Dieta del Dott. Vestita: come funziona per perdere i kg di troppo

La dieta del Dott. Vestita o dieta delle erbe è un percorso alimentare che aiuta a sgonfiare e a depurare il corpo, migliorando anche la pressione

Pubblicato: 10 Ottobre 2023 12:00

Ivana Barberini

Giornalista specializzata in Salute e Benessere

Giornalista ed economa dietista, scrive articoli su salute, alimentazione e benessere ed è specializzata nell’editing di volumi e pubblicazioni medico-scientifiche.

Ideata dal Dott. Ciro Vestita, dietologo e fitoterapeuta, si tratta di un regime alimentare che vede protagoniste, insieme a una sana alimentazione, anche una serie di erbe e spezie che sostegno il dimagrimento.

La sua idea come esperto in nutrizione è che la dieta deve essere lontana anni luce dagli approcci drastici che eliminano totalmente determinati principi nutritivi, in particolare i carboidrati.

Secondo il Dott. Vestita, il regime alimentare migliore è dieta mediterranea, bilanciata e apprezzata in tutto il mondo.

Ma se si associano anche le erbe, ecco che si ottiene un valido aiuto sia per sedare la fame, sia per stimolare la diuresi ed eliminare le scorie.

Scopri allora la dieta del Dott. Vestita e le erbe per dimagrire.

Come funziona la dieta del Dott. Vestita

Qual è il metodo più sano per dimagrire? Secondo Ciro Vestita solo uno: mangiare meno e muoversi di più. Ma le erbe possono aiutare il processo, grazie al loro potere depurativo, diuretico e spezzafame, come ad esempio la gramigna. In campagna, pecore e mucche, pur avendo nelle loro stalle cibo sufficiente, appena sveglie cercano proprio la gramigna che cresce nei campi. Lo fanno per depurarsi e dissetarsi e solo dopo mangeranno il resto.

Imitarle sarebbe una buona idea, quindi sedersi a tavola e iniziare il pasto con verdure crude e cotte per spezzare la fame e assumere, acqua, sali minerali e vitamine.

La dieta più sana per il Dott. Vestita è la dieta mediterranea, molto seguita anche negli Stati Uniti per limitare il diffondersi di malattie cardiovascolari da ipercolesterolemia abbastanza diffuse in America. È un approccio alimentare che prevede appunto grandi quantità di verdure, pasta, riso, pesce azzurro e olio di oliva.

Le diete squilibrate e restrittive possono, invece, comportare seri rischi per la salute, soprattutto nei giovani, così come l’uso di farmaci anoressizzanti.

Per dimagrire in salute e per invecchiare bene è importante mangiare meno, circa 2.000 Kcal per l’uomo, 1.500 per la donna. Mangiare poco ma camminare di più e scegliere un’alimentazione con cibi freschi e genuini.

La riduzione calorica, infatti, come dimostrano ormai diversi studi, fa vivere di più e in modo sano, così come il movimento quotidiano offre un importante vantaggio nella prevenzione di diverse le malattie.

Tra i cibi da privilegiare, secondo Vestita, ci sono i cereali integrali (riso, farro o miglio) ma anche i legumi poveri. Meglio consumare lenticchie o ceci rispetto ai fagioli, che sono arrivati dall’America e quindi non sono una specie autoctona, tranne i fagioli con l’occhio che sono invece dei nostri territori. I legumi sono molto comodi per chi non ha tempo di cucinare, poiché si trovano già precotti in commercio ma soprattutto rappresentano un alimento molto salutare. Cucinati insieme al farro, con una cipolla, carota e salvia rappresentano una zuppa ideale, di alto livello nutrizionale, una vera ricetta anti-aging.

Tra gli altri ingredienti benefici ci sono i semi di lino, quelli di girasole e zucca, che possono essere aggiunti a zuppe e insalate.

Ma ciò che conta, oltre al mangiare bene, per invecchiare in salute è fare attività fisica con regolarità.

Quella del Dott. Vestita, quindi, non è un vero e proprio schema alimentare ma un’idea di stile di vita e di alimentazione sana da abbinare a erbe e spezie che comunque sostengono il dimagrimento quando si segue una dieta ipocalorica stabilita insieme a un nutrizionista o a un dietologo.

Le erbe per dimagrire

Le piante medicinali possono aiutare in caso di sovrappeso. Alcune erbe, infatti, riescono a calmare la fame e possiedono un buon effetto diuretico e quindi, indirettamente, offrono un benefico effetto ipotensivo. L’altro vantaggio è fornire sali minerali in quantità. Le erbe, in fondo, sono come le verdure, quindi il loro profilo nutrizionale è simile.

Ecco di seguito le erbe che favoriscono la perdita di peso secondo il Dott. Vestita.

La gramigna

È la pianta depurativa per eccellenza, molto diuretica e antinfiammatoria. Depura fegato e reni e combatte le infezioni delle vie urinarie.

È stata utilizzata per scopi terapeutici fin dall’antichità, in particolare la sua radice per la sua proprietà disintossicante. Aiuta in caso di edemi e previene i ristagni di liquidi, agendo anche come coadiuvante nel trattamento della cellulite.

Le sue applicazioni riguardano quindi soprattutto l’azione antinfiammatoria sul fegato e sull’urinario. Sembra utile anche nel trattamento della prostata ingrossata e come rimedio per le infiammazioni provocate dall’accumulo di acido urico. È anche antisettica e quindi riduce l’insorgenza di infezioni, bloccando gli agenti patogeni a livello urogenitale e nel tratto digerente.

Il tarassaco

Il tarassaco è un’erba usata tradizionalmente per scopi medicinali e culinari. Possiede, infatti, diverse proprietà benefiche per la salute.

I fiori d’arancio

I fiori di arancio sono apprezzati per le loro proprietà aromatiche e utilizzati in diverse tradizioni culinarie e nella produzione di oli essenziali.

L’aroma dei fiori di arancio è noto per avere effetti calmanti e rilassanti sul sistema nervoso.

L’infusione dei fiori di arancio per preparare delle ottime tisane e l’uso dell’olio essenziale in aromaterapia può contribuire a ridurre lo stress e a promuovere una sensazione di benessere. In erboristeria, invece, si usano per creare tisane o integratori alimentari che avrebbero effetti benefici anche per la digestione.

Il ginepro

Presente in particolare nei boschi toscani, è forse la pianta più diuretica che si conosca. Le sue bacche, infuse insieme ad altre erbe “dimagranti”, oltre conferire un aroma gradevole alla tisana, favoriscono la diuresi.

Le bacche sono anche ricche di composti bioattivi che conferiscono diverse proprietà salutari, tra cui:

Spirea olmaria

Scientificamente conosciuta come Filipendula ulmaria, è una pianta perenne che cresce in aree umide e boschive ed è nota per le sue proprietà medicinali. Tra queste, spicca l’effetto analgesico grazie alla presenza di composti naturali chiamati salicilati, che sono simili all’acido salicilico, il principio attivo presente nell’aspirina. Questi salicilati possono contribuire ad alleviare il dolore e l’infiammazione, rendendo la pianta utile per il trattamento di mal di testa, dolori muscolari e articolari, e altre condizioni dolorose.

Può avere un effetto antinfiammatorio che aiuta a ridurre l’infiammazione e il gonfiore associati a diverse condizioni e si usa tradizionalmente per abbassare la febbre.

Si impiega anche per alleviare disturbi gastrointestinali, come quelli digestivi, acidità e bruciori di stomaco.

Infine, può agire come diuretico, aumentando la produzione di urina e aiutando così a eliminare le tossine dal corpo.

Ginkgo Biloba

Il Ginkgo Biloba è una pianta nota per le sue proprietà utili per la salute e spesso utilizzata nella medicina tradizionale cinese. Alcune delle sue proprietà principali includono:

Withania

Si tratta di una pianta con forte potere spezzafame, un’erba da cui si può ottenere un infuso per ridurre la voglia di mangiare e la voglia di dolci.

Nota come ashwagandha o ginseng indiano, è una pianta utilizzata tradizionalmente nella medicina ayurvedica, e ha dimostrato diverse proprietà utili per la salute. Ad esempio, sembra aiutare a gestire lo stress fisico e mentale, riducendo i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.

Può avere anche un effetto calmante contrastando ansia e insonnia e sostenere la funzione cognitiva e la memoria. Per questo è una pianta studiata proprio per il suo potenziale nel contrasto del declino cognitivo legato all’età.

Contiene poi composti con azione anti-infiammatoria e in grado di rafforzare il sistema immunitario e a migliorare la resistenza alle infezioni.

Benefici della dieta del Dott. Vestita

Come abbiamo già indicato, più che una dieta, con uno schema alimentare preciso e il conteggio delle calorie, si tratta di seguire alcune indicazioni per migliorare l’alimentazione e lo stile di vita. In sintesi: mangiare in modo sano ed equilibrato, come suggerisce la dieta mediterranea, e fare attività fisica.

Non occorre eliminare drasticamente gruppi di nutrienti, ma regolare l’alimentazione in base al proprio fabbisogno energetico. Eliminare, ad esempio, i carboidrati, come accade in tante diete “alla moda” che promettono un dimagrimento rapido, è controproducente e dannoso per la salute perché si tratta di sostanze necessarie all’organismo e alla sua corretta funzionalità. Quindi niente diete drastiche. Si perde peso, ma si riprende tutto non appena si ricomincia a mangiare normalmente.

Il dott. Vestita poi associa a una corretta nutrizione anche alcune erbe drenanti che facilitano la diuresi e quindi a sgonfiarsi, sono depurative e aiutano anche a frenare l’appetito, quindi l’introito calorico.

Controindicazioni

Questa dieta non ha specifiche controindicazioni, ma è importante fare attenzione alle possibili allergie alle erbe indicate e alle possibili interazioni con i medicinali in caso di terapia farmacologica.

Quando si parla di erbe e rimedi naturali, infatti, non bisogna credere che siano assolutamente innocui per la salute, soprattutto in dosi eccessive o non adeguate. Pertanto, se si soffre di particolari malattie o disturbi, è sempre bene informare il proprio medico se si vuole seguire questa dieta da integrare con specifici rimedi erboristici.

Le interazioni clinicamente importanti tra un integratore erboristico e un farmaco si manifestano tipicamente come interazioni farmacocinetiche, cioè che influenzano la concentrazione del farmaco nel sangue e l’azione farmacologica. In molti casi, tali interazioni possono essere contrastate aggiustando il dosaggio del farmaco.

Il rischio di un’interazione farmacocinetica si verifica in particolare quando un integratore a base di erbe condivide lo stesso meccanismo di assorbimento, distribuzione, metabolismo o escrezione di un farmaco co-somministrato.

Fonti bibliografiche

Aspetti principali della dieta

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