Un autunno pieno di energia con gli alimenti adattogeni giusti

Scopri come i cibi adattogeni autunnali possono sostenere il sistema immunitario e combattere la stanchezza di stagione.

Pubblicato:

Gaia Masiero

Editor specializzata in Alimentazione & Benessere

Digital Content Specialist, è autrice di articoli su alimentazione e benessere per i quali si avvale del supporto di nutrizionisti e dietisti.

Vi è mai capitato di sentir parlare di alimenti adattogeni? Sono quei cibi che aiutano l’organismo ad adattarsi meglio allo stress, a ritrovare equilibrio ed energia e a sostenere il sistema immunitario quando le temperature scendono. In autunno, quando le giornate si accorciano e il freddo inizia a farsi sentire, introdurre nella dieta alimenti adattogeni autunnali può fare davvero la differenza. Tè, funghi e bacche sono tra i protagonisti di questa stagione: naturali, nutrienti e capaci di dare forza e serenità al corpo e alla mente.

Cosa sono

Il termine adattogeno deriva dalla parola adattare e descrive una particolare categoria di alimenti e piante che aiutano il corpo a gestire lo stress fisico e mentale, migliorando la risposta dell’organismo alle sfide esterne. In pratica, gli alimenti adattogeni non agiscono su un singolo organo o sistema, ma favoriscono un equilibrio generale, sostenendo il corpo là dove serve di più. Questi cibi e piante sono utilizzati da secoli nella medicina tradizionale cinese e ayurvedica, e solo negli ultimi decenni la scienza occidentale ne ha confermato molte delle proprietà. In autunno, quando la stanchezza aumenta e il sistema immunitario può indebolirsi, scegliere alimenti adattogeni autunnali può essere un modo naturale per prepararsi al freddo e affrontare il cambio di stagione con più energia e buon umore.

Tè e infusi adattogeni

Il tè è forse l’adattogeno più familiare e accessibile. Grazie alla combinazione di antiossidanti, teanina e una piccola quantità di caffeina, aiuta a migliorare la concentrazione senza agitare il sistema nervoso. In particolare:

Ma gli adattogeni non si limitano al tè classico: in questa stagione anche infusi di erbe come ginseng, rodiola e ashwagandha possono aiutare a bilanciare stress e stanchezza. Queste piante favoriscono la resilienza fisica e mentale, migliorando l’umore e la capacità di concentrazione.

Funghi adattogeni

Tra gli alimenti adattogeni autunnali, i funghi occupano un posto d’onore. Nella tradizione asiatica, molti funghi medicinali sono considerati veri e propri tonici naturali, e oggi anche la scienza ne conferma i benefici:

Anche i funghi comuni, come champignon o porcini, pur non essendo adattogeni in senso stretto, sono alleati preziosi in autunno: forniscono proteine vegetali, fibre e minerali come selenio e zinco, essenziali per un sistema immunitario forte.

Bacche adattogene

In autunno la natura offre un tripudio di bacche colorate che sono veri scrigni di benessere. Mirtilli, goji, maqui e schizandra sono solo alcune delle bacche considerate adattogene, grazie alla loro ricchezza di vitamine, minerali e polifenoli. Le bacche di goji, ad esempio, sono note per la loro azione energizzante e per il sostegno che offrono al sistema immunitario. Le bacche di schizandra, utilizzate nella medicina cinese, migliorano la resistenza allo stress e contribuiscono alla concentrazione mentale. Anche i mirtilli neri e le bacche di aronia sono eccellenti fonti di antiossidanti, che contrastano i radicali liberi e aiutano la pelle a mantenersi luminosa anche durante i mesi freddi.

Benefici

Con l’arrivo del freddo, il corpo deve affrontare numerosi cambiamenti: giornate più brevi, meno luce solare, variazioni ormonali e spesso una sensazione di stanchezza generale. È proprio in questo momento che gli alimenti adattogeni autunnali, come tè, funghi e bacche, possono offrire un sostegno concreto. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che i composti bioattivi contenuti in questi alimenti aiutano a migliorare la risposta dell’organismo allo stress, sostenendo il sistema immunitario, l’energia metabolica e la salute mentale.

Rinforzano il sistema immunitario

Uno dei benefici più evidenti degli alimenti adattogeni è il loro effetto immunomodulante, cioè la capacità di potenziare le difese naturali del corpo in modo equilibrato.
I funghi adattogeni come reishi, maitake e shiitake contengono β-glucani, polisaccaridi che stimolano la produzione di cellule immunitarie, come macrofagi e linfociti, migliorando la risposta contro virus e batteri. Studi pubblicati sul Journal of Medicinal Food hanno evidenziato che i β-glucani contribuiscono a ridurre la durata e l’intensità delle infezioni stagionali.

Migliorano la resistenza allo stress

Il secondo grande beneficio degli adattogeni è la loro capacità di regolare la risposta allo stress. A livello fisiologico, agiscono sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), il sistema che controlla la secrezione di cortisolo, l’ormone dello stress.
Piante come ginseng, ashwagandha e rhodiola rosea, spesso presenti negli infusi autunnali, aiutano a ridurre i picchi di cortisolo, migliorando la resilienza psicofisica e riducendo l’affaticamento mentale. Una revisione pubblicata su Phytotherapy Research (2019) conferma che l’assunzione regolare di estratti adattogeni è associata a una maggiore energia, concentrazione e stabilità dell’umore.

Contrastano ifiammazione e stress ossidativo

Molti alimenti adattogeni autunnali possiedono un’elevata concentrazione di antiossidanti, molecole in grado di contrastare lo stress ossidativo — una delle cause principali dell’invecchiamento cellulare e dell’infiammazione cronica. Le bacche scure, come aronia e mirtilli, sono ricche di antociani e flavonoidi, composti che riducono i processi infiammatori a livello sistemico e proteggono le cellule da danni ossidativi. I funghi, d’altro canto, contengono composti come l’ergotioneina, un potente antiossidante naturale che agisce in modo simile alla vitamina E, proteggendo tessuti e organi.

Supportano equilibrio ormonale e metabolismo

Infine, gli adattogeni sono noti anche per il loro effetto regolatore sull’equilibrio ormonale. Alcuni, come la schizandra e il ginseng siberiano, favoriscono la funzionalità delle ghiandole surrenali, migliorando la gestione dell’energia e la capacità di recupero dopo uno sforzo. Altri, come le bacche di goji, sembrano influire positivamente sui livelli di glucosio nel sangue, contribuendo a mantenere stabile la glicemia e a ridurre la stanchezza legata ai cali energetici tipici delle giornate fredde.

Bibliografia

Le indicazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a scopo informativo e divulgativo e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.

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