Quella di Seydou Sarr, attore protagonista di Io capitano, la pellicola di Matteo Garrone candidato agli Oscar 2024 nella categoria miglior film straniero, è una storia da film, ma diversa da quella del ragazzo da lui interpretato sul grande schermo – con cui, tuttavia, condivide terra d’origine e nome di battesimo. Conosciamo meglio questa giovane promessa del cinema, che sognava di fare il calciatore e si è innamorato della provincia di Roma.
Seydou Sarr, l’attore che voleva fare il calciatore
Seydou Sarr, 21 anni, è l’unico maschio in una famiglia di quattro figli. Orfano di padre, è nato e cresciuto in Senegal con la mamma e le sorelle. Una vita come tante, simile a quella di tanti ragazzi della sua età: “Studiavo, nel tempo libero giocavo a calcio con gli amici. Il mio sogno a occhi aperti? Diventare un grandissimo giocatore” ha raccontato al Corriere della Sera.
Fino a quando, un giorno, si è messo in viaggio verso Thiès, a un’ora e mezza dalla capitale Dakar. Come tanti altri conterranei e coetanei, aveva sentito che un importante regista italiano stava facendo dei provini per il suo prossimo film, e Sarr ci ha provato, un po’ per gioco, con la sfacciataggine dei vent’anni. “La difficoltà maggiore per me è stata prendere confidenza con la telecamera. Appunto, non avevo mai recitato in un film, l’idea mi emozionava. Ma l’ho superata, in qualche modo è venuto naturale”.
Così naturale che, alla sua prima esperienza di fronte a una telecamera, Sarr si è aggiudicato all’ottantesimo Festival del cinema di Venezia il Premio Mastroianni, dedicato ai talenti emergenti del cinema internazionale.
Dal Senegal a Fregene per Io capitano
In Io capitano, in lizza come miglior film straniero agli Oscar 2024, Sarr interpreta un giovane senegalese che decide di intraprendere il duro viaggio dei migranti verso l’Europa. Epopea comune a molti, ma di cui l’attore ha sempre “sentito parlare solo in tv, non avevo mai realizzato fino in fondo le dimensioni e i rischi che si corrono attraversando il mare e il deserto. In quanto a me, no, non avevo mai pensato di farlo”.
In Europa, in Italia, Seydou ci è arrivato in areo, seduto al fianco del regista Matteo Garrone che lo ha scelto come protagonista del suo film. Seppur, la preferita della famiglia Garrone è la signora Donatella, la mamma del regista, che da mesi lo ha accolto nella sua casa di Fregene: “Ormai è un po’ la mia madrina, mi ha insegnato l’italiano” ha raccontato a Repubblica. E in Lazio Sarr sta così bene che, invece di volare a Hollywood, preferirebbe la “quiete di Fregene e la pasta alla checca o il ragù di Donatella”.
La voglia di restare in Italia
Nel suo futuro di Seydou Sarr c’è il Bel Paese: “Per ora mi interessa stare in Italia. Vado a trovare mia madre durante le feste tradizionali, e poi mia sorella vive a Napoli”. Ma il giovane attore non dimentica le sue origini, a Venezia si presentò con un tradizionale abito senegalese, e il suo nuovo sogno è quello di “guadagnare tanti soldi per aiutare tutti in Senegal”.