Vestiti da streghe, da mostri paurosi, da fantasmi o da zombie, con le braccia cariche di cestini pieni di leccornie e la voce divertita che grida: “Dolcetto o scherzetto?”. Negli ultimi anni ci siamo abituati a vedere i bambini, ma anche gli adulti, celebrare la notte più paurosa dell’anno, ma quali sono le sue origini e qual è il vero significato di travestimenti, zucche paurose e giochi?
Perché in effetti, gran parte di quello che sappiamo sul giorno di Halloween, lo abbiamo imparato guardando film e serie tv americane: dalle pellicole più divertenti a quelle più paurose, sono infatti tantissime ad avere come ambientazione temporale la notte più paurosa dell’anno che si festeggia nella serata del 31 ottobre. E negli anni anche in Italia l’usanza ha preso sempre più piede, ma in realtà le origini sono antichissime e con una storia tutta da raccontare.
Indice
Il significato della parola Halloween
Tutti ne parliamo, ma sappiamo cosa significa davvero la parola Halloween (in irlandese Hallow E’en)? Il suo significato deriva dalla forma contratta di All Hallows’ Eve, dove Hallow è il termine gaelico per indicare Santo. La traduzione corretta in italiano di Halloween, dunque, è “la notte prima di Tutti i Santi”, quindi del 1° novembre, Ognissanti, tradotto in inglese con All Hallows’ Day.
Inoltre, il termine inglese per scavare è “to hollow” e l’atto di scavare è “hollowing”, un suono che ricalca la parola stessa di Halloween e una simbologia legata alla morte.
Le origini della festa di Halloween
Ci sono diverse teorie sull’origine di Halloween e sul suo significato. Nella cultura popolare, però, “la notte delle streghe” sembra avere matrice celtica. Anche se non mancano coloro che la fanno risalire all’antica Roma. I cultori di questa opzione ritengono che la festa di Halloween possa ispirarsi alle celebrazioni dedicate a Pamona, la dea dei frutti e dei semi, oppure alla Parentalia, cioè la festa dei morti.
Più probabile, però, che le vere origini di questa celebrazione siano celtiche. A tal proposito si ritiene che Halloween derivi direttamente dalla festa di Samhain, che proviene dal gaelico e vuol dire “fine dell’estate”.
Se ci si pensa la notte più spaventosa dell’anno cade proprio tra la fine di ottobre e il primo di novembre e rappresenta, a livello simbolico, la fine della bella stagione e l’inizio dell’inverno. L’inizio di un tempo in cui si rimaneva in casa per molti mesi, riparandosi dal freddo e trascorrendo le serate a raccontare storie e leggende. Per i Celti, infatti, l’anno nuovo non cominciava il 1° gennaio, ma il 1° novembre.
A partire dall’840 d.C. papa Gregorio ha inserito in calendario la festa di Ognissanti, il 1 novembre (il due, invece, è quella dei morti). Si tratta di una festa precetto e inizialmente veniva celebrata anche la sua vigilia.
Significato di Halloween: perché le maschere spaventose
I Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno, il 31 ottobre appunto, il Samhain chiamasse a sé tutti gli spiriti dei morti e che le forze degli spiriti potessero congiungersi con il mondo dei viventi. Una notte di fusione temporanea delle leggi del tempo e dello spazio, durante la quale l’aldilà si fondeva con il mondo dei vivi e permetteva agli spiriti erranti di vagare indisturbati sulla Terra.
Si trattava, dunque, di una celebrazione che esorcizzava la paura della morte e degli spiriti con la vitalità dei festeggiamenti per la fine del vecchio anno. Durante la notte del 31 ottobre si tenevano raduni per la cerimonia dell’accensione del Fuoco Sacro e venivano compiti sacrifici animali. In questa occasione, i Celti indossavano maschere grottesche, realizzate con le pelli degli animali uccisi, per spaventare gli spiriti.
Halloween, oltre alle maschere la tradizione della zucca
Mascherarsi ad Halloween, quindi, deriva proprio da quella festa che affonda le sue radici nel passato più remoto e nelle usanze dei celti, che consideravano quella del 31 ottobre una notte dal sapore magico durante la quale le barriere tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliavano.
Gli Irlandesi, poi, l’hanno esportata anche negli Stati Uniti insieme a tutto il loro bagaglio di tradizioni. Oltre ai costumi, infatti, erano anche soliti intagliare rape o patate, diventate poi le zucche quando sono arrivati in America.
La tradizione vuole che vengano intagliate con facce spaventose e poste fuori dalla porta delle abitazioni illuminate dalla luce di una candela. Ma perché? La ragione va ricercata nella leggenda di Jack-o’-lantern. Si narra che fosse un fabbro irlandese ubriacone, riuscito più volte a fregare il diavolo durante la sua vita. Fino a quando, ormai morto, non è potuto entrare né al Paradiso né all’inferno. Per questa ragione la sua anima è rimasta bloccata nel mondo dei vivi in compagnia di una fiamma eterna dell’inferno dentro a una rapa. Esporre la zucca intagliata serve a far capire a Jack-o’-lantern che in quella casa non c’è posto per lui.
A questo personaggio pare che sia ispirato il protagonista di Nightmare Before Christmas, il film di animazione di Tim Burton che narra le vicissitudini di Jack Skeletron, il re delle zucche del Paese di Halloween.
Da dove nasce la tradizione di “Dolcetto o scherzetto?”
Halloween come lo conosciamo oggi è un insieme di tradizioni diverse. Basti pensare che quella legata alla richiesta “Dolcetto o scherzetto?” pare trarre le proprie origini nel Medioevo. All’epoca, in occasione della festa di Ognissanti, le persone in difficoltà giravano bussando alle porte delle abitazioni chiedendo aiuti in cambio di preghiere.
Oggi, invece, vengono richiesti dolci altrimenti il rischio è quello di incappare in dispetti.
Halloween, come è cambiato nel corso del tempo
Oggi le cose sono molto cambiate, Halloween è diventato un appuntamento dedicato ai travestimenti, agli allestimenti paurosi per la casa e al divertimento, magari provando a giocare con la magia. Una festa che piace a grandi e piccini che possono interpretare per qualche ora il mostro preferito, oppure guardare film paurosi alla televisione.
Il giorno di Halloween, quindi, si è trasformato negli anni, e soprattutto nel Novecento, in un’usanza molto influenzata dalle tradizioni più commerciali. Dagli Stati Uniti, dove è da tempo un appuntamento imperdibile, si è poi diffuso in molti Paesi del mondo.