Le 10 donne che hanno segnato il 2023 alle quali ispirarci

Dall'attivismo allo sport, dal cinema alla musica. Ecco la nostra classifica delle 10 donne che hanno lasciato il segno negli ultimi 12 mesi

Pubblicato: 30 Dicembre 2023 17:59

Miriam Tagini

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista pubblicista, in passato ha lavorato come web editor, content creator e social media manager. È bilingue e collabora con testate online nazionali e magazine internazionali. Per DiLei scrive di Lifestyle nella sezione GirlZ.

Taylor Swift

Taylor Swift è stata scelta dal magazine americano Time come persona dell’anno. E la pop star di fama internazionale non poteva di certo mancare dalla nostra classifica delle 10 donne che hanno segnato il 2023. D’altronde, quest’anno è stato dominato dal suo incredibile successo, che ha sconvolto Ticketmaster e accumulato record in modo straordinario. I dati provenienti dal suo Eras Tour sono eloquenti: 52 spettacoli in tutto il mondo, per un incasso pari a 2,2 miliardi di dollari. Ma quello che ci piace di più di Taylor Swift è l’idea di indipendenza che ci trasmette.

Elodie

Sebbene non abbia raggiunto i numeri di Taylor Swift, abbiamo voluto inserire la cantante nostrana in questa classifica. Indubbiamente, il 2023 ha segnato il trionfo di Elodie, celebrata come la migliore performer dell’anno grazie alla sua straordinaria abilità nel dominio dei concerti dal vivo. Come scrive il Corriere della Sera, “Elodie è l’incarnazione di una donna moderna e libera, che si impone in un mondo complicato come quello della musica non snaturandosi, ma anzi esasperando quelle che sono le caratteristiche che la rendono unica”.

Michela Murgia

Contrariamente agli stereotipi dell’intellettuale distante, Michela Murgia si è sempre presenta come una presenza impegnata e vicina al pubblico, distinguendosi come figura stimolante nel mondo dell’attivismo, offrendo un rifugio dall’inaridimento del dibattito. Mancata nell’agosto di quest’anno, la scrittrice e attivista ci ha lasciato con una preziosissima eredità, che possiamo rivivere nei suoi libri. L’ultimo suo scritto, Dare la vita, arriverà uscirà postumo nel 2024.

Elena Cecchettin

Se la morte di Giulia Cecchettin è diventata un simbolo dei femminicidi in Italia è perché sua sorella, Elena, l’ha raccontato per quello che era. La coraggiosa voce di Elena Cecchettin ha fatto da megafono a un problema che purtroppo conosciamo fin troppo bene, quello della violenza di genere nel nostro Paese. Il coraggio e l’intraprendenza dimostrati da Elena, nonostante la profonda sofferenza per la perdita di sua sorella, hanno portato al suo riconoscimento come persona dell’anno da parte del settimanale italiano L’Espresso.

Greta Gerwig

Greta Gerwig ha segnato la storia cinematografica con il suo film Barbie, diventando la regista donna con il maggior successo di sempre al debutto. Il film ha infatti guadagnato un incredibile totale oltre 1 miliardo e 400 milioni di dollari al box office, maggior incasso del 2023, il più alto per una regista. A soli 40 anni, Greta Gerwig ha conquistato Hollywood. E il 2024 promette ulteriori successi per Gerwig, poiché è stata annunciata come presidente del Festival di Cannes, un ruolo che non veniva assegnato a una donna dal 2018.

Sabrina Bahsoon

Sabrina Bahsoon, meglio conosciuta come Tube Girl, è diventata famosa per i suoi balli sulla metropolitana di Londra. La ventitreenne ha girato il suo primo video sulla Central line ad agosto, senza avere idea che sarebbe diventata famosa su TikTok. Bahsoon si è detta molto felice di aver dato il via a un trend mondiale che ha incoraggiato le donne a divertirsi e a uscire dalla propria zona di comfort, senza preoccuparsi del giudizio altrui.

Cecilia Sala

Cecilia Sala, classe 1995, è tra le giornaliste più giovani e più seguite d’Italia. Corrispondente in prima linea per Il Foglio e autrice del podcast Stories, di Chora Media, Cecilia ha seguito e riportato su eventi di rilievo internazionale come la caduta di Kabul nel 2021, l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 e le proteste in Iran a seguito della morte di Mahsa Amini, detenuta dalla polizia morale per presunte violazioni dell’abbigliamento religioso.

Plestia Alaqad

Un’altra giovanissima giornalista, ma questa volta di origini palestinesi. A soli 22 anni, la sua copertura della guerra a Gaza, che compare sui suoi canali social personali e attraverso reti di notizie internazionali, è una delle poche fonti che raccontano sul campo la situazione nei territori martoriati dalla guerra. 

Simone Biles

Anche se non ami lo sport, sicuramente conosci il nome di Simone Biles. Per la ginnasta americana, 26 anni, il 2023 è stato un anno d’oro. Quasi letteralmente, essendo Simone diventata la ginnasta più medagliata di sempre. Dopo aver preso una pausa dalle gare nel 2021 per concentrarsi sulla sua salute mentale, mossa all’epoca molto criticata da chi pensava tale pausa sancisse la fine della sua carriera, Simone Biles è tornata più forte di prima, diventando anche la prima ginnasta donna a eseguire il (difficilissimo) salto doppio carpiato Yurchenko al volteggio.

Paola Cortellesi

Il film C’è ancora domani, l’esordio di Paola Cortellesi da regista, è ufficialmente entrato nella top 5 della classifica delle pellicole italiane con più incassi di sempre al cinema, superando Roberto Benigni e il suo Premio Oscar La vita è bella. Ma non è (solo) per questo che abbiamo deciso di inserire Cortellesi nella nostra classifica delle donne più influenti del 2023. Quello che più ci è piaciuto, infatti, è che l’attrice abbia deciso di raccontare la vita e le esperienze di tante donne che nel dopoguerra hanno costruito il tessuto sociale del nostro Paese senza essere mai celebrate. 

Beyoncé

Dopo il leggendario Beychella del 2018 e il documentario Netflix che svelava i dietro le quinte dello spettacolo epico, molti credevano che Beyoncé avesse raggiunto l’apice. Tuttavia, con il nuovo album Renaissance del 2022 e il successivo tour del 2023, Queen B è tornata a far parlare di sé. L’album, uscito dopo una pausa significativa, è descritto come straordinario, vivace, coraggioso, e sperimentale, con una sorprendente fusione di generi e performance vocali sfumate. Proprio grazie a quest’album, Beyoncé è ora l’artista che ha vinto il maggior numero di Grammy nella storia. 

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