L’idea di far alternare dieci conduttrici alla conduzione de Le Iene per sostituire Alessia Marcuzzi si è rivelata particolarmente vincente. Le donne provenienti da diversi ambiti del mondo dello spettacolo e dello sport, che hanno deciso di mettersi alla prova al fianco di Nicola Savino hanno portato la loro simpatia, il loro carisma e i loro valori e, questo, è piaciuto al pubblico. E, questa volta, è toccato a Michela Giraud.
Michela Giraud, il discorso contro gli haters
Comica di successo, Michela Giraud ha affiancato Nicola Savino nella conduzione de Le Iene per regalare al pubblico una serata speciale. L’ironia per affrontare lo show di certo non le manca, e lo dimostra fin dal primo minuto della puntata. La sua simpatia, l’allegria contagiosa la fanno da padrone e fin da subito riesce a sentirsi perfettamente a suo agio.
Anche Michela Giraud, come già successo a Madame, a Paola Egonu, Rocio Munoz Morales, Elodie ed Elisabetta Canalis, ha voluto mettere in luce una delle tematiche che più ha a cuore: il diritto di essere se stesse, di piacersi e di non piacersi senza dover ricevere il giudizio tagliente delle altre persone. In particolar modo, si è scagliata contro gli haters che, più volte, sui social offendendo personaggi famosi e non.
Ma quanto sono amata? – ha esordito Michela – Specie sui social. Mi scrivono delle cose bellissime: sei grassa, sei volgare, sei grassa e volgare, fai comicità per casalinghe. Il mio ragazzo mi dice: “Non dargli peso, questa gente non si merita il tuo tempo”. E ha ragione. Ma io ci sto male. Non vorrei leggere quelle cose, ma non resisto. Rosico.
Michela Giraud e il diritto di non essere perfetti
La cattiveria gratuita, soprattutto quella espressa a parole sui social, può ferire anche le persone apparentemente più forti ed ironiche. La Giraud, dopo aver cercato per tanto tempo una risposta arguta, ha trovato il modo per mettere a tacere gli haters nella maniera più impensabile:
Io ho trovato la mia soluzione in uno di questi commenti. Quando mi hanno scritto ‘fai schifo’ e ho pensato: “Anche se fosse? E quindi?”. E a quel commento ho messo un bel like. Una delle cose più liberatorie che mi siano mai capitate nelle vita. […] In un epoca in cui tutti vogliamo essere migliori e tutti siamo prigionieri dello sguardo degli altri è un atto rivoluzionario. Perché fare schifo è un diritto, ed è un diritto che rivendico con orgoglio, esultando.
Agli haters, che vogliono ferire con le parole, lei rivolge un sonoro grazie, sfoderando il suo sorriso più bello. Ed è in quel grazie e nella libertà di non essere perfetta per gli altri, che Michela Giraud ha trovato l’antidoto alla cattiveria degli utenti del web e non solo.