Broncospasmo: sintomi, cause e cura

Il broncospasmo è una contrazione improvvisa dei muscoli bronchiali che restringe le vie aeree, causando difficoltà respiratorie

Pubblicato: 21 Marzo 2024 09:02

Ivan Shashkin

Medico

Medico appassionato di immunologia ed ematologia con interesse e esperienza in ambito di ricerca.

Per broncospasmo si intende una contrazione inusuale ed eccessiva dei muscoli lisci che avvolgono i bronchi e i bronchioli. Questa condizione comporta un restringimento, che può portare a una occlusione delle vie respiratorie. Di solito sono problematiche temporanee, in seguito c’è un ripristino della pervietà delle vie aeree.

Purtroppo, chi soffre di questo disagio non riesce a respirare bene, tossisce spesso e presenta rantolii durante la respirazione. Può lamentare anche un senso di chiusura e oppressione toracica. La grande produzione di muco da parte della mucosa di bronchi e bronchioli occlusi determinare la tosse, come fastidiosa causa del broncospasmo. Le cause principali di broncospasmo sono l’asma e la bronchite, condizioni di stampo infiammatori.

Generalmente la terapia proposta per alleviare i sintomi da broncospasmo è di tipo farmacologico e consiste in medicinali per l’apertura delle vie aeree. Ad esempio, si può prescrivere beta2-agonisti e broncodilatatori anticolinergici oppure farmaci antinfiammatori per la riduzione dello stato infiammatorio, come i corticosteroidi.

Quali sono i sintomi del broncospasmo

I sintomi che indicano la presenza di un broncospasmo sono sicuramente i seguenti:

Il broncospasmo nei bambini

Ovviamente i più piccoli sono più esposti alla possibilità di sviluppare il broncospasmo, perché presentano un lume bronchiale più piccolo, in cui variazioni anche solo modeste delle pareti delle vie aeree possono limitare molto la quantità di aria in grado di raggiungere i polmoni. Generalmente questa più facile esposizione nei bambini, si risolve con la crescita del bambino.

Durante l’infanzia, fino ai 6 anni, la causa principale è rappresentata dalle infezioni respiratorie di tipo virale (virus respiratorio sinciziale) o batterico (pneumococco, haemophilus influenzae). Questi agenti infiammano la parete bronchiale con irritazione della muscolatura liscia, che in risposta si contrae.

Le cause del broncospasmo

I fattori principali che causano un broncospasmo sono essenzialmente due condizioni infiammatorie dell’albero bronchiale, molto conosciute: l’asma e la bronchite.

L’asma

L’asma è uno stato morboso cronico, molto probabilmente di derivazione genetica. I suoi sintomi si amplificano di solito dopo il contatto con allergeni (sostanze che l’organismo considera estranee e potenzialmente pericolose, quindi meritevoli di un attacco immunitario al fine di essere eliminate), come ad esempio il polline, particolari cibi, polvere, pelo di animale, medicinali. Trigger allergici devono essere evitati quando possibile e i farmaci antiallergici possono aiutare a gestire il broncospasmo.

Possono accentuare l’asma anche gli sforzi fisici, le emozioni eccessive, ansiastress e tabagismo.

La bronchite

La  a differenza dell’asma, invece, può essere una circostanza acuta o cronica, che emerge a causa di infezioni respiratorie. Ad esempio può essere conseguenza di un raffreddore o dell’influenza, del fumo di sigaretta e/o inquinamento ambientale, domestico o lavorativo.

Altre cause

Anche l’anestesia generale, praticata in ambito chirurgico prima di certi interventi assai invasivi, può essere causa di un broncospasmo. In questo caso la difficoltà legata alla respirazione è una complicazione dell’anestesia. Il suo verificarsi è infatti successivo all’applicazione, da parte del medico, del tubo che serve a supportare la respirazione del paziente, durante l’operazione.

Anche un’eccessiva attività fisica, a livelli troppo levati rispetto alle possibilità del soggetto, può portare al broncospasmo.

Le conseguenze principali del broncospasmo

Sicuramente la fatica nella respirazione, in quanto c’è un impedimento al passaggio dell’aria attraverso bronchi e/o bronchioli. Come detto sopra, però, la situazione appare più complessa a causa dell’eccessivo muco che produce la mucosa bronchiale e che di conseguenza comporta:

L’asfissia causata dal broncospasmo

Se il broncospasmo viene trascurato e si acutizza molto, può portare addirittura alla morte dell’individuo per asfissia. Le manifestazioni cliniche che caratterizzano la presenza di severe difficoltà respiratorie sono la dispnea a riposo, la cianosi (solitamente alle dita) e l’aumento della frequenza cardiaca.

Quando rivolgersi al medico in caso di broncospasmo

È importante rivolgersi al proprio medico quando la tosse non passa e i rantolii mentre il soggetto respira peggiorano. Inoltre, se c’è la presenza di uno stato febbrile e problemi legati alla respirazione.

Inoltre, sempre in base al parere degli esperti, sono sintomi che richiedono una visita medica immediata:

La diagnosi di broncospasmo

In caso di sospetto broncospasmo, il medico prima di effettuare il controllo, ricorre all’esame obiettivo e alla valutazione della storia clinica del paziente. Queste due analisi sono generalmente sufficienti a stabilire una diagnosi finale precisa. Tuttavia, potrebbe essere necessario eseguire anche test strumentali più specifici, in quanto questi chiariscono anche le cause che hanno determinato gli episodi di broncospasmo.

I test strumentali per riconoscere un broncospasmo

I test strumentali accennati sopra e a cui il medico può sottoporre il paziente per comprendere le cause scatenanti il malessere sono:

Prevenzione e trattamento

Per prevenire episodi di broncospasmo, è importante evitare l’esposizione a fattori scatenanti come allergeni, inquinanti atmosferici e fumo di tabacco. Mantenere un peso corporeo sano, praticare regolarmente esercizio fisico moderato e seguire una dieta equilibrata può contribuire a ridurre il rischio di episodi di broncospasmo. Inoltre, la vaccinazione contro l’influenza, coronavirus e la polmonite può essere utile per prevenire infezioni respiratorie che potrebbero provocare broncospasmo.

Per quanto riguarda il trattamento, le opzioni terapeutiche includono l’uso di farmaci broncodilatatori per rilassare i muscoli bronchiali e migliorare il flusso d’aria, così come farmaci antinfiammatori per ridurre l’infiammazione delle vie respiratorie. È importante seguire attentamente il piano di trattamento prescritto dal medico e sottoporsi a visite di monitoraggio regolari per valutare la risposta al trattamento e apportare eventuali aggiustamenti. In alcuni casi, potrebbe essere necessario ricorrere a terapie aggiuntive gestire il broncospasmo in modo efficace.

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