3 messaggi in segreteria, testo e significato della canzone “incriminata” di Emis Killa

Emis Killa ha pubblicato 3 messaggi in segreteria nel 2016, presentando al pubblico un testo che racconta il femminicidio dal punto di vista dell'assassino

Pubblicato: 29 Novembre 2023 18:56

Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

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Emis Killa è uno dei protagonisti più amati della scena rap italiana, da anni seguitissimo e apprezzato per il suo stile di scrittura tagliente e talvolta considerato fuori dagli schemi. Il rap è la lingua della strada che mette in versi ritmati tematiche spesso crude, proprio come ha fatto l’artista con il brano 3 messaggi in segreteria: il racconto di un femminicidio dal punto di vista del carnefice. Una canzone uscita nel 2016 ma che è tornata nel mirino delle polemiche in vista del concerto di Capodanno a Ladispoli nel quale Emis Killa si sarebbe dovuto esibire, prima che la sua performance fosse cancellata.

3 messaggi in segreteria, il significato della canzone di Emis Killa

Il brano di Emis Killa, pubblicato nel 2016 all’interno dell’album Terza stagione, è un testo crudo che si sviluppa su tre strofe, ognuna delle quali racconta le fasi di un femminicidio dal punto di vista dell’uomo violento che si appresta a commetterlo. 3 messaggi in segreteria è una canzone che parla di violenza sulle donne ma in un modo completamente diverso rispetto a quello che ci si aspetterebbe, dando la parola all’assassino. E questo, ovviamente, appare “disturbante” alle orecchie di molti.

Non è un caso che il rapper sia finito nel mirino delle polemiche già ai tempi della sua uscita e adesso, a distanza di anni, in un periodo in cui il tema della violenza di genere è sempre più vivo e sentito – il caso di Giulia Cecchettin e delle altre donne uccise non hanno lasciato indifferenti – ha scatenato un ulteriore polverone. Emis Killa avrebbe dovuto cantare insieme a Guè al concerto di Capodanno di Ladispoli, ma il sindaco ha annunciato ufficialmente che l’esibizione è stata cancellata.

“Nel rap esiste una cosa chiamata storytelling. Significa rappresentare una storia in rima, bella o brutta che sia. Nel pezzo io interpreto, invento, racconto fatti che purtroppo, per quanto spiacevoli, accadono – aveva spiegato il rapper anni fa, rispondendo proprio alle critiche sulla canzone -. (…) Cercate i colpevoli tra i colpevoli, non tra chi è dalla vostra parte pur avendo un altro modo di affrontare le cose”.

“Si parla di 3 messaggi in segreteria, e certi lo fanno come se istigasse alla violenza sulle donne – aveva proseguito, spiegando il significato del testo da lui composto -. In questa canzone racconto di un ragazzo che perde la testa per la ex fidanzata e decide di ammazzarla. Lo racconto dal punto di vista, malato, di chi ammazza. È il mio modo per sensibilizzare e denunciare il femminicidio. Ho scelto un metodo brusco, diretto, cattivo, e soprattutto in prima persona, perché so che è il più efficace e mi appartiene”.

3 messaggi in segreteria, il testo scritto da Emis Killa

Baby ciao, sono ancora io
Anche oggi la solita storia
Ultimamente ti ho chiamata così tanto
Che ho imparato il numero a memoria
Si lo so che ti dà noia io faccia così
Scusami ma no, non me ne capacito
Negare ogni legame, sparire così
Come se nulla fosse, tu non ne sei capace no
So che sei in casa però non rispondi
Finestre chiuse tu lì che mi ascolti
Io con le idee confuse, tu che confondi
Tutte le mie scuse per stalking
Pieno di accuse, accusando ogni colpo
A denti stretti, sto masticando il mio orgoglio
Fantasticando nel sonno una voce fa pronto
E mi sveglio dal sogno e si ferma il mondo

Non è che per caso hai trovato chiamate da un numero anonimo
Anche ‘sta volta ero io, con un buco allo stomaco
Qui è sempre il solito dramma
E solamente un altro déjà vu
Tu ti allontani un po’ di più
E il tuo telefono fa “tu-tu”
Chiamo e butti giù
La segreteria dice “In questo momento sono via ma se sei tu non chiamare più”
Ma son sempre io che anche oggi lascio il cuore nella tua segreteria

Ennesimo messaggio dopo il bip
Ho provato a contattarti mercoledì
Perché ho un amico che ti ha vista in centro
Che parlavi con uno e io non ci sto dentro
E no che non è mica detto che sia come penso
Ma da una settimana il cellulare é spento
Lo so sono egoista, un bastardo, ma preferisco saperti morta che con un altro
Non vuoi sapere, che cosa faccio, con chi passo tutte le sere
Non vuoi sentire la mia voce, non mi vuoi vedere
Ma a volte parlo dalla radio e compaio in tele
E la città parla di me tu nascosta dietro una bugia, siamo follia
Ma il peggio dei due ancora non so chi sia
Io che intaso di messaggi la tua segreteria

O tu che fai la scema in giro ma in segreto sei mia

Non è che per caso hai trovato chiamate da un numero anonimo
Anche ‘sta volta ero io, con un buco allo stomaco
Qui è sempre il solito dramma
E solamente un altro déjà vu
Tu ti allontani un po’ di più
E il tuo telefono fa “tu-tu”
Chiamo e butti giù

La segreteria dice “In questo momento sono via ma se sei tu non chiamare più”

Ma son sempre io che anche oggi lascio il cuore nella tua segreteria

Ultimamente ciò pensieri scuri
Non credo a niente è inutile che giuri
Ieri era il mio compleanno lo sanno anche i muri
Io ti aspettavo, tu nemmeno mi hai fatto gli auguri
Eri stata avvertita, ricordi quegli scleri
Io te l’avevo detto vengono i problemi seri
E ora hai paura perché tutti quei brutti pensieri
Da qualche giorno hanno iniziato a diventare veri
E adesso guido verso casa tua che vivi a Monza
Pieno di cattive idee dettate da una sbronza
Volevo abbassare le armi ora dovrò spararti
Non mi dire di calmarmi, è tardi stronza
Fanculo al senso di colpa, non ci saranno sbocchi
Voglio vedere la vita fuggire dai tuoi occhi
Io ci ho provato e tu mi hai detto no
E ora con quella cornetta ti ci strozzerò 

Emis Killa cacciato dal concerto di Capodanno a Ladispoli

Il palcoscenico del Capodanno di Ladispoli avrebbe dovuto essere suo (e di Guè), ma il sindaco della città, Alessandro Grando, ha annunciato ufficialmente che il rapper non sarà presente. Tutto cancellato per via delle numerose critiche che Emis Killa ha ricevuto per il brano 3 messaggi in segreteria, in particolare per gli ultimi versi in cui l’assassino infine toglie la vita alla donna “amata”.

Il rapper ha risposto con estrema delusione, dicendosi “sconcertato” perché ancora nel 2023 c’è chi si ostina a non comprendere che la sua arte e quella dei suoi colleghi spesso seguono strade diverse, certamente opinabili, ma restano un mezzo per raccontare la realtà – “che a volte è orribile, a volte è sbagliata, ma mai possiamo far finta che non esista”, aveva affermato lui stesso – da punti di vista che sono volutamente provocatori.

“Spero che un brano così forte spinga soprattutto i più giovani e chi ignora questi fatti a farsi due domande e a non ignorarli – aveva spiegato in passato -. Non temo assolutamente che qualcuno pensi ad emulare il personaggio che interpreto, sarebbe come temere che chi legge gialli poi diventasse un serial killer. Amo e rispetto l’universo femminile a cui credo di aver dedicato belle parole nel corso della mia discografia. Ci sta che qualcuno abbia frainteso lo spirito del brano, ma a volte una nota stonata spicca più delle altre in mezzo all’armonia”.

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