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Cos’è
Il caffè d’orzo è una bevanda alternativa al caffè tradizionale, naturalmente priva di caffeina o altre sostanze stimolanti. L’assenza di effetti stimolanti, rende il caffè d’orzo una valida alternativa al caffè tradizionale nelle persone agitate, ansiose o che soffrono di insonnia. Come suggerisce il nome, il caffè d’orzo si prepara con i chicchi dell’orzo, un cereale apprezzato in cucina per preparare primi piatti e minestre, insalate e farine, oltre al caffè.
Il consumo di caffè d’orzo, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è per nulla recente. Il caffè, ma anche il tè d’orzo sono infatti bevande molto popolari in Asia, diffuse in Cina, Giappone, Corea del Sud. Il caffè d’orzo consumato in questi paesi viene preparato grazie all’infusione dei chicchi d’orzo interi e tostati, ma spesso si utilizza anche orzo macinato. Normalmente viene servito così com’è, senza zucchero, ma esistono anche delle varianti in cui all’orzo viene unito mais o che prevedono l’aggiunta di panna o latte alla bevanda. Nella medicina tradizionale cinese, si tratta anche di un rimedio contro la diarrea, gli stati infiammatori e l’eccessiva stanchezza fisica e mentale.
Fino a metà del secolo scorso, anche nel nostro Paese il caffè d’orzo era molto diffuso poiché sicuramente meno costoso e più reperibile del caffè arabica. Così, l’orzo coltivato nelle nostre campagne, una volta raccolto veniva pazientemente tostato e macinato per realizzare una bevanda da consumare calda o fredda, dal sapore delicato e leggermente amaro, vagamente simile a quello del caffè. Rispetto al caffè tradizionale, quello d’orzo non differisce solo per il gusto ma anche ovviamente per le proprietà.
Proprietà e benefici
L’orzo è un cereale i cui chicchi sono ricchi di vitamine del gruppo B e minerali come ferro, zinco e manganese. Il caffè d’orzo contiene anche molecole antiossidanti e antinfiammatorie come la quercetina, una sostanza che aiuta a regolare la pressione sanguigna migliorando la salute di cuore e cervello. Il consumo di caffè d’orzo può contribuire a ridurre gli stati infiammatori e a prevenire o a contrastare i danni dei radicali liberi. L’infiammazione e lo stress ossidativo indotto dall’eccesso di radicali liberi sono tra le cause principali dell’invecchiamento precoce e dello sviluppo di malattie croniche e degenerative, tra cui rientrano anche i tumori. Pertanto, un’alimentazione ricca di sostanze antinfiammatorie e antiossidanti rappresenta un’ottima strategia per preservare la salute e il benessere.
Inoltre, il caffè d’orzo potrebbe aiutare a perdere peso; sembra infatti che gli acidi clorogenici e vanillici presenti nella bevanda contribuiscano ad aumentare il consumo di grassi a riposo da parte dell’organismo. Inoltre, le bevande che si ottengono da questo cereale sono praticamente prive di calorie o ne contengono una quantità irrisoria poiché i carboidrati che vengono estratti attraverso l’infusione sono presenti in tracce. Chi sta cercando di tornare al proprio peso ideale può dunque consumare tranquillamente caffè d’orzo, ovviamente evitando di dolcificare la bevanda con zucchero, miele o con altri edulcoranti calorici.
Come si prepara
Il caffè d’orzo è facilmente reperibile nei negozi di alimentari e nei supermercati sia in versione macinata, simile al caffè tradizionale, sia in versione solubile. Il caffè d’orzo macinato si prepara con la caffettiera, come avviene con il caffè, mentre nella versione solubile è sufficiente sciogliere la polvere in acqua calda o tiepida. Se si acquista caffè d’orzo solubile, attenzione alla lista degli ingredienti poiché molte formulazioni contengono anche caffè e zucchero, non solo orzo.
Il caffè d’orzo può essere preparato anche a partire dai chicchi, come si faceva una volta e come si usa ancora nei paesi asiatici. Per prepararlo si utilizza orzo tostato oppure si tostano i chicchi in padella a fuoco vivace per circa dieci minuti o comunque finché l’orzo non apparirà marrone scuro. Durante la tostatura dell’orzo, occorre mescolando di continuo; quando è pronto, si spegne la fiamma e si lascia raffreddare.
L’orzo tostato deve poi essere macinato con un macina caffè per poter essere usato nella caffettiera. In alternativa si può semplicemente preparare un infuso con i chicchi interi, da lasciare in acqua bollente per una decina di minuti per poi filtrare e consumare la bevanda. Le dosi vanno da 3-4 grammi di orzo fino a circa 10 grammi per tazza d’acqua, in base ai propri gusti.
Controindicazioni
L’orzo è un cereale consumato da molto tempo a scopo alimentare e il suo uso in cucina è considerato sicuro e privo di rischi per la salute della maggior parte di persone. Il caffè d’orzo non fa differenza: si tratta di una bevanda priva di particolari effetti collaterali e dunque se ne possono bere diverse tazze al giorno. L’unica controindicazione riguarda le persone celiache o intolleranti o allergiche al glutine. L’orzo è infatti un cereale che contiene glutine, quindi il caffè e il tè che se ne ricava potrebbe contenere tracce di questo composto proteico e scatenare i sintomi tipici della malattia.