Luca Zingaretti ha la fama di essere una persona schiva e molto riservata. Quando parla lo fa sempre con compostezza, ponderando bene le parole e dosando con attenzione i ricordi e le emozioni che intende condividere. Così è su Instagram e così è nelle interviste, come quella rilasciata al Corriere della sera e uscita in concomitanza con il suo 60esimo compleanno.
Un traguardo importante, un momento per fermarsi, guardarsi indietro e riflettere su ciò che è stato e su ciò che sarà, lasciandosi andare anche a una confidenza inedita sull’incontro con Luisa Ranieri, sua moglie.
Luca Zingaretti, l’incontro con Camilleri che gli ha cambiato la vita
Sono due gli incontri con Andrea Camilleri che hanno rappresentato uno spartiacque nella carriera di Luca Zingaretti, tre se se ne considera uno non fisico, ma letterario. Il primo risale all’epoca in cui l’attore frequentava l’Accademia d’arte drammatica di Roma, per la quale abbandonò una promettente carriera calcistica (giocava in serie B nel Rimini). All’epoca lo scrittore insegnava regia televisiva: “Non c’era una lira per le telecamere. Così insegnava per tre ore con la sua affabulazione”, ricorda oggi l’attore.
Il secondo incontro è, in ordine di tempo, quello letterario: “In una piccola libreria comprai un romanzo di Camilleri: era Il cane di terracotta. Scoprii questo personaggio strepitoso. Avrei comprato volentieri i diritti, ma non avevo né i soldi, né il nome. Per fortuna se li procurò un piccolo produttore, Carlo Degli Esposti. Dissi alla mia agente: anche se cercano un attore alto e biondo, voglio quella parte. Scelsero me”.
Da qui, poi, il terzo incontro, quello che sancì l’inizio di una proficua e indimenticabile collaborazione, il momento in cui autore e interprete hanno iniziato a lavorare insieme alla fiction italiana più famosa nel mondo: “Disse che avrei fatto un bel lavoro. Anche se lui aveva in mente un altro tipo di attore, tipo Pietro Germi quando fa il commissario Ingravallo”.
Luca Zingaretti, il futuro dopo Montalbano
Ora che l’epopea di Montalbano è arrivata al termine, sia nella finzione che nei romanzi, per Luca Zingaretti si apre un nuovo capitolo: “Ho dato molto, ho avuto tantissimo. È stata una cavalcata meravigliosa. Ma dovevo imparare a sopravvivergli”. E per farlo non solo si è buttato su altri personaggi, ma si è cimentato nel doppiaggio e nella regia.
“Il doppiatore: lo zio profeta di Encanto, il prossimo cartone Disney. L’attore del primo prison drama italiano per Sky, Il re: il direttore di un carcere che si crede onnipotente. E il regista. Del mio primo film. Una storia di rinascita”, spiega.
Luca Zingaretti, come ha conquistato Luisa Ranieri
Nel bilancio di una vita di successi non poteva non essere menzionata anche la sua più grande conquista, la moglie Luisa Ranieri. Insieme hanno celebrato quest’estate nove anni di matrimonio e hanno avuto due splendide figlie. Se l’attrice ha spesso parlato del suo rapporto con Zingaretti e speso belle parole, sono più rare le occasioni in cui lui ha rilasciato dichiarazioni sulla moglie. Eppure ora emerge come si siano conosciuti e come abbia fatto a conquistarla.
“La conquistai sul set di Cefalonia. Le facevo trovare fiori dappertutto. Prenotavo l’intero ristorante, c’erano fiori su ogni tavolo. Cedette per sfinimento”, ha dichiarato.