Indice
Sintomi
Il gonfiore addominale è un problema molto comune e diffuso tra la popolazione. In genere, la pancia gonfia colpisce prevalentemente le donne e presenta sintomi facilmente riconoscibili, più o meno fastidiosi. Il gonfiore addominale è provocato da un eccesso di gas intestinali da cui conseguono i sintomi di questo disturbo. Quando si accumula aria all’interno della pancia, l’addome risulta teso. La tensione addominale provocata dai gas intestinali può essere visibile, quindi accompagnata a un aumento del girovita. Altri sintomi legati al gonfiore addominale sono mal di pancia, fitte a livello dell’addome, crampi, meteorismo e flatulenza. In alcuni casi, il gonfiore a livello della pancia è associato ad alterazioni relative alla consistenza delle feci o della frequenza nelle evacuazioni: chi è soggetto a questo tipo di disturbo può infatti soffrire anche stitichezza e costipazione, diarrea, oppure all’alternanza di queste due condizioni.
Cause del gonfiore addominale
Tra le cause della pancia gonfia troviamo innanzitutto abitudini alimentari scorrette. Una dieta poco equilibrata o che include determinati cibi può portare a disturbi della digestione. Un’alimentazione scorretta può portare a una digestione lenta e difficile che a sua volta causa non solo a rallentamento dello svuotamento gastrico, iperacidità e cambiamenti della peristalsi, ma anche squilibri del microbiota intestinale, cioè della popolazione di microorganismi che costituiscono la flora batterica intestinale. In queste situazioni, gli alimenti mal digeriti possono fermentare a livello intestinale portando all’accumulo di gas.
A causare gonfiore intestinale possono essere anche fattori psicologici, come l’ansia e l’agitazione, poiché il malessere a livello emotivo può avere ripercussioni sui processi digestivi e provocare spasmi gastrointestinali, gonfiore addominale, coliche, meteorismo e flatulenza.
Anche uno stile di vita sedentario, o il trascorrere molte ore in posizione seduta o in piedi, può portare ad avere la pancia gonfia: dopo una giornata di lavoro in cui si sta in posizione eretta o seduti alla scrivania, non è raro soffrire di eccesso di gas e dolori addominali. Attenzione anche al tipo di abbigliamento che si indossa e alle scarpe che si portano durante la giornata: vestiti molto stretti e tacchi alti possono peggiorare il problema per una pressione diretta sull’addome o perché costringono a una postura innaturale.
Infine, esistono intolleranze alimentari e patologie che possono essere associate al gonfiore addominale e a disturbi gastrointestinali.
Malattie associabili all’intestino gonfio
L’intestino gonfio può dipendere da intolleranze alimentari come l’intolleranza al lattosio e l’intolleranza al glutine. Chi soffre di intolleranza al lattosio non digerisce lo zucchero presente nel latte e in diversi derivati del latte. Alcune persone presentano un deficit dell’enzima lattasi e sono quindi incapaci di scindere il lattosio in glucosio e galattosio. Il lattosio viene di conseguenza digerito dalla flora batterica intestinale producendo acido lattico e idrogeno: questo processo porta a sviluppare gas responsabili del gonfiore addominale e di altri sintomi come diarrea e flatulenza, che possono comparire già nei primi minuti dopo aver consumato alimenti che contengono lattosio.
Nell’intolleranza al glutine, invece, sintomi come il gonfiore addominale derivano in genere dal malassorbimento di nutrienti che consegue la malattia. Nelle persone celiache, infatti, il sistema immunitario attacca particolari sequenze aminoacidiche presenti nel glutine, la frazione proteica del frumento. Poiché la reazione del sistema immunitario verso queste sequenze, avviene in fase di assorbimento, l’attacco causa un progressivo danno alla parete intestinale. A mano a mano che il danno procede, i sintomi della celiachia possono diventare sempre più gravi e includere dimagrimento, diarrea frequente, stipsi e gonfiore addominale, oltre a sintomi differenti da quelli legati strettamente alla digestione.
Altre malattie che possono portare ad accusare gonfiore addominale sono l’obesità, malattie a carico dell’appartato gastrointestinale o del fegato e stati infiammatori che interessano l’intestino, come nel caso della sindrome del colon irritabile e della colite.
Cosa fare per sgonfiare la pancia
Per combattere il gonfiore addominale è sempre consigliabile indagare sulle cause, soprattutto se i sintomi dell’intestino gonfio si presentano in modo frequente o per periodi prolungati. Se si ha spesso la pancia gonfia o se si i problemi intestinali perdurano oltre le due settimane è opportuno rivolgersi al proprio medico curante.
Come abbiamo visto, l’intestino gonfio può dipendere da un’intolleranza al lattosio o dalla celiachia, cioè dall’intolleranza al glutine. In base ai sintomi, il medico potrebbe prescrivere test per verificare o escludere tali condizioni; in caso venisse confermata un’intolleranza al lattosio, il gonfiore addominale può essere risolto eliminando gli alimenti che contengono questo disaccaride o attraverso l’integrazione dell’enzima lattasi, mentre in caso di celiachia è necessario escludere dalla dieta tutti gli alimenti che contengono glutine.
Se il gonfiore addominale è legato a infiammazioni intestinali come la colite o alla sindrome del colon irritabile, il tipo di intervento potrebbe includere l’adozione di una dieta Low FODMAP, cioè una dieta che escluda o limiti i cibi che contengono monosaccaridi, disaccaridi, oligosaccaridi e polioli fermentabili. Questi zuccheri semplici e complessi si trovano in molti alimenti di origine vegetale tra cui frutta, verdura e legumi, oltre che nel latte e nei suoi derivati. Alcune persone mostrano una soglia di tolleranza molto bassa per questi zuccheri e il loro consumo causa facilmente gonfiore addominale, in genere associato a stipsi e diarrea alternate e a coliche. In questo caso, per risolvere il gonfiore addominale e gli altri sintomi, si procede eliminando per un determinato periodo tutti gli alimenti ricchi di FOMAP. Dopo un lasso di tempo di sei-otto settimane vengono reintrodotti gradualmente tali alimenti, in modo graduale e verificando l’eventuale ricomparsa dei sintomi. In questo modo è possibile capire quali cibi scatenano i sintomi e, di conseguenza, impostare un regime alimentare che possa essere portato avanti nel tempo senza dare disturbi intestinali e senza rischi per la salute.
Ovviamente, se dietro il gonfiore addominale ci sono cause come intolleranze alimentari, colite o sindrome del colon irritabile, non è possibile affidarsi al fai da te: deve essere il medico a effettuare una diagnosi e impostare il tipo di intervento corretto. Decidere autonomamente di eliminare determinati alimenti dalla propria dieta per periodi prolungati può infatti essere pericoloso perché può esporre a carenze nutrizionali importanti e, di conseguenza, a problemi di salute.
Se invece il gonfiore addominale non dipende da nessuna patologia è possibile sia causato da abitudini poco salutari, alimentari e non: in questo caso sarà necessario correggere il proprio comportamento a tavola, meglio se facendosi seguire da un/una nutrizionista, e iniziare a muoversi di più attraverso un adeguato esercizio fisico. Uno stile di vita sedentario, o anche stare troppo seduti o in piedi nel corso della giornata, può infatti avere ripercussioni negative sulla digestione e provocare gonfiore addominale.
Quando alla base dell’intestino gonfio ci sono stress, ansia e agitazione, occorrerà invece agire sulle problematiche emotive che si ripercuotono sulla digestione. Oltre a rivolgersi a un/una psicologo/a, in questo caso è possibile ricorrere a rimedi naturali calmanti e rilassanti come la lavanda, la melissa, la camomille e la passiflora oppure con piante che migliorano la risposta dell’organismo allo stress come la rodiola e l’eleuterococco. L’ansia e l’agitazione possono essere trattate anche grazie a pratiche che favoriscono il rilassamento tra cui la meditazione e gli esercizi di respirazione da associare ad altri tipi di intervento.
Rimedi naturali contro il gonfiore
Può succedere di sperimentare gonfiore addominale nonostante si segua una corretta alimentazione e un corretto stile di vita. Nelle persone in cui il gonfiore addominale dato dall’accumulo di gas si manifesta in modo sporadico o comunque poco di frequente, è possibile intervenire con rimedi naturali che possono aiutare a risolvere in modo abbastanza rapido tensione addominale, crampi, flatulenza e meteorismo.
I rimedi naturali contro il gonfiore addominale sono utili anche in caso di intolleranze alimentari e infiammazioni intestinali ma, in questi casi, non devono essere visti come risolutivi: i rimedi naturali possono aiutare a ridurre i sintomi gastrointestinali legati a patologie, intolleranze e infiammazioni ma è sempre importante lavorare sulle cause per una risoluzione definitiva del problema e per evitare un aggravamento delle proprie condizioni di salute generale.
Fatta questa premessa, i rimedi naturali che possono aiutare a combattere il gonfiore addominale sono tutte quelle piante definite carminative, cioè capaci di promuovere l’espulsione di gas intestinali e migliorare l’equilibrio del microbiota. Si tratta sostanzialmente di prodotti naturali capaci di rilassare la muscolatura dell’intestino e di svolgere un’azione antisettica mirata. Esistono molte piante dall’azione spasmolitica e antisettica, ma tra quelle più efficaci per sgonfiare la pianta troviamo:
- finocchio;
- cumino dei prati;
- anice verde
- anice stellato;
- menta;
- aneto;
- camomilla romana;
- camomilla tedesca;
- nigella o cumino nero.
Queste piante possono essere assunte sotto forma di tisana, tintura madre o altre preparazioni erboristiche secche o liquide, in base al tipo di pianta. È possibile fare ricorso a questi rimedi naturali contro il gonfiore addominale al bisogno, nel momento in cui si manifestano i sintomi, oppure per periodi prolungati come coadiuvanti ad altri interventi.
Ad esempio, in caso di gonfiore addominale si può preparare un infuso con una o più delle erbe sopraelencate da bere caldo o tiepido appena si manifestano sintomi come tensione addominale, dolori, crampi ed eccessiva produzione di gas. L’infuso può però anche essere somministrato tiepido durante o dopo i pasti principali per favorire la digestione o nell’arco della giornata per periodi prolungati.
Poiché le piante carminative sono ricche di oli essenziali, in commercio si trovano facilmente anche le essenze da esse estratte. Tali essenze, opportunamente diluite in olio vegetale, possono essere usate internamente per combattere il gonfiore addominale oppure usate, sempre diluite, per massaggi utili per sgonfiare la pancia. In genere si utilizzano da uno a un massimo di tre oli essenziali mescolandone al massimo cinque gocce in tutto ogni dieci millilitri di olio di oliva, di girasole o di mandorle dolci.
Molte erbe con azione carminativa trovano impiego in cucina come spezie: è il caso ad esempio del cumino, del coriandolo, della menta e dell’aneto. Queste erbe sono utilizzate in molte ricette e il loro uso regolare può contribuire a rendere gli alimenti più digeribili e ridurre la pancia gonfia e altri sintomi associati a cattiva digestione.
Se il gonfiore e i crampi addominali sono una conseguenza di stress, stati d’ansia e agitazione, alle piante carminative sopracitate si possono associare piante dall’azione antistress, rilassante, calmante e sedativa. Esempi di rimedi che contribuiscono a ridurre lo stress sono, come abbiamo già visto, la rodiola e l’eleuterococco, mentre contro l’ansia e l’agitazione si possono usare la melissa, l’arancio amaro, la passiflora, il tiglio e il biancospino. Melissa e arancio amaro svolgono poi un duplice effetto perché da un lato svolgono azione digestiva e dall’altro hanno proprietà calmanti. Anche molti oli essenziali possono aiutare a ridurre l’ansia, l’agitazione e a diminuire il gonfiore addominale: ad esempio, a questo scopo funzionano molto bene gli oli essenziali di lavanda, di melissa, di neroli, da aggiungere al diffusore elettrico o al bruciatore o da utilizzare per massaggi all’addome o sul corpo. Per effettuare massaggi rilassanti per combattere l’agitazione oppure per i massaggi fai da te per sgonfiare la pancia è sufficiente mescolare cinque gocce di essenza a un cucchiaio di olio vegetale a scelta e utilizzare poi la miscela per massaggi mirati all’addome o su tutto il corpo.
Chiaramente non esiste un rimedio naturale migliore per il gonfiore addominale e ognuno può trovare maggiori benefici con una o più piante differenti. Per trovare il rimedio giusto per sé è sempre meglio rivolgersi all’erborista che sarà sicuramente in grado di formulare una miscela personalizzata in base ai propri gusti, alle proprie esigenze e necessità. Chiedere consiglio all’erborista consente anche di valutare eventuali effetti collaterali, controindicazioni e interazioni tra erbe e farmaci o tra diversi integratori che si assumono contemporaneamente.
Nelle persone che soffrono di reflusso gastroesofageo, ad esempio, risulta sconsigliata la menta, sia da sola sia in miscela con le altre erbe perché può peggiorare l’acidità di stomaco. In questo caso è possibile invece aggiungere la liquirizia alle miscele digestive, indicata per il reflusso, ma controindicata se si ha pressione alta o ritenzione idrica. Rimedi come il tiglio o il biancospino, invece, sono ottimi per combattere l’agitazione che può portare a gonfiore addominale ma non sono indicati per chi soffre di pressione bassa. Quando si parla di rimedi naturali, dunque, meglio evitare il fai da te e rivolgersi a un/una professionista per trovare il rimedio giusto.