Come dimagrire in menopausa?

Sono molte le donne che pensano che dimagrire dopo la menopausa sia impossibile. Eppure non è così! Vediamo come fare

Pubblicato: 12 Settembre 2021 11:04

Roberta Martinoli

Medico Nutrizionista

Dopo una Laurea in Scienze Agrarie e un Dottorato di Ricerca in Fisiologia dei Distretti Corporei, consegue una Laurea in Scienze della Nutrizione Umana e in Medicina e Chirurgia.

Definizione e rischi correlati all’aumento del peso corporeo

La menopausa è per definizione l’ultimo flusso mestruale della donna e rappresenta il momento in cui l’attività riproduttiva cessa definitivamente. Questo fenomeno è legato ad una brusca caduta degli ormoni ovarici ed in particolare degli estrogeni. Nella donna in post-menopausa, per motivi legati ai processi di invecchiamento, si concentrano diversi fattori di rischio capaci di portare ad un aumento del peso corporeo e alla comparsa di condizioni patologiche grasso-correlate come l’insulino-resistenza, la sindrome pluri-metabolica ed il diabete.

La tendenza all’aumento ponderale rappresenta un aspetto tipico di questa fase della vita della donna. Tenendo conto che nella popolazione italiana l’età media di entrata in menopausa è di 50-51 anni, già a partire dai 40 anni di età le donne cominciano a notare un aumento del peso corporeo e del grasso sottocutaneo addominale a cui si associa un aumento del tessuto adiposo viscerale.

Non bisogna poi trascurare il fatto che nel 49% delle donne in menopausa è presente una stanchezza generale (astenia) che si riflette sullo stile di vita, sensibilmente più sedentario rispetto a quello delle donne in età fertile. La ridotta mobilità, oltre a favorire l’aumento del peso corporeo, rende più celere la perdita di massa muscolare a cui si va incontro con il progredire dell’età.

Perché si ingrassa con la menopausa?

Si stima che in condizioni fisiologiche il peso di una donna in menopausa possa essere di 5 kg superiore rispetto al peso forma dei venti anni. Nella media delle donne, infatti, i cambiamenti ormonali legati al passaggio dalla fase fertile alla menopausa comportano un rallentamento del metabolismo associato ad una riduzione della massa magra e ad un incremento del grasso corporeo.

La caduta degli estrogeni e l’abbondanza relativa di androgeni porta anche ad una distribuzione diversa del grasso di deposito. Se durante la fase fertile la gran parte delle donne tende ad ingrassare a livello delle cosce e dei fianchi (disposizione ginoide del grasso di deposito), a seguito della menopausa e sotto l’influsso degli androgeni si ha un aumento delle circonferenze di spalle, torace, braccia e vita. Si dice allora che la distribuzione del grasso corporeo è di tipo androide, ovverosia più simile a quella del maschio.

In particolare può accadere che la circonferenza vita, che in una donna normopeso è pari o inferiore ai 70 cm, arrivi a misurare oltre gli 88 cm. Questo valore non viene scritto a caso ma è stato derivato da una serie di studi su grandi numeri di popolazioni femminili e rappresenta il limite da non superare se non si vuole correre un rischio aggiuntivo di andare incontro a malattie dismetaboliche e cardiovascolari.

Dimagrire in menopausa

Le azioni che portano a una perdita di peso dopo la menopausa sono le stesse che si dimostrano efficaci in ogni fase della vita di una donna. L’errore da non fare è quello di optare per diete drastiche che sono difficili da portare avanti nel lungo periodo e che ci espongono ad un serio rischio di malnutrizione con ulteriore decadimento dello stato di salute.

È fondamentale, invece, agire sullo stile di vita tornando a fare movimento se si era da tempo sedentarie oppure incrementando l’attività fisica se si era già fisicamente attive. Vanno bene tutti gli sport all’aria aperta (marcia, running, bicicletta) e quelli che alternano attività aerobica e anaerobica (allenamento funzionale, allenamento tabata, cross training).

L’alimentazione può essere concordata con l’ausilio di un professionista (medico o biologo nutrizionista). Se si fa fatica a seguire una vera e propria dieta sarà utile acquisire una serie di abitudini che si dimostrano altamente efficaci nel garantire la perdita del peso corporeo anche nelle donne più mature.

Come dimagrire senza seguire una dieta

Le sane abitudini fanno un’alimentazione sana. Gli esperti del comportamento umano sono concordi nel ritenere che per acquisire una nuova abitudine bisogna ripetere la stessa azione per almeno sette giorni di seguito. Sono proprio le cose che facciamo ogni giorno a condizionare in un senso o nell’altro il nostro stato di salute. Così, per esempio, concedersi qualche dolce ogni tanto è cosa ben diversa dal mangiare dolci tutti i giorni, o ancora fare sport solo nel fine settimana non potrà giovarci al pari di una regolare pratica sportiva.

Se avere abitudini sane contribuisce a mantenerci sani, la cosa più intelligente che possiamo fare è educarci alle sane abitudini. E non è affatto vero, come dicono in tanti, che tutte le cose belle nella vita fanno male!

Se non si ha voglia di seguire una vera e propria dieta, il percorso più corretto è quello di acquisire, una alla volta, le abitudini riportate in questo elenco.

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