Noni: benefici, proprietà e usi del frutto tropicale della salute

Si chiama noni il frutto esotico ricco di proprietà nutritive, utilizzato fin dai tempi antichi per curare diversi malanni e favorire il benessere.

Pubblicato: 22 Maggio 2024 09:00

Ivana Barberini

Giornalista specializzata in Salute e Benessere

Giornalista ed economa dietista, scrive articoli su salute, alimentazione e benessere ed è specializzata nell’editing di volumi e pubblicazioni medico-scientifiche.

Il noni è un frutto tropicale noto per le sue straordinarie proprietà benefiche e il suo ruolo nella medicina tradizionale di diverse culture.

Originario delle isole del Pacifico, è stato per secoli uno dei rimedi naturali più usati per curare diversi disturbi.

Negli ultimi anni, l’interesse della scienza per il noni è cresciuto molto, soprattutto grazie alle sue potenziali proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e immunostimolanti.

Scopri allora i benefici di questo frutto che arriva da lontano, i valori nutrizionali e come lo puoi integrare nella dieta quotidiana per migliorare il benessere.

Cos’è il noni e da dove arriva?

Il suo nome botanico è Morinda citrifolia ed è un frutto che fa parte della famiglia delle Rubiaceae. Ha una forma ovale, con una buccia verde che vira verso il giallo quando è matura.

La superficie del frutto è caratterizzata da piccoli “bozzetti” che ricordano quelli dell’ananas. Il sapore, invece, è particolarmente pungente e amaro, quindi poco gradevole da consumare al naturale, ma molto utilizzato sotto forma di succo o integratore.

Insomma, è facile da riconoscere per il suo aspetto unico: una superficie irregolare e nodosa con una buccia sottile che cambia colore man mano che il frutto matura.

Quando è del tutto maturo, emana un odore forte e un po’ irritante, spesso descritto come quello del formaggio stagionato o delle uova marce. Nonostante il profumo poco piacevole, però, è bene non scoraggiarsi e considerare i tanti benefici salutari del frutto.

Cresce soprattutto nelle regioni tropicali e subtropicali del mondo. Le isole del Pacifico, in particolare Tahiti e Hawaii, sono i maggiori produttori di noni di alta qualità. Nelle preparazioni della medicina tradizionale polinesiana, sono usate anche foglie, fiori, corteccia e radici.

Tuttavia, il frutto si trova anche in altre aree come il Sud-est asiatico, l’Australia settentrionale e alcune zone dell’India.

È una pianta che predilige i terreni vulcanici e cresce bene in condizioni climatiche calde e umide. Molto resistente, può prosperare anche in suoli poveri e sabbiosi, quindi è una coltura sostenibile in molte regioni tropicali.

Recentemente, il frutto è utilizzato per produrre soprattutto integratori alimentari. La Polinesia francese è una delle principali produttrici di succo di noni, dove la purea del frutto rappresenta una delle maggiori esportazioni agricole della zona. Infatti, nell’ultimo decennio, sono state esportate più di 21.000 tonnellate di questa purea.

Noni: valori nutrizionali

Il noni è un frutto ricco di nutrienti essenziali che compongono il suo ottimo profilo nutrizionale salutare.

Infatti, 100 g di polvere di frutto contengono circa il 70% di carboidrati, il 35% di fibre alimentari e il 5% di proteine. È anche ricco di sali minerali, tra cui spiccano potassio, calcio, ferro, sodio e selenio e contiene vitamine, tra cui la vitamina C di cui rappresenta fino al 250% del fabbisogno giornaliero raccomandato per gli adulti.

Tra gli altri costituenti, contiene composti bioattivi come:

A cosa serve il noni?

Al noni sono assegnate diverse proprietà salutistiche, sebbene le evidenze scientifiche a supporto siano ancora piuttosto limitate.

In particolare, le ricerche hanno dimostrato che possiede attività antiossidante e antibatterica, antidiabetica, antinfiammatoria, antidolorifica e può aiutare a migliorare il dolore articolare e favorire la flessibilità e la mobilità delle articolazioni,

Inoltre, sembra anche in grado di migliorare il tono dell’umore grazie alla sua capacità di controllare i livelli di serotonina nell’organismo, l’ormone del buon umore.

Sebbene occorrano studi sull’uomo, le ricerche sono promettenti e indicano quindi tra i potenziali effetti salutari di questo frutto le seguenti proprietà.

Antiossidante

Grazie alla sua alta concentrazione di antiossidanti, aiuta a combattere lo stress ossidativo, un processo che danneggia le cellule e può portare a diverse malattie croniche. I polifenoli aiutano a neutralizzare i radicali liberi, proteggendo il corpo dai danni cellulari e riducendo il rischio di infiammazioni e malattie degenerative.

Nello specifico, il succo di noni potrebbe ridurre i danni cellulari causati dal fumo di tabacco e i livelli di sostanze chimiche cancerogene nel fumo di tabacco. Questo non vuol dire che mangiare noni o berne il succo elimini tutti gli effetti negativi del fumo.

Supporto al sistema immunitario

Il noni avrebbe proprietà immunostimolanti. La vitamina C e altri composti presenti nel frutto aiutano a rafforzare le difese, rendendo l’organismo più resistente alle infezioni.

Alcuni studi suggeriscono che potrebbe perfino aumentare la produzione di cellule T, che sono essenziali per la risposta immunitaria.

100 ml di succo di noni tahitiano contengono circa il 33% della dose giornaliera raccomandata di questa vitamina.

Migliora la resistenza

Il succo di noni sembrerebbe migliorare la resistenza fisica. Gli isolani del Pacifico credevano che rafforzasse il corpo durante i lunghi viaggi di pesca. Alcuni studi hanno mostrato poi gli effetti positivi del succo del frutto durante l’esercizio fisico.

Ad esempio, uno studio ha previsto l’assunzione di 100 ml succo di noni da parte di un gruppo di atleti o un placebo due volte al giorno. Il gruppo che ha bevuto il succo di noni ha visto un aumento del 21% nel tempo medio di affaticamento, indicando una migliorata resistenza allo sforzo.

Antinfiammatorio e anti artrite

Il noni ha proprietà antinfiammatorie che lo rendono utili in caso di malattie croniche come l’artrite. Gli studi hanno dimostrato che i composti presenti nel noni potrebbero inibire l’attività degli enzimi che promuovono l’infiammazione, offrendo sollievo dai sintomi dolorosi.

Non a caso, per oltre 2.000 anni, il frutto è stato utilizzato nella medicina popolare per i suoi effetti antidolorifici.

Uno studio con persone con osteoartrite che hanno assunto 89 ml di succo di noni al giorno per 90 giorni, ha rilevato una significativa riduzione della frequenza e della gravità del dolore da artrite e un miglioramento della qualità della vita.

Miglioramento della digestione

Le fibre presenti favoriscono una buona digestione e aiutano a mantenere la regolarità intestinale, anche promuovendo la crescita dei batteri benefici. Il buon funzionamento del microbiota, infatti, è essenziale per una digestione efficiente e per prevenire problemi come la stitichezza.

Il noni aiuta a dimagrire?

Ad oggi, non sono presenti studi clinici specifici per valutare le proprietà dimagranti del noni. Tuttavia, alcuni studi preclinici hanno evidenziato un collegamento nel contrastare l’aumento di peso in animali alimentati con una dieta ricca in grassi.

Inoltre, sembra essere efficace anche in alcune condizioni associate con l’obesità, quali iperlipidemia, ipertensione e diabete.

Si tratta ancora di effetti sulla salute del tutto potenziali, poiché gran parte delle ricerche erano studi in vitro e su animali, spesso utilizzando solamente estratti vegetali di noni o succo di noni in concentrazione non nota.

Ricorda poi che non esistono alimenti “miracolosi” che fanno dimagrire. Per perdere peso in modo sano e responsabile, occorre seguire una dieta redatta da un esperto della nutrizione e seguirla con pazienza e determinazione. Soltanto così si possono ottenere risultati reali e duraturi.

Come si mangia il noni?

Si può consumare in modi diversi:

Oltre al frullato (ottimo con la banana, latte di mandorla e miele), si può gustare mescolato a una macedonia di frutta con ananas, mango e papaya. Oppure è ottimo per preparare un tè rinfrescante aggiungendo una piccola quantità di polvere di noni a una tazza di tè verde caldo.

Quanto noni si può mangiare?

La quantità varia in base alla forma con cui è consumato e alle esigenze individuali:

È importante, tuttavia, chiedere consiglio al proprio medico, soprattutto se si soffre di specifiche malattie o disturbi.

Che sapore ha il succo di noni?

Il succo di noni ha un sapore particolarmente forte e poco gradevole. Molti lo paragonano perfino al formaggio stagionato o alle uova marce per il suo odore intenso e il gusto molto particolare.

Di sicuro è un sapore un po’ difficile da apprezzare, per questo è spesso miscelato con altri succhi di frutta, come quello di uva o mirtillo, per migliorarne il gusto e renderlo più appetibile.

Nonostante il suo sapore, il succo di noni è comunque molto apprezzato per i suoi potenziali benefici per la salute.

Dove si compra il noni?

Come frutto è abbastanza difficile trovarlo da noi. Come succo, invece, si può comprare nei negozi di alimenti naturali, ma anche on line. Come integratore, invece, sia nelle farmacie, sia nei negozi on line.

Quando acquisti prodotti a base di noni, è bene però tenere presente alcuni aspetti per acquistare un prodotto di qualità.

Ad esempio, leggere le etichette e assicurarsi che il prodotto contenga noni puro, senza additivi o conservanti artificiali. È consigliabile poi che sia biologico o che abbia certificazioni di qualità e preferire i prodotti che indicano chiaramente l’origine del frutto, meglio se proveniente da zone come Tahiti o le Hawaii.

Ma quanto costa? I prezzi cambiano in base alla forma e alla qualità del prodotto. Solitamente una bottiglia da 1 litro di succo di noni puro può costare tra i 20 e i 30 euro.

Le capsule, invece, tra i 10 e i 25 euro, mentre 100 grammi di polvere di noni può oscillare tra i 20 e i 35 euro.

Ci sono effetti collaterali nel consumo di noni?

Sebbene il noni sia generalmente considerato sicuro, in alcuni casi potrebbe causare alcuni effetti collaterali. Alcune persone possono sperimentare nausea, diarrea o crampi addominali per disturbi gastrointestinali associati al consumo del succo di noni.

Sono stati riportati casi isolati di danni al fegato, pertanto chi ha problemi di fegato deve consultare il medico prima di assumere questa bevanda.

Anche le donne in gravidanza o in allattamento dovrebbero evitarlo poiché mancano dati sufficienti sulla sua sicurezza in queste condizioni.

Infine, sembra che interferisca con l’azione di alcuni farmaci, come ad esempio quelli per la pressione o con i farmaci diuretici.

Non ci stanchiamo quindi di ricordare che prima di assumere qualunque integratore è necessario sentire il parere del proprio medico.

Fonti bibliografiche

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