Re Carlo si prepara al Natale e brinda con la birra

In attesa di festeggiare il Natale, Re Carlo si concede una pinta di birra e prova la spillatura perfetta a Covent Garden

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Giorgia Sdei

Giornalista pubblicista, esperta di spettacolo

Laureata in Scienze Filosofiche con master in comunicazione per lo spettacolo è giornalista pubblicista dal 2023. Scrive di tutto quello che passa per uno schermo, grande o piccolo che sia.

Le festività natalizie sono alle porte e c’è chi festeggia già alla grande. Carlo III d’Inghilterra ha inaugurato un birrificio a Covent Garden, nel cuore di Londra, e ne ha approfittato per carprire tutti i segreti del mestiere. E perché no, per concedersi anche una birra: un modo rinfrescante per spazzare via le ansie in vista del Natale in “famiglia”. Il protocollo dei festeggiamenti a Buckingham Palace, infatti, anche quest’anno è rigido e non ammette imprevisti.

Re Carlo e la birra pre-natalizia a Covent Garden

Non capita spesso di vedere un Sovrano alle prese con qualcosa di così quotidiano come un brindisi. Eppure, a pochi giorni dal Natale, Re Carlo ha scelto proprio un gesto semplice e conviviale per riaffacciarsi sulla scena pubblica e accompagnare simbolicamente l’avvicinarsi delle feste.

L’impegno ufficiale si è svolto nel West End londinese, a Covent Garden, dove il Re ha partecipato all’apertura di un nuovo spazio dedicato alla produzione e alla cultura della birra. Ma, più che sull’atto inaugurale in sé, l’attenzione di tutti si è concentrata sull’atteggiamento del Sovrano, apparso rilassato e partecipe, lontano dai cerimoniali più rigidi a cui siamo abituato a vederlo.

Re Carlo ha osservato da vicino il lavoro dei mastri birrai, ha ascoltato attentamente le loro spiegazioni e si è lasciato coinvolgere in una dimostrazione pratica dietro al bancone. Quello che abbiamo visto è un sovrano diverso, e non ci dispiace affatto. Un momento indimenticabile per i molti presenti, che è culminato con una sentenza inequivocabile da parte dell’esperto: “È una pinta di Guinnes perfetta!”. Subito la replica ironica del Re: “Se lo dici tu”. E con questa battuta la scena è diventata subito virale, ripresa sui social un po’ dappertutto.

La visita è poi proseguita all’esterno, nonostante il maltempo. Ombrello alla mano, Carlo III si è fermato a salutare i passanti, ha scambiato auguri di Natale e qualche parola con chi non si aspettava certo di incontrarlo durante lo shopping.

Natale a Sandringham, il protocollo 2025: cosa è vietato e cosa è concesso

Se l’uscita londinese ha mostrato il lato più informale della Monarchia – e ha concesso un momento di leggerezza al Sovrano inglese -, il calendario delle feste riporta inevitabilmente Re Carlo e la famiglia reale a Sandringham. Anche per questo Natale la residenza del Norfolk resta, infatti, il cuore delle celebrazioni e, con essa, torna quel mix di tradizione e disciplina che a anche fuori da Buckingham Palace non passa mai di moda.

Il protocollo comincia dall’immagine, come sempre. Dress code curato e niente “tenuta casalinga”, perché tra cena della Vigilia, Messa del 25 dicembre e pranzo ufficiale ogni momento ha il suo abito giusto. L’eleganza è la regola, ma lo è anche il tempo: gli inviti prevedono orari precisi e ci si attiene alla tabella di marcia senza ritardi (e senza improvvisazioni dell’ultimo minuto).

Anche in salotto il galateo non va in vacanza. I regali restano più spiritosi che sfarzosi, in pieno stile Windsor, e i passatempi sono selezionati con cura. Quest’anno niente giochi troppo competitivi o capaci di accendere discussioni (il celebre Monopoly, per esempio, non è esattamente il benvenuto), meglio quiz e giochi da tavolo più leggeri, da fare insieme senza trasformare anche il Natale in una sfida.

Re Carlo, quindi, si avvicina alle feste tenendo insieme due dimensioni: quella istituzionale, che non perde mai di vista il protocollo, e quella più personale, fatta di piccoli gesti capaci di avvicinare la monarchia alla vita quotidiana. E chissà che non faccia un’altra uscita anche a Capodanno!

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