Gessica Notaro, Tavares condannato a 15 anni. “Ora posso rilassarmi”

Edson Tavares, ex compagno di Gessica Notaro e autore dell'aggressione con l'acido, sconterà 15 anni di carcere

Pubblicato: 15 Dicembre 2020 16:47

Valentina Vanzini

Content Editor e Lifestyle Specialist

Cacciatrice di storie, esperta di lifestyle e curiosa per natura. Scrivo con e per le donne. Autrice del bestseller Mia suocera è un mostro.

“Ora posso rilassarmi”. Gessica Notaro ha commentato così la sentenza di condanna per l’ex fidanzato Edson Tavares, accusato di averla perseguitata e aggredita, sfigurandola con l’acido. Il verdetto emesso dalla Corte di Appello di Bologna nel 2018 è stato confermato: la Cassazione ha stabilito che Tavares dovrà scontare quindici anni, cinque mesi e venti giorni in carcere.

Era il 10 gennaio del 2017 quando Gessica venne aggredita dall’ex fidanzato sotto casa sua, a Rimini. Quella sera la Notaro fu vittima di un terribile agguato che ha cambiato per sempre la sua esistenza. “L’ho visto, ho visto Eddy che aveva in mano una bottiglietta di plastica, lui era vestito di nero – racconterà Gessica, poco dopo il ricovero in ospedale -. Non ha detto una parola e mi ha lanciato un liquido addosso ed è fuggito. L’ho rincorso per qualche metro, urlando dal dolore, la faccia mi bruciava e la vista mi si appannava sempre di più”.

Da allora sono trascorsi tre anni e Gessica non ha mai smesso di lottare, per se stessa e per le altre donne, sicura che avrebbe avuto giustizia prima o poi. E quel giorno è finalmente arrivato, come ha spiegato la cantante all’Ansa. “È una storia finita, ora forse posso rilassarmi – ha detto – […] Sono molto contenta, ho fatto bene a riporre la mia fiducia nella magistratura che non mi ha tradita. […] Devo ringraziare i miei avvocati, Fiorenzo e Alberto Alessi, che hanno fatto un lavoro eccellente. Sono quattro anni che, nonostante potessi dimostrare rabbia, sono sempre stata una signora e ho sostenuto il suo diritto di difendersi. Ora posso dire che è colpevole, fino al terzo grado”.

I giudici di secondo grado avevano definito l’aggressione con l’acido come la “plastica rappresentazione di una meditata, ferma volontà di punire per sempre la vittima, privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identità, così da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola “possedere” egli stesso”. Con la sentenza è stata confermata anche l’espulsione dall’Italia di Tavares alla fine della pena e un risarcimento per Gessica. A difenderla gli avvocati Fiorenzo e Alberto Alessi, affiancati dall’associazione Butterfly, che da sempre si batte contro la violenza sulle donne, con l’avvocato Elena Fabbri.

Coraggiosa e incredibilmente forte, subito dopo l’aggressione Gessica aveva iniziato la sua battaglia, riprendendo a vivere, nonostante la tragedia e riconquistando, un passo dopo l’altro, la sua esistenza. Un esempio per tante donne che, come lei, continuano a lottare contro la violenza di uomini che non sanno amare.

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