Sono ancora ben impresse negli occhi di tutti le bruttissime immagini, postate dallo stesso Fabrizio Corona (o dal suo staff) sulla sua pagina Instagram, relative all’arrivo degli agenti sotto casa sua, con l’ordine di revoca degli arresti domiciliari e del suo rientro in carcere. Fabrizio si è prima tagliato le braccia, registrando un video messaggio contro il sostituto pg Antonio Lamanna e il magistrato della Sorveglianza di Milano Marina Corti (che lo hanno prontamente denunciato). Poi urlando contro i poliziotti si è gettato a terra, rifiutandosi di seguirli. In mezzo a questo strazio, la disperazione di mamma Gabriella, donna che in tutti questi anni ha dovuto sopportare denunce, accuse, arresti ed eccessi di quel figlio che continua ad amare di un amore incondizionato, che solo le madri posseggono.
Oggi, Fabrizio è ricoverato nel reparto di Psichiatria all’ospedale Niguarda di Milano, dove ha iniziato uno sciopero della fame e della sete. E in questi giorni, numerose sono state le pubbliche dichiarazioni di solidarietà all’ex fotografo dei vip, dall’amica Asia Argento, all’ex fidanzata storica Belen Rodriguez. Tutti convinti della profonda ingiustizia, ai limiti dell’accanimento, perpetrati nei confronti Fabrizio, che sta scontando per le sue “cazzate” (testuali parole) pene superiori ad assassini e criminali ben peggiori.
Di Fabrizio se n’è occupato anche l’amico Massimo Giletti e Non è L’Arena. E proprio a seguito della trasmissione è arrivata un’altra difesa celebre: Adriano Celentano, dal suo account Instagram, ha scritto una lunga lettera a Fabrizio esprimendo solidarietà (a lui e sua mamma), ribadendo l’ingiustizia della pena, e ricordandogli che “solo lui può aggiustare il suo sentiero”. Concludendo in maniera sibillina scrivendo “Ho un’idea”
Tantissimi i commenti alla lettera del molleggiato, dalla stessa Asia Argento (“Vogliamo sapere la tua idea”) a Laura Chiatti. Fino alla stessa mamma Gabriella, che sul profilo di Fabrizio ha ringraziato pubblicamente Celentano:
“Grazie Adriano… Gli angeli esistono e tu sei uno loro.. Mamma Gabriella❤️”
La lettera di Celentano:
“Caro Fabrizio, anch’io, come chiunque abbia potuto vedere la scena straziante trasmessa da Giletti, sono rimasto profondamente colpito nel vedere il dolore e la disperazione di una madre che, aggrappata alla tua giacca, piangeva e ti supplicava di stare calmo. Un dolore così grande che pareva uscire dallo schermo, quasi come a sciogliere una LACRIMA di chissà quanta gente ti stava guardando”. Un attacco emozionale, anche perché, ammette subito dopo, una lacrima stava scendendo anche a lui: “E mentre anch’io, a fatica, cercavo di fermare la mia, di lacrima, tutto ad un tratto, come un fulmine a ciel sereno, il mio pensiero si è fermato su di te. Sulla tua persona… tu hai fatto tante STRONZATE nella vita… la più grossa e direi la più PERICOLOSA, è quella di aver indotto i GIUDICI a darti una punizione SPROPOSITATA. Con la scusa di sommare le tue colossali CAZZATE, cioè ogni cazzata una punizione, ti hanno dato 14 anni di prigione. E qui, secondo me, sta la grande INGIUSTIZIA della giustizia italiana. Si danno 14 anni ad uno come te, che ha fatto sì, cose punibili dalla legge, ma non a tal punto da equiparare i tuoi madornali errori di vita a chi uccide una persona”. Una lettere lunga e senza tentennamenti, scritta da chi ha una posizione precisa e vuole renderla nota: “Non si contano i casi di individui che hanno assassinato una o più persone e, solo dopo 5 o 6 anni di buona condotta, escono di prigione. Forse è ora che la politica, anziché intraprendere affari con quei paesi che fanno sparire le persone tagliandole a pezzi, dica qualcosa sull’”arrangiamento – giustizia”. Caro Fabrizio! Il dolore di tua madre è grande, come grande sarà quello di tuo figlio. Un bellissimo ragazzo che si trova “nel bel mezzo” di una grande decisione…che dovrà necessariamente partire da te. Solo tu puoi aggiustare il sentiero, non solo della tua vita, ma quella di tutte quelle persone che aspettano un tuo segnale, comprese le migliaia di persone che ti seguono su Internet. Io ho un’idea!!!”