Non è una novità dell’ultima ora, e nemmeno una notizia originale e nuova, visto che è da un po’ di tempo che questa piccola rivoluzione è in atto e ha preso fortemente piede tra le celeb.
Ma mai come in questo momento, all’indomani delle sfilate della Moda (Parigi, Milano, New York), in cui abbiamo assistito ad un pericoloso ritorno del modello heroin-chic, con giovanissime modelle in passerella al limite dell’anoressia, fa piacere parlarne e ribadirlo: il ritorno delle sane e sante curve tra le dive Hollywoodiane, attrici, cantanti, influencer, la dice lunga su come per fortuna certe cose stiano cambiando. E forse sarebbe ora che anche stilisti e addetti al settore (Moda) ne prendessero atto.
Rihanna, cantante e anche stilista, da diversi anni ambasciatrice anche grazie al suo brand di moda di una bellezza inclusiva, è apparsa sul red carpet della premier del sequel di Black Panther a soli 4 mesi dalla nascita del suo bambino, splendente, in tutta la sua formosa bellezza.
RiRi, fasciata in un abito Rick Owens, dalla collezione Autunno/Inverno 2022-2023, accompagnata da A$AP Rocky, con cui la crisi sembra acqua passata, era bellissima. E l’evento ha segnato anche il grande ritorno di Rihanna sulla scena musicale, visto che è lei a firmare la colonna sonora del sequel.
Un’altra ambasciatrice del curvy, Beyoncé, ha rubato la scena al Wearable Art Gala (Il gala a sostegno del WACO – Where Art Can Occur – , centro teatrale giovanile fondato da Tina Knowles-Lawson, madre di Beyoncé insieme al marito Richard Lawson ) fasciata in un meraviglioso abito a sirena Gucci, ispirato all’Harlem Renaissance, l’epoca rinascimentale di Harlem.
E che dire di J-Lo, da sempre fedele al motto: la (sana) bellezza fa rima con muscoli e forme al posto giusto, non certo pelle e ossa sporgenti.
In chiusura della nostra carrellata di bellezze curvy non possiamo non citare l’influencer per eccellenza, l’ereditiera, socialite divenuta stilista, imprenditrice e “regina Mida” di tutto ciò che tocca, quella Kim Kardashian che in un regno di barbie omologate (ricordiamo che lei è cresciuta con la generazione delle Paris Hilton, tutte alte bionde e magrissime) ha saputo fare dei suoi difetti, i pochi cm di altezza ma soprattutto curve e sedere importanti, i suoi punti di forza. Lo ha detto lei stessa in varie interviste. “Quando ho realizzato che non sarei mai potuta essere come loro, anziché cadere in depressione, cedere all’anoressia, ho fatto diventare must e bellezza quelli che fino a quel momento venivano visti come dei limiti”. Chapeau, in questo caso, a Kim.