Marta Fascina avrebbe dovuto lasciare Villa San Martino a fine settembre ma è ancora ad Arcore. La moglie simbolica di Silvio Berlusconi, morto al San Raffaele di Milano il 12 giugno dopo lunga malattia, pare abbia trovato il modo per non dover lasciare la villa benché gli accordi con la famiglia fossero diversi. La Deputata di Forza Italia sembra non voler lasciare la sua fortezza, dove peraltro sono custoditi tutti i ricordi di Silvio Berlusconi, e non ha la minima intenzione di tornare in Parlamento. Intanto, monta la polemica proprio all’interno del suo Partito, che chiede a gran voce il suo ritorno alla Camera dopo la valanga di assenze precedenti e successive alla scomparsa dell’ex Cavaliere.
La mossa di Marta Fascina per restare ad Arcore
Sembra proprio che l’ultima compagna di Silvio Berlusconi voglia rimanere a Villa San Martino in pianta stabile. Si era addirittura parlato della possibilità secondo cui un’ala della tenuta fosse destinata a lei, ma le carte del testamento dell’ex Premier parlano unicamente di un legato da 100 milioni che i suoi figli hanno accettato. L’accordo era quindi quello di lasciare la casa alla fine di settembre, ma così non è stato.
Marta Fascina avrebbe infatti deciso di istituire il suo ufficio di rappresentanza proprio lì, motivo per il quale il suo domicilio diventa inviolabile. A sancirlo è proprio l’articolo 68 della Costituzione, al comma 2, secondo il quale un Parlamentare non può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene. Questa è una prassi abbastanza diffusa, sebbene non per abitazioni sulle quali pende una richiesta di sgombero.
La nuova vita dopo Silvio Berlusconi
Dopo la scomparsa del leader di Forza Italia, Marta Fascina si è chiusa nel suo dolore. La Deputata di Forza Italia non è nemmeno tornata in Parlamento, generando malumori interni e in particolare in Annamaria Bernini, che l’ha liquidata in maniera diplomatica a SkyTg24: “Sono certa che opererà per il meglio perché è una persona seria, la decisione che prenderà sarà quella giusta”.
Giorgio Mulè si è invece espresso nel merito a Un giorno da pecora: “Deve superare il dolore che sta vivendo, nei suoi tempi e nei suoi modi, una tragedia che sta vivendo intimamente. Paolo Berlusconi l’ha voluta spronare, per quello è stato forte, le ha voluto dare una scossa”. Per il momento, Marta Fascina non torna a Montecitorio e, anzi, si è chiusa nel suo dolore ma ha rotto il silenzio il 29 settembre, il giorno in cui Silvio Berlusconi avrebbe compiuto 87 anni. Nella sua lunga lettera ha inoltre scritto di sentirsi perduta senza di lui, ma – a suo dire – avrebbe scelto di combattere e provare a voltare pagina.
Marta Fascina e Silvio Berlusconi si sono sposati con cerimonia simbolica il 19 marzo 2022. Alla cerimonia, che si è tenuta a Villa Gernetto, erano presenti gli affetti più cari, compresa la figlia Marina che è sempre stata molto vicina alla coppia. A suonare il piano, in un revival senza precedenti, era stato invece Fedele Confalonieri. Entrambi indossavano la fede ma il matrimonio non aveva alcun valore legale.