Vino a dieta? Ecco quando evitarlo

Quando si vuole dimagrire ci sono delle regole da rispettare, il vino a dieta in realtà può essere un importante alleato per la propria salute

Pubblicato: 20 Giugno 2024 13:02

Gaia Masiero

Editor specializzata in Alimentazione & Benessere

Digital Content Specialist, è autrice di articoli su alimentazione e benessere per i quali si avvale del supporto di nutrizionisti e dietisti.

Siete a dieta e, ancora una volta, vi state chiedendo se potrete bere il vino. Ma anche quanto, quale e con quale frequenza. La risposta ovviamente, dipende anche dal tipo di dieta che state seguendo. Come vedremo in seguito infatti, alcune diete escludono totalmente il consumo di vino e anche un solo bicchiere potrebbe comprometterne i benefici.

Ma se state invece semplicemente seguendo una dieta ipocalorica bilanciata con l’obiettivo di perdere qualche chilo, potreste avere qualche possibilità di non rinunciare a qualche buon bicchiere di vino, ovviamente da dosare in base al monte calorico previsto dalla dieta. Ma vediamo insieme i pro e i contro del vino a dieta, quando se ne può bere e quale è meglio scegliere.

Possibili benefici

I benefici del vino sulla salute sono oggetto di numerosi studi scientifici che dimostrano come un consumo moderato possa apportare diversi vantaggi al nostro organismo. Il vino, soprattutto quello rosso, è ricco di antiossidanti come i polifenoli, che svolgono un’azione protettiva contro l’invecchiamento cellulare e le malattie cardiovascolari. Queste sostanze contribuiscono a ridurre l’infiammazione, migliorare la circolazione sanguigna e abbassare il colesterolo cattivo. Inoltre, il vino contiene resveratrolo, un altro potente antiossidante che ha dimostrato proprietà anticancerogene e neuroprotettive. Studi hanno anche suggerito che il consumo moderato di vino può contribuire a ridurre il rischio di sviluppare patologie come il diabete tipo 2 e l’Alzheimer.

Quante calorie apporta

Quando si segue una dieta, è importante tenere conto delle calorie che si assumono. Anche se il vino può offrire benefici per la salute, non bisogna dimenticare che contiene calorie. Il contenuto calorico del vino dipende dal tipo e dalla quantità consumata. In generale, un bicchiere di vino rosso (150 ml) contiene circa 125-150 calorie, mentre un bicchiere di vino bianco (150 ml) può variare tra le 120-140 calorie. Sebbene queste cifre possano sembrare relativamente basse, è essenziale considerarle se si sta cercando di perdere peso o mantenere un bilancio calorico equilibrato. È consigliabile moderare l’assunzione di vino e fare attenzione alle dimensioni dei calici. Per coloro che desiderano gustare il vino senza introdurre troppe calorie nella loro dieta, è consigliabile scegliere vini secchi anziché dolci, in quanto i primi tendono ad avere meno zuccheri residui.

La moderazione è quindi fondamentale quando si desidera godere del vino durante una dieta. Per evitare di sabotare gli sforzi dietetici, è consigliabile limitare il consumo di vino a una quantità ragionevole. Gli esperti raccomandano di bere con moderazione, che generalmente significa un bicchiere al giorno. Questo consente di godere dei piaceri del vino senza esagerare con le calorie. Inoltre, bere lentamente e accompagnare il vino con cibi sani può aiutare a sentirsi più soddisfatti e a evitare l’eccesso di consumo. È anche importante tenere conto delle proprie esigenze caloriche giornaliere complessive e bilanciare il consumo di vino con altre scelte alimentari. Ad esempio, se si desidera godere di un bicchiere di vino durante la cena, è possibile ridurre l’apporto calorico del pasto scegliendo porzioni più piccole o optando per cibi a basso contenuto di grassi.

Bianco o rosso?

Quando si tratta di scegliere tra vino rosso o bianco, ci sono alcuni fattori da considerare. Entrambi i tipi di vino hanno i loro benefici per la salute, ma le differenze nella composizione e nel gusto possono influire sulla scelta. Il vino rosso è noto per essere ricco di antiossidanti come i polifenoli, che possono contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e migliorare la salute del cuore. Inoltre, il vino rosso contiene resveratrolo, un composto naturale che può avere effetti positivi sulla salute cerebrale e sul sistema immunitario. D’altra parte, il vino bianco è spesso considerato più leggero e fresco, con un gusto più fruttato. È una scelta popolare per accompagnare pesce, frutti di mare e piatti leggeri. Inoltre, il vino bianco tende ad avere un contenuto calorico inferiore rispetto al vino rosso. Quindi, se stai cercando un’opzione più leggera dal punto di vista calorico, potresti preferire il vino bianco. La differenza però non è così importante se considerata su un calice: meglio dunque scegliere quello che si preferisce e meglio abbina al pasto.

Le diete che non prevedono il vino

Abbiamo visto che con moderazione è possibile consumare il vino anche a dieta. Ma questa regola non vale per tutti i regimi alimentari. Alcuni infatti, lo escludono totalmente e severamente dal piano alimentare non consentendo nemmeno di assurmene un solo bicchiere ai pasti Ecco quali sono:

La dieta chetogenica

La dieta chetogenica è un regime alimentare caratterizzato da un’assenza totale di vino. Questo tipo di dieta si basa su un elevato consumo di grassi, una moderata assunzione di proteine e una limitata introduzione di carboidrati. L’obiettivo principale della dieta chetogenica è indurre uno stato metabolico chiamato chetosi, in cui il corpo brucia i grassi per ottenere energia anziché i carboidrati. Il vino contiene zuccheri naturali e carboidrati che possono interrompere questo processo metabolico. Inoltre, il consumo di alcol può interferire con la produzione di chetoni, che sono molecole prodotte durante la chetosi e considerate una fonte alternativa di energia per il cervello. Pertanto, nella dieta chetogenica, il vino viene completamente escluso dalla lista degli alimenti consentiti.

La dieta detox

La dieta detox è un regime alimentare che mira a disintossicare il corpo dalle sostanze nocive accumulate a causa di una cattiva alimentazione o uno stile di vita poco salutare. Questo programma dietetico pone particolare attenzione all’eliminazione di cibi e bevande che possono influire negativamente sul processo di disintossicazione dell’organismo, e tra questi rientra anche il vino. Il vino, nonostante sia una bevanda alcolica proveniente dalla fermentazione dell’uva, contiene ancora zuccheri e calorie che possono interferire con l’obiettivo della dieta detox. Inoltre, l’alcol presente nel vino può mettere a dura prova il fegato, l’organo principale coinvolto nel processo di disintossicazione. Nel contesto della dieta detox, quindi, non vi è spazio per il consumo di vino. Al suo posto, si consiglia di bere molta acqua per favorire l’idratazione e aiutare il corpo ad eliminare le tossine accumulate. In alternativa, si possono consumare succhi di frutta e verdura freschi, tisane depurative o infusi di erbe che favoriscono la disintossicazione.

La dieta paleo

La dieta paleo, basata sull’idea di tornare a un regime alimentare simile a quello dei nostri antenati dell’era preistorica, esclude completamente il vino dalla lista degli alimenti consentiti. Questo perché nella dieta paleo si cerca di seguire uno stile di vita che imita le abitudini alimentari dei cacciatori-raccoglitori del Paleolitico, periodo in cui l’uomo non conosceva ancora la vinificazione. Secondo i sostenitori di questa dieta, il vino non farebbe parte di una scelta alimentare naturale e sarebbe considerato un alimento moderno e processato. Inoltre, il vino contiene zuccheri e carboidrati che potrebbero influire negativamente sui livelli di zucchero nel sangue e ostacolare la perdita di peso, obiettivo principale della dieta paleo. Pertanto, gli appassionati di questa dieta preferiscono evitare completamente il consumo di vino e concentrarsi su alimenti più naturali come carne magra, pesce, frutta, verdura e noci. Anche se molti potrebbero considerare la rinuncia al vino come un sacrificio, i seguaci della dieta paleo credono che sia un modo per riavvicinarsi a uno stile di vita più sano e in armonia con la natura.

La dieta Dash

La dieta DASH, acronimo di Dietary Approaches to Stop Hypertension, è un regime alimentare che mira a ridurre l’ipertensione e promuovere la salute del cuore. Questo piano dietetico pone limitazioni sul consumo di vino, in quanto l’alcol può aumentare la pressione sanguigna e avere effetti negativi sulla salute cardiovascolare. Secondo la dieta DASH, l’alcol, incluso il vino, dovrebbe essere consumato con molta moderazione e solo occasionalmente.

La dieta low carb

La dieta a basso contenuto di carboidrati è un regime alimentare che mira a ridurre l’assunzione di carboidrati, favorendo invece il consumo di proteine e grassi. Questo tipo di dieta esclude il vino dalla lista degli alimenti consentiti a causa del suo alto contenuto di zuccheri. Il vino è prodotto dalla fermentazione degli zuccheri presenti nell’uva, il che significa che contiene una quantità significativa di carboidrati. Gli amanti del vino che seguono questa dieta dovranno rinunciare alla bevanda alcolica durante il periodo in cui si sottopongono al regime alimentare. La ragione principale è che i carboidrati nel vino possono influire negativamente sui livelli di zucchero nel sangue e ostacolare la perdita di peso – come abbiamo visto nella chetogenica.

Vino a dieta: gli aspetti psicologici

Fino a questo momento abbiamo messo sul piatto della bilancia le calorie e gli zuccheri da una parte, i nutrienti e gli antiossidanti dall’altra. Ma parliamoci chiaro: nutrienti e antiossidanti possono essere assunti anche attraverso altri cibi decisamente più sicuri dal punto di vista della dieta. A rendere insostituibile il vino invece, è la sensazione piacevole che può regalare berne un calice, qualche volta in buona compagnia. Anche quando si è a dieta.

Un alleato per la motivazione

Studi scientifici hanno dimostrato che il consumo moderato di vino può favorire la produzione di endorfine, gli ormoni del benessere, che contribuiscono a migliorare l’umore e stimolare la motivazione. Questi aspetti sono fondamentali anche quando si segue una dieta per il calo ponderale poiché ci si trova già a fare molte rinunce che in qualche modo limitano il nostro benessere psicologico.

Anche a livello sociale infatti, il vino spesso rappresenta un simbolo di unione positiva, di convivialità e fa parte della nostra tradizione culturale condividerne un calice con gli amici e la famiglia. Concedersi questa abitudine, saltuariamente e con la giusta misura, può rappresentare un punto di forza per la dieta stessa dal momento che chi la segue ha bisogno di un momento di distensione ogni tanto, magari in concomitanza con il famoso pasto libero.

Un aiuto alla maggiore consapevolezza

Gustare il vino con consapevolezza è un approccio che permette di apprezzare al meglio tutte le sfumature e i sapori che questa bevanda può offrire. Quando si degusta un bicchiere di vino, è importante prendersi il tempo per osservarlo attentamente, apprezzarne il colore, l’aroma e i sentori. Inoltre, durante la degustazione del vino, è fondamentale prestare attenzione al gusto e alla sensazione che esso lascia in bocca. Ogni sorso deve essere assaporato lentamente, permettendo al palato di percepire tutte le sfumature e i sapori presenti nel vino. Questo approccio consapevole alla degustazione del vino ci aiuta a godere appieno dell’esperienza e a sviluppare una maggiore sensibilità verso il prodotto. Inoltre, gustare il vino con consapevolezza ci permette di moderare la quantità di bevanda consumata, evitando eccessi e abusi.

Fonti bibliografiche

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