Amici 2021: Serena, il bullismo e la paura di non essere accettati

Serena Marchese, la giovane ballerina di "Amici 2021", ha affrontato il difficile tema del bullismo e delle sue insicurezze

Pubblicato: 21 Aprile 2021 12:21

DiLei

Redazione

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I giovani protagonisti della scuola di Amici 2021 sono grandissimi talenti, ma spesso celano una grande insicurezza dietro la loro grinta sul palco. Proprio come Serena Marchese, bravissima ballerina che ha conquistato la professoressa Celentano: in una recente chiacchierata con Maria De Filippi, la ragazza si è lasciata andare ad alcune confessioni sul suo passato, parlando di bullismo e della sua grande paura di non essere accettata.

Serena è stata recentemente protagonista di un’esibizione che si è svolta sotto l’occhio attento di Raimondo Todaro, ballerino professionista e star di Ballando con le Stelle. Proprio grazie alla sua esperienza, quest’ultimo si è accorto di come la ragazza fosse in qualche modo “bloccata” nella danza: “Quello che mi arriva di te è tanta insicurezza, è come se ci fosse qualcosa che ti frenasse” – le aveva detto Raimondo. Così, la De Filippi ha deciso di approfondire con lei la questione. E ciò che ne è emerso è lo specchio di un’adolescenza difficile, comune purtroppo a molti ragazzi.

“Ho sempre paura di non piacere, di non essere accettata, e questa cosa mi fa dare un po’ di meno” – ha ammesso Serena – “Mi capita di entrare in casetta e di non guardare diretta negli occhi i miei stessi compagni. È una cosa che mi porto dietro da tanto tempo, per cose passate”. La giovane ballerina ha speso tutta la sua vita per la danza, iniziando alla tenerissima età di due anni e mezzo. Ha studiato tantissimo, si è impegnata a lungo con tutte le proprie forze, decisamente più di molte altre persone per poter far fronte alle sue insicurezze.

Nel passato di Serena, in effetti, si celano episodi di bullismo che le hanno provocato grandi problemi: “A scuola c’era chi mi minacciava e mi faceva trovare rotte le cose che gli prestavo. A danza mi dicevano che ero obesa, che avevo le cosce grosse, che non ero una ballerina”. Tutto ciò l’ha spinta a controllare ossessivamente quello che portava in tavola, per dimagrire e rientrare finalmente in quei canoni ai quali, secondo chi la insultava, avrebbe dovuto conformarsi: “Non mangiavo più, e se mangiavo poi andavo in bagno a vomitare tutto. Ma non smettevano di insultarmi”.

Per porre fine al suo dolore, Serena ha mollato la scuola ed è tornata a casa. Qui, ha ritrovato la sua vecchia insegnante che è riuscita a tirarla fuori dalla spirale di sofferenza in cui era caduta: “Le prime lezioni duravano a malapena 10 minuti, perché entravo in sala, mi guardavo allo specchio e iniziavo a piangere”. Pian piano è riuscita a farcela, ma quegli anni di bullismo le hanno lasciato una cicatrice. Ancora oggi, come lei stessa ha ammesso, è una ragazza profondamente insicura che non riesce a sostenere lo sguardo di altre persone durante una conversazione, che parla solamente a testa bassa e ha timore di non essere accettata.

Le sue insicurezze, d’altronde, sono quelle di tantissimi altri ragazzi che allo stesso modo hanno subito bullismo, una piaga dalla quale troppo spesso si esce con l’autostima distrutta. Non è poi così difficile lasciarsi scivolare giù senza più riuscire a sollevare la fronte, cadere in un vortice di sofferenza che rovina una vita intera. Serena ha rischiato di non farcela, proprio come tanti giovani (e non solo) si trovano ad affrontare una battaglia troppo ardua per le loro forze. Le sue parole possono essere un faro nel buio, per chi come lei sta lottando per ritrovare un po’ di sicurezza. Ed è giusto che il suo messaggio arrivi chiaro e forte: si può uscirne, anche se è difficile. Anche se le cicatrici rimarranno sulla pelle.

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