della minor quantità di caseine, risulta più difficile da lavorare nella caseificazione.

Oltre che come alimento, il latte d’asina viene utilizzato in ambito cosmetico. Le sue qualità antimicrobiche, antiossidanti e idratanti lo rendono un ottimo ingrediente naturale nei prodotti emollienti e antiage e in quelli dedicati alle pelli sensibili. È possibile trovare il latte d’asina nelle creme per il viso e per il corpo, nei bagnoschiuma cremosi, nelle maschere viso e capelli, negli shampoo e nei saponi. L’uso di latte d’asina aiuta a idratare e ammorbidire la pelle e a combattere i danni dei radicali liberi rallentando così il processo di invecchiamento della pelle che porta alla formazione di rughe e altri segni del tempo. Inoltre, i prodotti a base di latte d’asina sono indicati anche in caso di dermatiti o per chi ha la pelle reattiva, che si irrita facilmente e che manifesta arrossamenti, secchezza, prurito.

Controindicazioni

Il latte d’asina non ha particolari controindicazioni se non in caso di allergia alle proteine del latte e intolleranza al lattosio. Oltre che pastorizzato, si può trovare in vendita anche latte d’asina fresco: in questo caso bisogna prestare attenzione perché potrebbero essere presenti batteri o tossine potenzialmente pericolose, come avviene per qualsiasi latte crudo. Chiaramente il latte in commercio subisce dei controlli ma per una maggior sicurezza sarebbe meglio scaldare il latte non pastorizzato a circa 75°C per 15-20 secondi. Di norma questo è sufficiente ad abbattere il rischio ed è una precauzione utile soprattutto se il latte deve essere consumato o somministrato a bambini molto piccoli, persone anziane e persone con deficit del sistema immunitario.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963