Amenorrea o assenza di mestruazioni: cause, sintomi e cosa fare

L’assenza di mestruazioni può essere dovuta a diversi motivi. Con l’aiuto dell’esperta, scopriamo cosa fare se si dovesse verificare questa condizione

Antonella Lobraico

Editor specializzata in Salute & Benessere

Specializzata nella comunicazione online, ha collaborato con testate giornalistiche, uffici stampa, redazioni tv, case editrici e agenzie web in progetti su Salute e Benessere.

La vita di noi donne è accompagnata per diversi decenni dalla presenza del ciclo mestruale. Come sappiamo bene, questo porta con sé una sintomatologia specifica che può essere più o meno dolorosa.

Ci sono però condizioni fisiologiche come la gravidanza, la menopausa, l’allattamento al seno, ma anche il periodo antecedente la pubertà, che invece, prevedono l’assenza del ciclo mestruale. Fatta eccezione per questi ed altri casi quindi, la mancanza del ciclo mestruale richiede approfondimenti, in primis una visita ginecologica specialistica. Per individuare il trattamento più idoneo è infatti indispensabile comprendere la causa che ne sta provocando l’assenza, per poi agire di conseguenza.

Quali sono dunque le cause e le conseguenze dell’amenorrea e cosa è possibile fare? Ne abbiamo parlato con la Dottoressa Valentina Galiano, Medico Chirurgo, Specializzata in Ginecologia Endocrinologica.

Che cos’è l’amenorrea

«L’amenorrea è la mancanza del ciclo mestruale. Possiamo distinguerla in:

Quali sono i sintomi dell’amenorrea

«Il sintomo principale è l’assenza delle mestruazioni, che in alcune circostanze è una condizione normale nella vita di una donna, ad esempio durante la gravidanza, l’allattamento o in menopausa.

A seconda della sua eziologia, l’amenorrea può essere associata ad alcuni segni e sintomi quali:

Si tratta di segnali che possono avere un impatto importante sulla qualità della vita della donna», precisa la dottoressa.

Quali sono le cause dell’amenorrea

«Quando non è dovuta ad una condizione fisiologica come quelle elencate sopra, l’amenorrea dipenderà dalla causa sottostante, di solito una problematica ormonale che inficia l’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio (HPO). Anche l’assunzione di alcuni farmaci può causare l’assenza di mestruazioni, come anche la pregressa radio o chemioterapia per il trattamento di alcune patologie neoplastiche.

Lo stress, i disturbi del comportamento alimentare e l’esercizio fisico strenuo, vanno anch’essi presi in considerazione nel raccordo anamnestico della paziente amenorroica».

Non a caso l’amenorrea può verificarsi nelle atlete per l’intensa attività fisica o per lo stress. Come anche nelle donne che hanno un peso corporeo molto basso per disturbi alimentari o per una perdita importante. In aggiunta, anche problemi strutturali, ovvero legati alla conformazione di uno o più organi dell’apparato riproduttivo e che possono coinvolgere utero, vagina, possono contribuire all’amenorrea.

Diagnosi dell’amenorrea

«Un’approfondita raccolta anamnestica, associata ad un attento esame clinico (anche antropometrico, a valutare lo stato di nutrizione della paziente), la visita ginecologica unita all’ecografia trans vaginale e/o trans-addominale, sono alla base dell’iter diagnostico, e consentono allo specialista di valutare l’apparato riproduttivo ed eliminare cause genetiche, cromosomiche o malformative.

L’esecuzione di specifici dosaggi ormonali permette di studiare i principali assi endocrini e di fare diagnosi differenziale delle principali endocrinopatie che possono avere un’influenza sul ciclo mestruale (iper e ipotiroidismo, iperprolattinemia, sindrome dell’ovaio policistico, amenorrea funzionale ipotalamica, ipercortisolismo, menopausa precoce, tumori producenti ormoni…)», continua la dottoressa Galiano.

Quali sono le complicazioni dell’amenorrea

«I possibili rischi dipenderanno dall’eziologia sottostante l’amenorrea, che possono essere molteplici e riguardare vari aspetti della salute della donna.

Facendo alcuni esempi, bassi livelli estrogenici prolungati possono provocare un aumento del rischio di osteopenia e osteoporosi. Di contro, un iperestrogenismo prolungato può essere causa di patologie pre-neoplastiche o neoplastiche (mammella e utero in primis). Le possibili alterazioni metaboliche associate possono aumentare il rischio di intolleranza glucidica e patologie cardiovascolari.

È anche possibile causa di subfertilità o infertilità, trattabile e/o prevenibile mediante una pronta diagnosi e un trattamento tempestivo.

La presenza di obesità o malnutrizione o di alcuni segni di iperandrogenismo come acne o irsutismo possono inoltre condizionare l’immagine di sé e compromettere, soprattutto nelle giovani donne, i rapporti interpersonali e il relazionarsi con gli altri».

L’amenorrea non costituisce di per sé un pericolo per la vita, ma alcune delle cause scatenanti possono portare a delle complicazioni a lungo termine.

Quali sono i trattamenti dell’amenorrea

«È opportuno che le giovani donne eseguano una visita ginecologica endocrinologica se non si evidenziano segni di pubertà o qualora non si presentasse il menarca entro i 16 anni di età.

In caso di amenorrea secondaria, è bene eseguire innanzitutto un test di gravidanza, prima causa di mancata mestruazione in donne in età fertile. Se viene esclusa questa possibilità, occorre trattare la causa sottostante, il più delle volte possibile mediante una terapia medica specifica.

Talora, occorre un approccio multidisciplinare (ad esempio un nutrizionista, uno psicologo), ma sarà lo specialista ad indirizzare la paziente sulla base delle cause dell’amenorrea. In caso di patologie malformative uterine, occorre invece intervenire chirurgicamente», conclude la dottoressa.

Grazie ai diversi trattamenti disponibili che agiscono direttamente sulla causa, il ciclo mestruale in genere si ripresenta, anche se questo potrebbe richiedere del tempo. Poiché l’amenorrea è un fattore di rischio per nulla trascurabile, in virtù delle maggiori probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari e l’osteoporosi, è bene farsi seguire non solo dal ginecologo, ma anche da un endocrinologo e da un dietista.

Attraverso un semplice prelievo ematico, è possibile eseguire specifici esami per rilevare i livelli di vitamina D e quelli del calcio, nel sangue. In presenza di livelli bassi, è necessario procedere con una terapia adeguata che in genere si avvale:

Inoltre, l’amorrea può provocare infertilità o può essere legata a disturbi alimentari: in questi casi, anche il supporto di un professionista della salute mentale può fare la differenza.

Quando contattare il medico

Prenota un appuntamento presso il tuo ginecologo se si presentano queste evenienze:

Ricorda inoltre che per fare una diagnosi, il medico ti porrà delle domande per valutare la tua storia clinica. Potrà quindi porti chiederti:

Amenorrea e gravidanza

Come accennato, l’amenorrea, avendo come sintomo principale l’assenza del ciclo mestruale, potrebbe ridurre le possibilità di restare incinta e può essere causa di infertilità. In questi casi, è essenziale valutare in modo attento ogni singolo e indirizzare la paziente verso un professionista dell’infertilità che possa aiutarla a realizzare il suo sogno di diventare mamma.

Come prevenire l’amenorrea

Non è possibile prevenire del tutto questa condizione, ma seguire delle abitudini finalizzate al mantenimento di un buono stato di salute, contribuisce a tenere sotto controllo la situazione. Nello specifico, puoi:

In conclusione quindi, l’amenorrea è una condizione che può verificarsi per motivi differenti. Il campanello d’allarme principale è l’assenza del ciclo mestruale, che in linea di massima non deve superare i tre mesi, periodo oltre il quale diventa necessario parlarne il prima possibile con il proprio ginecologo.

Fonti bibliografiche:

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