Le altre mi sembrano tutte meglio di me

Pensare che le altre siano più belle, più brillanti e più felici di noi è un meccanismo mentale che fa male. Allora smettiamola di fare paragoni e impariamo ad apprezzarci

Pubblicato: 8 Aprile 2022 09:21

Marina Mannino

Giornalista esperta di Lifestyle

Ho 16 anni e da qualche tempo (troppo) le altre persone mi sembrano tutte migliori di me. Di sicuro più attraenti, ma anche più felici, più brillanti, più brave. Io sono una ragazza qualsiasi, di quelle che nemmeno ti accorgi che ci sono. Le altre sono più belle, più precise, si truccano e si vestono meglio: io sono sempre un po’ anonima, banale, goffa. Con i ragazzi non ci so fare, mentre le altre hanno la fila. Perché?

Victoria

Ci sono momenti in cui l’autostima scivola giù, verso percorsi invisibili e la perdiamo di vista. Succede perché a quest’età si hanno sicurezze volatili: oggi mi sento carina, domani sono un mostro. Il “su e giù” dell’immagine che abbiamo di noi stesse deriva da diversi fattori, primo fra tutti l’autocritica feroce con cui a volte ci facciamo del male, non salvando neanche un briciolo di quel che siamo. Essere giovani non è facile: implica un percorso altalenante tra accettazione di sé e negazione. Il carattere è in formazione, ma anche in trasformazione: e non c’è cambiamento che, per quanto ci renda poi migliori, non comporti un po’ di tormenti e contraddizioni.

Step 1: Meno confronti, più felicità

Quindi sentirsi peggiori degli altri è una (brutta) sensazione che ci può stare, anche perché viviamo in un contesto sociale in cui la comparazione e la competizione sono continui. Se, in una certa misura, questi meccanismi sono positivi perché spronano a dare il meglio di sé, in generale la tendenza al confronto continuo può rappresentare la via verso l’infelicità, perché spesso, paragonandoci agli altri, ci sentiamo inadeguate e inferiori. La via d’uscita? Invece di perdere tempo a confrontarci con gli altri, scegliamo di valorizzare noi stesse e i nostri talenti.

Step 2: Dubitare fa bene

Per liberarci dall’idea che gli altri e le altre siano migliori di noi dobbiamo imparare a dubitare. Concediamoci il beneficio del dubbio sull’immagine vincente e super-felice delle altre persone. Chi ci sembra migliore è comunque un essere umano, con le sue paure, i problemi, i difetti, le debolezze, proprio come noi. Perché un conto è ciò che “appare”, e un altro è ciò che “è”. E questo è ancora più vero dal momento che i rapporti tra noi sono anche filtrati dai social, che danno spesso un’immagine artefatta e irreale delle persone. Ma in realtà chiunque ha il suo “lato oscuro”: l’amica bellissima magari si sente sola, l’amico genio forse ha paura di avvicinare una ragazza, la tipa che si veste da urlo potrebbe invece essere insoddisfatta.

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Step 3: Diversa è cool!

Per ritrovare noi stesse, poi, smettiamola di sentirci inferiori. Semmai – e meno male – siamo diverse. Ognuna di noi gestisce la sua vita come meglio crede, ma quello che dobbiamo fare tutte è cercare innanzitutto il nostro bene. E questo si fa rispettando e valorizzando le nostre caratteristiche, che sono uniche. Impariamo a seguire il nostro ritmo, perché è inutile cercare di uniformarlo a quello degli altri per allinearci a un “modello” che non ci corrisponde. La vita non è una gara, ma un viaggio. Ogni viaggiatore ha un passo, una visione, un obiettivo, un equipaggiamento diversi. È bello però camminare insieme, perché nella diversità ci si arricchisce.

Step 4: Orgogliose di noi

Scriviamo su un foglio i nostri talenti e i nostri pregi, e su un altro le nostre mancanze e i nostri difetti. La lista sul primo foglio sarà di sicuro più lunga del secondo. Allora, “no” a quell’odiosa lente d’ingrandimento con cui ingigantiamo i nostri difetti  e “sì” alla sana voglia di esaltare le nostre doti. Se riusciamo ad essere orgogliose di noi stesse, ci piacerà quello che abbiamo e avremo comunque voglia di migliorarci. Le altre e gli altri non saranno più superstar ai nostri occhi, ma persone normalissime con cui relazionarci alla pari. Insomma, usiamo la nostra energia per credere in noi stesse e realizzare la nostra versione migliore, unica e speciale. E scommettiamo che i ragazzi si metteranno in fila per farci la corte?

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