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Cos’è e cosa serve la meditazione
Un numero sempre più crescente di persone si avvicina alla pratica della meditazione per mantenere o ritrovare il proprio benessere mentale e fisico, ma che cos’è la meditazione? Si tratta di un allenamento mentale semplice ma capace di connettere mente, corpo e spirito che, se praticato regolarmente e in modo costante, consente di sviluppare coscienza di sé, autocontrollo ed equilibrio.
Il termine meditazione deriva dal sanscrito, lingua tradizionale indiana, e più precisamente dalla parola dhyana, che significa attenzione, contemplazione. L’esercizio di meditazione comprende esercizi finalizzati al rilassamento muscolare e psichico autoindotto, tecniche di respirazione, ripetizione di suoni o semplicemente l’osservazione dei propri pensiero, per focalizzare l’attenzione all’interno di sé e promuovere uno stato di autocoscienza e di calma interiore.
Benefici
Studi e ricerche sulla meditazione hanno dimostrato che la pratica costante e regolare della meditazione è in grado di produrre un rilassamento duraturo nel tempo che consente di migliorare la risposta alle sfide della vita. Grazie alla meditazione infatti è possibile favorire l’autocontrollo sui pensieri e sulle emozioni nel quotidiano e gestire meglio sentimenti di rabbia, tristezza, nervosismo o condizioni come ansia, stress, agitazione, depressione e altri disturbi dell’umore.
Grazie alla meditazione, infatti, non solo è possibile modificare i propri schemi di pensiero generando nuovi modelli di comportamento, ma si verificano variazioni ormonali e cerebrali che favoriscono il buon umore e che possono migliorare a lungo termine le funzioni cognitive ed emotive della persona, la memoria, la capacità di apprendimento, la regolazione delle emozioni l’empatia.
Nell’ambito di uno stile di vita sano, la pratica della meditazione rappresenta una risorsa gratuita che consente di aumentare il proprio benessere non solo mentale ma anche fisico favorendo una corretta respirazione, la regolarità del battito cardiaco e della pressione sanguigna, l’equilibrio dei ritmi biologici, la percezione del dolore e ritardando l’invecchiamento cerebrale. La pratica della meditazione, migliorando l’atteggiamento mentale e attraverso il rilascio di determinati ormoni, sembra poi avere effetto positivo sui processi di omeostasi dell’organismo e questo può aiutare a prevenire l’insorgenza di malattie.
I benefici della meditazione possono essere già evidenti dopo otto settimane di pratica quotidiana per almeno 30 minuti al giorno, ma sono maggiori in coloro che meditano regolarmente per lunghi periodi.
Principali metodi
Esistono diversi modi per praticare la meditazione sviluppati nel corso degli anni e ogni persona può scegliere la propria tecnica per iniziare a meditare. I principali metodi di meditazione sono:
- meditazione mindfulness;
- meditazione vipassana (o consapevole);
- meditazione zen;
- meditazione trascendentale;
- meditazione Ho’oponopono;
- meditazione dinamica;
- meditazione camminata;
- meditazione kundalini.
Alcuni metodi di meditazione ricalcano tradizioni religiose, altre mirano alla connessione con la propria parte spirituale senza avere però connotazioni religiose, altre ancora si propongono di essere un allenamento puramente mentale, slegato dalla spiritualità. Alcuni tipi di meditazione poi richiedono di rimanere fermi in una posizione rilassata e in silenzio, altri metodi prevedono invece il movimento del corpo, altri ancora di produrre specifici suoni o ripetere frasi note come mantra.
Dal punto di vista tecnico esistono fondamentalmente due tipi di meditazione: la meditazione che richiede concentrazione e la meditazione consapevole. Il primo richiede di porre attenzione su un oggetto o su una visione fino a raggiungere calma, rilassamento e chiarezza mentale. Il secondo tipo di meditazione si basa sulla consapevolezza dei propri pensieri e delle proprie emozioni: in questo caso quando si medita ci si apre a ciò che si pensa e si prova senza giudizio e senza una reazione. La meditazione consapevole consente di uscire dai propri schemi comportamentali condizionati, consentendo a chi la pratica di creare nuove strategie per affrontare gli eventi della vita. Queste due tecniche di meditazione possono essere integrate tra loro nella meditazione contemplativa che stimola sia la capacità di apertura sia quella di focalizzazione.
L’obiettivo comune a ogni metodo di meditazione resta quello di distogliere temporaneamente l’attenzione dal mondo esterno e ai pensieri e ai giudizi che lo riguardano, per concentrarsi sul momento presente e su se stessi.
Come iniziare
Chi non ha mai sperimentato nessuno dei principali metodi di meditazione potrebbe ritenere queste tecniche troppo complicate, ma la pratica della meditazione non è difficile come sembra. In realtà, alcuni metodi di meditazione prevedono di raggiungere uno stato mentale del tutto simile a quello che ognuno di noi prova quando si immerge in un’attività. Quando ad esempio siamo focalizzati mentre svolgiamo un esercizio fisico o uno sport, se facciamo yoga o andiamo a correre, se ci dedichiamo con passione a risolvere un puzzle, a fare giardinaggio o la maglia, stiamo inconsapevolmente meditando.
Le tecniche di meditazione vere e proprie richiedono semplicemente di aggiungere consapevolezza al fine di raggiungere volontariamente uno stato mentale che, come abbiamo visto, conosciamo bene. Il metodo più semplice per iniziare a meditare è quello di sedersi in una posizione comoda, in un luogo privo di elementi di disturbo, chiudere gli occhi e concentrarsi sul proprio respiro, sulle sensazioni del proprio corpo, su una visione o sui propri pensieri ed emozioni, senza che questi ci trascinino, ma solo osservandoli. La meditazione può avvenire con o senza musica. In alternativa, esistono numerose meditazioni guidate, che possono aiutare ad avvicinarsi a questa pratica. Il rilassamento può essere favorito dall’utilizzo di rimedi naturali, ad esempio diffondendo nell’ambiente essenze di lavanda o melissa. Inizialmente è possibile meditare solo per pochi minuti, aumentando di giorno in giorno il tempo da dedicare a questa pratica.
Fonti: