Lo avevano aspettato per moltissimo tempo e, ora lo hanno finalmente reso realtà. Raissa Russi e il suo compagno Momo, coppia social e nella vita, hanno detto sì. Un matrimonio festoso e pieno d’amore, nonostante le grandi difficoltà e i commenti spesso molto duri dovuti all’interculturalità della loro coppia.
Raissa e Momo, il matrimonio a Torino
Una coppia amatissima e molto conosciuta sui social quella formata da Raissa Russi e Momo, soprannome di Mohamed Ismail Bayed. Innamoratissimi e capaci di far ridere e sognare anche grazie alla loro storia d’amore che, purtroppo, non viene sempre capita.
Content creator da quasi 800 mila followers su TikTok, i due si sono fatti strada sulla piattaforma grazie alla loro ironia e alla loro complicità, anche davanti ai tanti commenti d’odio pubblicati dagli utenti che non sostengono una coppia interculturale come la loro. Un tema che discutono ogni giorno con autoironia e che non ha fermato il loro amore, ora sfociato in un bellissimo matrimonio.
Raissa e Momo si sono sposati il 17 giugno 2024 alla Palazzina di caccia di Stupinigi, una residenza torinese proclamata patrimonio dell’UNESCO. Lì, insieme a partenti e amici, i due hanno coronato il loro sogno d’amore dopo la bellissima proposta che Momo aveva fatto a Raissa nel deserto. E dopo video e reel in cui i due ironizzano sulla preparazione della cerimonia – dalle domande scomode del cerimoniante, fino alla paura per il meteo- la coppia ha deciso di condividere con i followers anche il loro giorno più bello.
Raissa, con un bellissimo abito a manica lunga con applicazioni luminose e un lunghissimo strascico, ha commentato: “Un sogno che diventa realtà. Non abbiamo parole per descrivere le emozioni che stiamo vivendo oggi e la bellezza delle persone con cui le stiamo condividendo. Siamo sopraffatti dall’amore. E ci va bene così.”
Raissa e Momo, un amore che rompe le barriere
Raissa e Momo si conoscono dai tempi del liceo. Inizialmente tra i due non c’è stata grande simpatia, ma anni dopo le loro strade si sono rincontrate, generando un’intesa e una complicità che li ha portati fino al fatidico sì.
Una scelta d’amore che batte ogni dubbio e pregiudizio. Fin dall’inizio della loro storia, infatti, la coppia ha dovuto combattere contro le polemiche di tanti per via della differenza culturale e religiosa. Di origini marocchine e di religione musulmana lui, di fede cristiana lei, i due non si sono mai abbattuti e hanno fatto valere la loro relazione rispondendo all’odio con ironia e voglia di muovere un cambiamento di vedute verso una maggiore inclusione.
“È uno strumento potente, l’autoironia. Ti permette di scardinare un meccanismo che, come lo stesso pensiero razzista, continua ad alimentare se stesso all’infinito. Sempre diverso, sempre uguale.” Scrivevano Raissa e Momo in un articolo de La Repubblica nel 2023. “Non tutto si risolve con l’autoironia, certo. E non è sempre facile farlo. Il razzismo, anche quello inconsapevole, fa male. Tanto. Perché i pregiudizi, purtroppo, esistono ancora.”
Nonostante l’autoironia non sia la pozione magica per ottenere un mondo fatto di inclusione e completamente immune ai commenti d’odio verso gli altri, la storia di Raissa e Momo è un buon esempio di come, quando c’è l’amore, possa nascere e crescere del bello anche in situazioni complicate. Un sentimento forte e la volontà di portarlo avanti con i giusti mezzi, proprio come hanno fatto loro, è però un passo avanti verso un mondo in cui si possono e si devono eliminare i paraocchi, insegnando a lasciare da parte i pregiudizi.