Amore, passione, ossessione. E no, non è Vi presento Joe Black, ma un’asciutta trama di Temptation Island. Il programma di Canale5, condotto da Filippo Bisciglia, si è concluso con ascolti record e – ancora una volta – ci chiediamo quali siano i segreti di questo successo così incredibile e praticamente garantito. Da un lato, un tema universale che ci tocca tutti da vicino e, dall’altro, un casting condotto in maniera impeccabile che risponde alle esigenze del pubblico punto dopo punto. Lo sa bene Raffaella Mennoia, che prima della messa in onda punteggia indizi qua e là, ma il risultato non è mai scontato. Anzi, ogni anno il vivaio diventa più rigoglioso facendo scuola agli altri programmi che non possono fare altro, se non stare a guardare.
I segreti del successo di Temptation Island
Parlare di squadra rodata sarebbe banale. Eppure, il punto di vista di Raffaella Mennoia è quello che in questi anni ha fatto una grande differenza. La scelta delle coppie non è casuale e, anzi, si muove in una direzione molto precisa. Il paradigma del maschio medio è sempre lo stesso. Vi ricordate di Oronzo? Immaturo, insensibile, narcisista, egocentrico a tratti piagnone quando realizza che anche le donne possono essere superficiali per vendetta. La sindrome di Oronzo pare infatti contagiosa: l’abbiamo visto nell’atteggiamento di Tony, che ha spazzolato il villaggio delle fidanzate fin dal suo ingresso, e anche in quello di Lino che ha addirittura pensato di potersi fidanzare con un’altra senza che la sua compagna – Alessia – chiedesse cinque falò di confronto.
Le corna stanno bene su tutto, direbbe qualcuno, di certo stanno molto bene in televisione. I tradimenti generano interesse, soprattutto quelli nascosti e che emergono nelle maniere più bislacche (eh sì, qualcuna sbircia ancora il cellulare carpendo la password dalla risoluzione della radice quadrata della data di nascita della nonna – per dire) e i cornuti generano empatia. Perché tutti abbiamo vissuto un tradimento o l’abbiamo perdonato: certamente ne abbiamo timore. E non temiamo quello carnale, quella è una mera prova di ginnastica in molteplici casi, ma quello che mina la nostra fiducia.
Alessia è delusa da Lino perché non sa fare l’uomo, perché si approccia alle ragazze in maniera inadeguata e perché non la fa sentire una donna. Piange, e tanto, per se stessa e per il tempo che ha perduto a inseguire il sogno di un amore che le aveva promesso altre cose. E invece, anche di fronte all’evidenza, prova a cercare un appiglio per non lasciarsi andare al fallimento più totale. Temptation Island ci mette a duro confronto con la miseria delle nostre anime, che spogliamo per andare alla ricerca di qualcosa che ci faccia sentire completi. È il retaggio del nostro passato che si butta in avanti, che ci fa vedere nudi allo specchio: quei lampi di verità, sebbene infarciti di sciocchezze, di trash, di messaggi delicati da mandare in prima serata, sono l’essenza del successo di questo programma. La verità, dopotutto, è una e non mente: affascina, ci fa ragionare, ci spiega perché la strada – di ognuno di noi – è fatta per camminare e non per sostare.
La bravura di Filippo Bisciglia
Filippo Bisciglia è la croce e la grande delizia di questo programma. La sua è una presenza storica, una sicurezza per le coppie che sanno di potersi confrontare con la sua saggezza. Non è un conduttore, e lo si evince dalla maniera in cui affronta ogni blocco, ma un narratore. E si sa, raccontare storie – le storie di tutti – è l’abilità più richiesta quando si tratta di parlare di sentimenti. Qualcuno farà la gobba come un gatto adirato, a leggere queste parole sul timoniere di Temptation Island, eppure il suo apporto al programma non è insignificante.
Non si espone mai, non parteggia per una parte o per un’altra, ma è presente quando arriva il momento di riportare le cose nella loro giusta collocazione. Ha condotto i falò di confronto di Alessia e Lino in maniera impeccabile e, con una sciabolata dopo l’altra, è riuscito a ottenere il risultato che sperava. Una suspence degna di una katana ben affilata che affetta il bambù. Un arciere dalla grande esperienza che sa come mirare al bersaglio: l’ha fatto anche con la storia di Martina e Raul. Lui, troppo convinto di se stesso, è stato cotto a fuoco lento da una moltitudine di video in cui ha visto la sua fidanzata allontanarsi un passo alla volta, sempre più vicina al suo tentatore.
E quasi non ci ha creduto fino a che non è stato messo di fronte al misfatto. È uno che si parla addosso, Raul, e Bisciglia l’aveva capito da subito. Così, senza sbagliare una sola volta, l’ha portato passo dopo passo ad apprendere l’evidenza dei fatti: la sua fidanzata si è innamorata di un altro e tanti saluti. Torniamo alla fiducia di cui parlavamo sopra: cosa potevamo aspettarci da un uomo geloso a livelli tali da non lasciarle il benché minimo spazio? Con lui, poi, non riusciva nemmeno a parlare di cose serie. A distanza di un mese le cose saranno cambiate? Difficile a dirsi, ma lui va già in giro per Roma con un’altra. È la storia di molti di noi: la vita cambia in un attimo.
Il record di ascolti
Sono numeri ai quali siamo abituati, quando si tratta di programmi legati alla Fascino di Maria De Filippi, ma sfiorare il 32% a fine luglio è un miraggio perfino per i più tenaci. Ci ha provato Alberto Angela, che ha dovuto accettare lo slittamento del suo Noos perché non venisse schiacciato dallo share di Temptation Island, mentre la controprogrammazione di queste settimane è stata praticamente nulla.
“Alcune sono fake e mentono, l’istinto ti salva, c’è poco da fare. Se una persona è empatica, capisce. Separandoli, per quanto possano essere furbi, capisci che non sono una coppia”, aveva detto Raffaella Mennoia nel bel mezzo della messa in onda del programma su Canale5 e aumentando la curiosità intorno alle storie scelte per quest’edizione. Non solo, aveva anche aggiunto che alcune delle scene più delicate (hot, sì, avevate capito) vengono censurate. Strategia, forse, di certo la perseveranza paga: con il 31,82% di share.