Possiamo dirlo senza paura di sembrare eccessivi: Kenneth Branagh, che per intero dovrebbe essere chiamato Sir Kenneth Charles Branagh, è uno degli attori più dotati degli ultimi venti (e più) anni. La sua vena artistica l’ha portato a brillare nel firmamento delle stelle di Hollywood e in molti, nel settore cinematografico, lo prendono d’ispirazione e lo ergono a modello di professionalità.
Tutta questa gloria è dovuta all’impegno di Branagh, al suo ingegno, ma anche alla dedizione per l’arte della recitazione in generale: ha sempre messo in discussione ogni assunto e ha trovato un equilibrio perfetto tra tradizione e omaggi alla lunga storia della professione attoriale e innovazione, con adattamenti personali e interpretazioni sentite e straordinarie.
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Kenneth Branagh e l’amore per la recitazione
Classe 1960, Kenneth Branagh nasce d’inverno, il 10 dicembre, sotto il segno del Sagittario, e anche chi non crede nello zodiaco dovrà ammettere che l’attore rispecchia alla perfezione le caratteristiche del succitato segno: energico, entusiasta, positivo e intelligente, si è distinto sin da subito. La sua infanzia, infatti, sembrava destinarlo a ben altre sorti: figlio di una famiglia protestante della classe operaia di Belfast, avrebbe dovuto seguire le orme del padre lavorando in fabbrica.
Invece, a 9 anni, succede qualcosa che cambia la sua vita: la sua famiglia si trasferisce a Reading, in Inghilterra. Kenneth, pertanto, cambia scuola, compagnia e insegnanti. E proprio a scuola, inizia a prendere parte alle recite scolastiche, dimostrando di avere un incredibile talento. La famiglia appoggia le sue scelte e gli permette prima di iscriversi alla Reading Film and Video Makers School e poi alla Royal Academy of Dramatic Art.
A 15 anni, ecco un altro colpo di scena: si reca a teatro e assiste a un’interpretazione di Amleto con protagonista Derek Jacobi e, travolto, decide che diventerà un attore teatrale. Inizia a lavorare duramente e a ottenere piccole interpretazioni per cui, però, riceve grandissime lodi. A soli 23 anni arriva la svolta: ottiene il ruolo di Enrico V e si assicura un posto fra i migliori nuovi talenti del palcoscenico britannico. Subito dopo, iniziano le apparizioni al cinema e in tv e comincia anche a scrivere sceneggiature, guadagnandosi la nomina di “nuovo Olivier”.
La carriera e il matrimonio con Emma Thompson
Quello che succede dopo è davvero difficile da sintetizzare: inizia ad adattare Shakespeare al piccolo schermo, collaborando con attori d’eccezione, tra cui Christian Bale, Judi Dench, Derek Jacobi e Emma Thompson. Proprio con la Thompson inizia un rapporto che prima è un sodalizio artistico e poi si trasforma in amore: i due si sposano nel 1989 e l’attrice è sempre presente dei lavori di regia di Branagh e compare anche nel primo film non basato su lavori di Shakespeare, L’altro delitto, con protagonista anche Robin Williams.
Nel corso degli anni Novanta non solo riceve due candidature agli Oscar e una ai Golden Globe ma continua anche a recitare, sia al cinema che in teatro. Frattanto, la sua relazione con Emma Thompson naufraga (1995), ma Branagh non si ferma: dopo un piccolo momento di stop si dedica a quello che era il suo progetto più ambizioso, ossia un kolossal cinematografico basato sull’Amleto, che viene acclamato dalla critica e gli frutta ben cinque candidature ai Premi Oscar.
Dalla fine degli anni Novanta ai primi 2000, Branagh alterna lavori di regia a ruoli di vario tipo, interpretando fra gli altri il ruolo di Gilderoy Allock nel film Harry Potter e la Camera dei segreti e tornando anche a teatro per ricongiungersi al suo primo amore, Shakespeare. Nel 2010 viene anche scelto per la regia del film Thor, dirigendo Natalie Portman, Anthony Hopkins e Chris Hemsworth. Fra gli altri onori, nel 2012 viene insignito del titolo di Cavaliere da sua Maestà la Regina Elisabetta per il suo contributo alla cultura e all’industria cinematografica dell’Irlanda del Nord.
Gli ultimi lavori, l’Oscar e la vita privata
Negli ultimi anni, Branagh ha continuato a dividersi tra palcoscenici teatrali e lavori davanti e dietro alla videocamera. La 20th Century Fox l’ha scelto come regista del remake di Assassinio sull’Orient Express, film nel quale, per altro, interpreta anche il ruolo del protagonista Hercule Poirot. Branagh è in grado di riunire un cast stellare, che conta, fra gli altri, su Penélope Cruz, Judi Dench, Olivia Colman, Johnny Depp, Michelle Pfeiffer e di realizzare uno dei più grandi successi commerciali della prima decade del 2000.
Il più grande successo degli ultimi anni, però, è Belfast: girato nel 2021, il film è semi-autobiografico e girato interamente in bianco e nero. Molto sentito, questo lavoro narra la sua infanzia nella città di Belfast, con in sottofondo il conflitto nordirlandese. Si tratta grazie a questo film, dopo tante candidature, Branagh vince il suo primo Oscar per la Migliore sceneggiatura originale. Riguardo alla sua vita privata, invece, dopo Emma Thompson l’attore si è legato a Helena Bonham Carter. La loro storia è durata cinque anni e da quel momento Branagh è rimasto single fino all’incontro con la direttrice d’arte Lindsay Brunnock, con cui si è sposato nel 2003. Neanche questa relazione, però, è stata eterna: i due hanno divorziato nel luglio 2022.