Non riesco a essere felice

Tutte meritiamo di essere felici, soprattutto chi non riesce mai a sentirsi soddisfatta della propria vita. Ma la strada per la felicità richiede qualche cambiamento: ecco sei suggerimenti basic+easy per trovarla

Pubblicato: 26 Agosto 2023 20:00

Marina Mannino

Giornalista esperta di Lifestyle

Ho 22 anni, ho un ragazzo che mi ama, lavoriamo entrambi e stiamo bene insieme. Facciamo progetti, abbiamo interessi in comune, ma spesso mi ritrovo a chiedermi perché malgrado tutto io non mi senta felice. In realtà la felicità è una sensazione che ho provato di rado nella mia vita. Forse sono troppo realista? O sto sbagliando tutto?

Cecilia

La felicità è una cosa seria: è la protagonista di poesie, canzoni, film, libri, tutorial. L’hanno studiata filosofi, teologi, storici, psicologi, life coach. Ognuno ha indicato la via per il raggiungimento di questo stato. Ma se ci si sente infelici, avvilite, avvolte in un bozzolo di amara indifferenza, le varie teorie per la conquista di questa maledetta felicità sembrano inutili. Eppure c’è qualcosa di concreto che possiamo fare. A partire dalle cose minuscole.

Apprezza le cose minime

Ci sono tante piccolissime cose nella nostra giornata che dovremmo apprezzare e non ignorare. Ad esempio, il saluto allegro del barista al mattino presto quando ci prepara il caffè. Il cane della vicina di casa che ci fa le feste. La canzone che ci piaceva cinque anni fa e ora esce da un’auto al semaforo. Un video su tiktok che ci fa ridere. Un like di un amico che non sentivamo da tanto. La scoperta di un euro dimenticato nel parchimetro. I popcorn caldi davanti a una serie avvincente. Cose che riteniamo trascurabili, minime, che invece hanno un grande valore perchè ci fanno piacere. La felicità non è sempre una cosa enorme, dilagante, permanente, anzi spesso non lo è proprio. Talvolta nasce dalla capacità di godersi i piccoli, effimeri attimi di piacere di tutti i giorni.

Ricorda i “ricordi”

Se ci sentiamo vuote, inerti, insensibili, costringiamoci a mettere in ordine i cassetti e gli armadietti. Non per un’improvvisa mania di precisione, ma per riportare alla luce quei ricordi che fanno parte della nostra vita e che sono legati a momenti di felicità. Non basta scrollare le foto nel cell per accedere ai ricordi: talvolta bisogna toccarli, annusarli, appoggiarli sulle labbra. Vecchi biglietti di Gardaland, una posata rubata in un ristorante di Londra, la rosa che ci portò il primo ragazzo messa a seccare tra due foglietti di carta, la boccettina del costoso profumo regalato dalla zia ai nostri 14 anni, il messaggio della nostra amica del cuore scritto con il pennarello fluo… sono pezzi della nostra storia di vita che sanno di felicità perché scaldano il cuore e ci fanno emozionare.

Smetti di chiedere

Ma non agli altri, s’intende. Dobbiamo smettere di chiedere a noi stesse. Piantiamola di puntare alla perfezione, che non esiste. Lasciamo stare l’idea insana di somigliare all’influencer figa, alla tiktoker simpatica, alla cantante “bona”. Così facendo stiamo chiedendo a noi stesse di essere quello che non siamo. Uno dei passi decisivi verso la felicità è proprio quello di accettarsi, stimarsi, volersi bene così come siamo. Passibili di miglioramenti, certo, ma per piacere a noi e non per imitare qualcuno che avrà pure centomila follower, ma siamo certe che quella sia la felicità?

Impara a ridere

Concedersi una risata sdrammatizza le situazioni e spesso indica la strada più semplice per la risoluzione di un problema. Quasi ogni cosa può avere un aspetto comico e paradossale, altrimenti non si spiegherebbe il successo degli stand up comedian che spesso ironizzano sulla propria vita. Prendiamo esempio da loro e smontiamo con un sorriso le “pesantezze” che ci tirano giù verso un abisso di infelicità. Sentire che il nostro cuore si alleggerisce è davvero una piccola preziosa felicità.

Guardati intorno

Lasciamo stare i giudizi taglienti, i pregiudizi, le invidie, le “distanze” sociali. Costruire una rete di relazioni (amicali, professionali) è importante, perchè ci arricchisce e ci apre la mente. Scopriremo che piccole felicità possono arrivare da una chiacchierata con la ragazza dell’ufficio accanto che ci sembrava odiosa e invece è solo timida, da un collega di corso che ci passa i suoi appunti di quando non eravamo a lezione, da un’amica d’infanzia che ritroviamo sui social e incontriamo per un aperitivo. Aprirsi agli altri apre allo stesso tempo tanti spicchi di piccole felicità.

Non smettere di sognare

“Se puoi sognarlo, puoi farlo”: questa frase è attribuita a Walt Disney, un visionario che sui suoi sogni ha costruito un impero e con i suoi film animati ha reso felici milioni di bambini (e di adulti). Non è necessario sognare così in grande: basta coltivare piccoli sogni o mini-progetti e impegnarsi per renderli reali. Un weekend a Vienna con lui, un giro nel lussuoso store del tuo stilista preferito, la lettura delle tue poesie su tiktok, l’incontro con quella celeb che ti ispira così tanto… sognalo, pensaci, informati, agisci. E quando realizzerai il tuo sogno, ti sentirai molto, molto felice.

Fatti la domanda delle domande

Insomma, quello che ci impedisce di provare il gusto della felicità è l’eccessiva difesa dal mondo che ci allontana dal flow, la troppa paura di cambiare che ci blocca, la bassa autostima che ci indebolisce. E poi dovremmo farci la domanda più difficile di tutte: ma è davvero questo che voglio? Voglio proprio questa vita, questo lavoro, questo partner? Sto agendo da protagonista della mia vita o la sto lasciando scorrere da spettatrice? Dobbiamo riflettere un bel po’ prima di darci una risposta.

L’infelicità prospera sui sogni non realizzati, le ambizioni frustrate, le aspirazioni inascoltate, gli amori sbiaditi. Riprendiamoci il nostro diritto alla felicità che, come dice il dizionario, è “lo stato di chi ritiene soddisfatto ogni suo desiderio”. Cerchiamola nelle cose piccole, la troveremo nelle cose grandi.

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