Reflusso gastroesofageo: i rimedi naturali più efficaci

Acidità, difficoltà digestive, chi non ne ha mai sofferto almeno una volta nella vita. Vediamo di cosa si tratta e come trattare questi disturbi

Elisabetta Milani

Naturopata

Svolge attività di consulente in riflessologia plantare, kinesiologia applicata ed erboristeria. Studia e pratica Shiatsu e ginnastiche energetiche legate alla Medicina Tradizionale Cinese.

Cos’è il reflusso gastroesofageo

A volte è solo un disturbo altre può diventare una vera e propria malattia: la si definisce infatti così, malattia da reflusso gastroesofageo. Questo fenomeno avviene quando i succhi gastrici passano dallo stomaco all’esofago ed entrano in contatto con la sua parete con conseguente bruciore anche dietro lo sterno e sensazione di acidità in gola. Generalmente è una reazione fisiologica, soprattutto dopo aver mangiato, ma se questo effetto oltrepassa una certa soglia per frequenza e soprattutto perdura a lungo, il disturbo non è più solo tale ma deve essere affrontato come una malattia, perché potrebbero manifestarsi complicazioni, come erosioni della mucosa gastrica, ulcere, restringimenti dell’esofago, esofagite.

Sintomi

La frequenza di questi sintomi tipici può presentarsi ad intermittenza, magari al risveglio, oppure dopo i pasti, spesso di notte dalla mezzanotte alle 3 del mattino. Anche la posizione da sdraiati o piegati in avanti facilita la risalita di acidità. A lato dei sintomi tipici possono manifestarsi anche sintomi cosiddetti atipici:

Cause

Le cause ascrivibili al reflusso sono di diversa natura: alimentari, anatomiche, funzionali, ormonali e farmacologiche. Esiste anche un aspetto “meccanico”, fisico legato a come funziona il passaggio tra stomaco ed esofago: esiste una valvola, o meglio uno sfintere, che si contrae e si rilascia al passaggio di cibo e bevande e che funziona da barriera anti-reflusso. La pressione esercitata su questa porzione si modifica nelle varie fasce orarie e può essere influenzata anche da diverse condizioni ormonali, da principi attivi di farmaci che vengono utilizzati e quindi dilatarsi anche quando non si sta mangiando, lasciando transitare succhi gastrici.

Prevenzione

Possiamo prevenire il reflusso? Sì, in parte con l’alimentazione, evitando di introiettare i cosiddetti “reflussogeni” come caffè, cioccolato al latte, pomodoro, agrumi, menta, alimenti fritti. È fondamentale porre attenzione anche agli abbinamenti alimentari: non abbinare proteine e carboidrati, poiché la digestione richiederebbe tempi più lunghi, pomodori e formaggi possono causare acidità. È meglio consumare frutta lontano dai pasti. Spesso bere molta acqua durante il pasto può causare reflusso. L’indicazione generica è quindi quella di non mischiare zuccheri a proteine, di non abusare di sostanze nervine quali caffè o tè, di non far uso di bevande gassate. Per consigli più specifici è bene consultare un professionista dell’alimentazione che saprà dare indicazioni personalizzate.

Rimedi naturali

Possiamo aiutarci con rimedi naturali atti a proteggere lo stomaco dall’eccesso di acidità e a tamponare l’eventuale risalita degli stessi verso l’esofago, vediamo alcuni:

Emblica

L’emblica o l’amla produce dei frutti utilizzati in fitoterapia per la produzione di estratti secchi. Sono ricchi di vitamina C, vitamine del gruppo B, tannini, flavonoidi e polifenoli. Tra le varie proprietà esplicate dall’emblica vi è quella di sedare l’iperacidità, a beneficio di eventuale manifestazione di pirosi, e ulcera. È utile in caso di ernia iatale, difficoltà digestiva, gastrite.

Resina di Lentisco

La Resina di Lentisco o mastice di Chio è un rimedio masticabile adatto a chi soffre di reflusso gastroesaofageo, acidità di stomaco da ernia iatale. Le proprietà del Lentisco si esplicano grazie alle sue componenti triterpeniche, antocianine. È in grado di svolgere un’azione antibatterica e protettiva a livello gastrico. Funziona molto bene in caso di ulcera peptica, poiché la sua resina pare sia in grado di modificare morfologicamente il batterio Helicobacter Pylori riducendolo e indebolendolo. Il lentisco agisce da antinfiammatorio per tutto il tratto gastrointestinale ed è un valido supporto alla terapia farmacologica in caso di Morbo di Chron.

Altea

Di questa preziosa pianta vengono utilizzate le radici e le foglie per i preparati fitoterapici. L’altea possiede la caratteristica di essere ricca di mucillagini, come la malva, amido, flavonoidi e amminoacidi. Le proprietà antinfiammatorie ed emollienti aiutano la funzionalità fisiologica digestiva dello stomaco, anche a livello psicosomatico, nella digestione di situazioni che non ci piacciono. È indicata in caso di, gastrite, faringite esofagite, tosse secca, colite.

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